ANTEY D’ESTATE È …

Stai cercando idee per una vacanza in montagna o per una gita fuori porta di pochi giorni?

Sei nel posto giusto!

Nel nostro articolo del mese di maggio alcuni ospiti di Maison du Tatà raccontano le motivazioni che da anni fanno di Antey il luogo di vacanza, il rifugio per staccare la spina e fuggire dalla quotidianità.

Oggi siamo noi a raccontarti di Antey e di ciò che il nostro paesino, a 1.000 metri s.l.m., offre ai suoi avventori.

Fidati ci sono attività per tutti i gusti: per appassionati di natura, di sport, di relax e di dolce far niente.

 

Abbiamo scelto alcuni itinerari escursionistici che ti permetteranno di conoscere luoghi di Antey meno noti: piacevoli passeggiate ed escursioni che richiedono un po’ di allenamento.

Cominciamo dalla passeggiata che attraversa Antey lungo un sentiero pianeggiante dalla frazione Liex alla frazione Buisson, passando per l’area sportiva  e il percorso salute  attrezzato per l’allenamento.

La vista che si gode sul Cervino quando si arriva alla frazione Berzin di Torgnon è davvero suggestiva: l’escursione parte dalla frazione Grand-Moulin e attraversa la frazione Villettaz; arrivati a Berzin consigliamo di addentrarti nella frazione, dove è presente un enorme vasca in granito ricavata da un unico blocco di pietra.

Un luogo per noi magico è il lago della frazione Lod, tra Antey e La Magdeleine. Il sentiero parte dalla frazione Avout per salire fino alla frazione Herin; una rapida occhiata alla cappella dedicata a Santa Barbara e due passi all’interno della frazione tra edifici rurali sapientemente ristrutturati o nella loro versione originaria, un po’ decaduti ma che conservano tutt’oggi elementi architettonici interessanti. Il sentiero dalla frazione Lod prosegue ancora in salita verso la frazione Lod e il suo laghetto di interesse naturalistico per la biodiversità che lo popola. Il rientro in paese sarà più rapido attraverso la mulattiera che porta alla frazione Challein per terminare all’ingresso della frazione Petit-Antey.

Antey è anche tappa del cammino Balteo, itinerario escursionistico ad anello attraverso un territorio punteggiato da antichi borghi e imponenti castelli, immerso in un variegato paesaggio che alterna boschi e pascoli ad orti e vigneti.

Segnavia e rascard
Interessante elemento architettonico rurale

Per lo sportivo a tutto tondo l’area sportiva di Antey, fruibile prevalentemente in estate e nei fine settimana di primavera e d’autunno, offre differenti attività e attrezzature:

⚽ campo da calcio;

🎾 campo da tennis;

⛹️ campo da basket;

🏐 campo da beach-volley;

🧗 struttura di arrampica outdoor;

🌳 parco avventura;

🏇 maneggio;

🪂 campo atterraggio parapendio.

🚵 Infine l’appassionato di mountain-bike e di e-bike da giugno a ottobre può noleggiare e fruire del servizio di riparazioni presso il centro Ride the Planet (leggi il nostro articolo per una vacanza ecosostenibile).

Libro Corona
Dolce far niente, un libro, una pausa relax

Dolce far niente è un bisogno fortemente sentito in questo periodo e non necessariamente sinonimo di “ozio come padre dei vizi”.

Alzarti la mattina e seguire il tuo sentire, il ritmo del tuo corpo è una sensazione che avverti e di cui necessiti per riequilibrare le energie.

Un libro, una rivista, una pausa di meditazione o semplicemente il trastullarti dal divano al letto e dal letto alla sdraio in giardino sono fattori che aiutano il tuo corpo a riacquistare energie sottratte perché impegnato a rincorrere il tempo.

Se al dolce far niente abbini anche un massaggio o un riequilibrio energetico, il gioco è fatto, tornerai a casa ossigenato, rigenerato.

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Lasciati sorprendere da Antey; ti aspettiamo a Maison du Tatà!

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    🎞️ Ringraziamo il Comune di Antey per il contributo video.

     

     

    IL MIELE DI MONTAGNA E LA PASSIONE DI TARCISIO PER L’APICOLTURA

    Le api sono piccoli insetti dall’importanza fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta.

    Gente comune e jet set si stanno prodigando per promuovere iniziative e sensibilizzare il mondo alla protezione delle api, ormai a rischio da anni e così importanti per il loro talento di impollinazione dei vegetali.

    Oggi parliamo con Tarcisio, il nostro papà, apicoltore per passione da anni.

    Telaio fuori dall'arnia
    Controllo del nido

    🏡 Quando e per quali motivi hai intrapreso l’attività di apicoltore?

    🐝 La mia passione per l’apicoltura inizia a metà degli anni 80, ho cominciato per hobby con poche arnie insieme ad un carissimo amico. Hobby che a malincuore ho abbandonato per gli impegni professionali che non mi permettevano di avere una cura costante e attenta del nostro apiario. Ho ripreso l’attività circa 10 anni fa, da pensionato, per tenermi occupato. Le poche arnie iniziali si sono moltiplicate nell’attuale apiario, L’Apiario di Antey, che conta oggi una quarantina di famiglie.

    🏡 Cosa significa fare l’apicoltore?

    🐝 Amare l’ambiente in cui vivo prendendomi cura di questo insetto straordinario, operoso ed unico… rimanere stupito dalla perfetta organizzazione di questa famiglia che si può definire matriarcale e i cui membri hanno ruoli ben definiti e fondamentali per la sopravvivenza dell’ape regina e della sua colonia.

    🏡 Qual è il lavoro di un apicoltore e che tipo di apicoltura pratichi?

    🐝 Sono un apicoltore stanziale, mi piace prendermi cura delle mie api e seguire tutte le fasi che portano alla produzione del miele. Il nostro apiario è basato ad Antey, a 1.000 metri s.l.m.. D’estate una minor parte dell’apiarioviene trasferito in montagna a 1.800 metri s.l.m. per la bottinatura del rododendro e dei fiori di alta montagna e ci rechiamo a controllare le arnie ogni 2 giorni.

    🏡 Sei anche un ottimo conoscitore della flora e delle piante che crescono intorno al tuo apiario.

    🐝 Avere delle basi di botanica è fondamentale per riconoscere le essenze e poter discernere la bottinatura a seconda delle differenti fioriture. Ogni stagione ha la sua fioritura e le essenze trasmettono caratteristiche organolettiche differenti al miele.

    🏡 Quali sono le fasi fondamentali per la produzione del miele?

    🐝 Tutto inizia con la bottinatura ovvero con la raccolta di nettare e polline. Si procede quindi alla “raccolta” ovvero al prelievo del miele maturo che le api depositano nei melari. È fondamentale avere cura di lasciare nelle arnie il fabbisogno di miele necessario per la sopravvivenza della colonia. A questo punto il lavoro è svolto in laboratorio per la smielatura: si procede alla disopercolatura, alla centrifugazione, alla filtrazione, alla maturazione ed infine all’invasettamento.

    🏡 Quale tipo di miele produci?

    🐝 La produzione del miele è fortemente influenzata dalle condizioni climatiche e dal sito in cui risiede l’apiario. Essendo un apicoltore principalmente stanziale, ad Antey produco sostanzialmente tre tipi di miele: il tarassaco, il tiglio ed il millefiori. Durante i mesi di luglio e agosto una parte delle arnie è portata in quota durante la fioritura del rododendro e per la produzione del miele millefiori di montagna.

    🏡 Per concludere, qual è la situazione dell’apicoltura nel territorio valdostano?

    🐝 Non conosco benissimo la situazione del nostro territorio, ma ho notato l’incremento di associati alla nostra cooperativa. La nostra cooperativa conta un gruppo di apicoltori eterogeneo per età e per impegno; ci sono giovani, meno giovani come me, chi pratica l’apicoltura per passione e chi ha trasformato questa passione in un lavoro. Ultimamente c’è un accresciuto interesse per l’apicoltura da parte di Comuni che grazie al progetto “Comuni amici delle api” stanno sensibilizzando la popolazione locale e puntando su un turismo consapevole e rispettoso dell’ambiente.

     

    Grazie a Tarcisio, per averci dedicato del tempo e per averci incuriosito sul piccolo mondo racchiuso nelle arnie 🍯🍯🍯.

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    Se vuoi scoprire curiosità o hai domande sulla società delle api, scrivici.

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    ANTEY, PERCHÉ È BELLO TORNARE

    Andare in vacanza sempre nello stesso luogo può sembrare noioso e orfano dell’ebrezza della scoperta, della novità, dell’accrescimento esperenziale; eppure, ogni volta si realizza una magia e lo stesso luogo ci regala emozioni differenti e qualcosa di inatteso.

    Durante la prima visita si vuole vedere tutto in poco tempo e la tendenza è di frequentare i luoghi più conosciuti e frequentati. Con le visite successive ciò che attira è il particolare, le consuetudini del luogo e ampliare la propria esperienza legata al territorio.

    Alla fine, ognuno di noi ha un luogo in cui tornare con consuetudine: un posto sicuro, un posto di ricordi, un posto da riscoprire nei suoi cambiamenti, un posto per ritrovare la panchina, l’albero, il muretto, le persone che sono entrate nel cuore.

    Ognuno di noi ha un luogo di vacanza del cuore, un luogo in cui fare ritorno, luogo per le occasioni speciali.

    Antey per noi è il luogo del cuore, dei nostri natali, è un piccolo e tranquillo paese di montagna che ha saputo fare breccia anche nel cuore di molti ospiti e amici di Maison du Tatà ed è proprio attraverso i loro racconti che vogliamo farvelo scoprire.

    Borgo vecchio con campanile e biblioteca
    Il borgo di Antey, la torre campanaria, la biblioteca e la scuola d’infanzia
    Era l’agosto 2010, io ero in gravidanza, non volevamo allontanarci troppo da Genova e non potevamo salire troppo di altitudine, siamo capitati ad Antey per caso…. e da quel giorno non la abbiamo mai lasciata!!!
    Siamo rimasti affascinati dalla quiete, dalla possibilità di fare belle camminate e dalla comodità nel poter raggiungere altre località come la bellissima Cervinia, la fantastica Torgnon o la famosissima Saint-Vincent.
    Per noi, trascorrere il weekend ad Antey significa staccare la spina, allontanarsi dal caos della città e ritrovare la pace e la tranquillità, il tutto ammirando la vetta del Cervino dalla piazza principale del paese.
    Purtroppo quest’anno il Covidci ha privato di parecchie cose, ma speriamo che, passato questo periodo, verranno riprese le numerose iniziative come il raduno Volkswagen o la festa delle meleoppure la suggestiva fiaccolata nella neve….
    Per concludere vorrei citare anche la struttura che ci accoglie sempre con una cordialità ineccepibile e i suoi appartamenti curati in ogni minimo dettaglio, la Maison du Tatà presso la quale ci attende la famiglia Navillod, persone splendide con le quali abbiamo stretto un rapporto speciale.
    Insomma, Antey Saint André è una meta da scoprire!!
    Roberta, Walter e Fabio
    Cappella di Navillod
    La cappella di Navillod, sullo sfondo il Cervino
    A chi mi chiede: “qual è il tuo luogo del cuore?” rispondo senza esitazioni “Antey-Saint-André”.
    Da bambina ci trascorrevo le vacanze estive e da adulta ci ho portato i miei figli. Anche per loro la vacanza ad Antey è diventato un appuntamento irrinunciabile. Cosa ci piace? La natura, la tranquillità, l’accoglienza, il sentirsi al tempo stesso in vacanza e a casa.
    Personalmente adoro il paesaggio, il verde dei prati e dei boschi, il silenzio che accompagna le passeggiate.
    Se mi capita di arrivarci di sabato mattina, mi piace perdermi nel suo mercato colorato.
    Un luogo di Antey che rivedo ogni volta con piacere è la chiesetta di Navillod: ci si arriva percorrendo un breve ma ripido sentiero che parte dalla piazza. Da lassù si può scorgere una bellissima vista sul paese e se il cielo è privo di nubi, il Cervino.
    Silvia, Gualtiero, Leonardo e Paolo
    Distributore latte a Km 0
    Distributore del latte Lé Barme azienda agricola
    Adoro la montagna d’estate; meglio se a giugno per le giornate lunghe e la natura che si risveglia: prati in fiore, fiumi ricchi di acqua, un’energia che si percepisce e ti ricarica.
    Ho scelto Antey perché il paesino ha una dimensione umana, è tranquillo e facilmente accessibile, si raggiungono agevolmente Cervinia, Saint-Vincent e la bellissima Aosta.
    Nelle vicinanze ci sono tanti servizi e passatempi che accontentano tutta la famiglia: il parco avventura sugli alberi, la palestra di arrampicata, il parapendio, i castelli, i musei, i laghetti per la pesca sportiva, i massaggi e molto altro.
    Tra le varie possibilità di soggiorno ho trovato Maison du Tatà una sistemazione ideale e super confortevole. Appartamenti spaziosi, confortevoli e curati, gestiti da una famiglia di valdostani doc, gentili e disponibili.
    Dall’appartamento partono sentieri per delle bellissime passeggiate pomeridiane e per raggiungere il centro del paesino con il supermercato, il negozio di prodotti tipici, i bar e i ristoranti senza dover prendere l’auto, finalmente!
    Quello che mi ha colpita è stato ritrovarmi immersa nella natura, nella tranquillità dei boschi, nel profumo dei prati in fiore, pur stando a due passi dalla strada.
    Ormai non posso più fare a meno di una vacanza ad Antey, la sogno tutto l’anno. Sogno soprattutto l’ottimo miele di L’Apiario di Antey e lo yogurt della locale azienda agricolo Lé Barme, sono squisiti.
    Mia figlia è felicissima quando incontra “le piccole” della famiglia Navillod e può giocare con loro nel giardino di Maison du Tatà.
    La nostra vacanza ad Antey ci piace perché ci si rilassa moltissimo, si cammina tanto e senza sforzo ci si rimette in forma. 
    L’ideale sarebbero 15 giorni a giugno e 15 giorni ad ottobre per la festa delle mele, per stare al top nel corpo e nello spirito! 
    Sarà la gentilezza della gente di montagna, saranno i turisti educati, sarà che tutta quella bellezza e quella pace ci fa essere tutti più calmi e felici ma davvero sono giorni in cui scarichi ansia e tensioni accumulate e dormi come un bambino!!
    Quando si riparte ci si lascia un pezzetto di cuore e si comincia il conto alla rovescia per la prossima vacanza…
    Erika, Erin e William

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    E tu hai un posto del cuore per le tue vacanze?

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      PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

      PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

      La primavera è in Valle d’Aosta stagione dei grandi contrasti. Sulle cime più elevate la neve scintilla talvolta più che in inverno, mentre nel fondo della valle le acque si ingrossano acquistando vigore, e i meli si ammantano di una candida fioritura. Poco più in alto, i primi fiori punteggiano i prati da poco abbandonati dalla coltre nevosa. È la stagione dell’esplosione dei colori e mai come in questo periodo la montagna presenta una tale varietà cromatica.

      Per l’uomo sicuramente questa stagione ha invece un significato spirituale, perché è sinonimo di libertà di movimento, in contrapposizione alle difficoltà dettate dall’inverno, che si trasforma in una rinnovata gioia di vivere. Il periodo è avverso, dettato da vincoli che non sembrano conciliarsi con la libertà, però qualche esplorazione nei dintorni con la fantasia non è negata, soprattutto se si trasformeranno in progetti futuri. Le migliaia di sentieri che segnano i versanti delle valli valdostane offrono infinite scelte, che MdT saprà consigliarvi, e agevolate dall’ordinata ed efficiente segnaletica regionale.

      Il risveglio di fauna e flora

      Per l’appassionato della natura è il momento propizio per le escursioni sui sentieri di media quota e su quelli della valle centrale, mentre gli alti valloni laterali sono ancora inaccessibili. È possibile recarsi dove inverno e primavera si fondono salendo verso i rifugi, dove si incontrano animali e boccioli che si svegliano con alle spalle cime coperte dai ghiacciai. Dopo la prima settimana di aprile si possono scorgere le marmotte che hanno abbandonato la tana praticando un lungo tunnel nello spessore della bianca coltre per raggiungere la luce. In Valle d’Aosta uno dei percorsi più noti per questo genere di osservazione è quello che da Rhêmes-Notre-Dame sale al rifugio Benevolo. In questo periodo dell’anno non è necessario allontanarsi troppo dalle strade rotabili per osservare la fauna alpina. Branchi di camosci e stambecchi intenti a brucare la fresca erbetta primaverile si aggirano infatti spesso intorno ai villaggi, mostrando un logoro manto invernale ormai avviato alla muta. All’osservatore attento non sfuggirà che anche i boschi stanno cambiando aspetto e che i rami dei larici si presentano rivestiti di tenere foglioline di colore verde chiaro. La primavera è dunque la stagione del risveglio, anche se questa immagine in natura non ha significati eccessivi perché in inverno le specie animali e vegetali non arrestano certo il loro ciclo vitale.

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      Rhêmes-Notre-Dame

      Il risveglio di curiosità e attività

      Le possibilità per scoprire la natura della Valle d’Aosta non sono limitate alle escursioni a piedi. La rete delle stradine agricole sterrate che salgono verso gli alpeggi può essere agevolmente percorsa con le e-bike, che la nostra struttura è in grado di fornirvi attraverso un’innovativa convenzione. La natura della Valle d’Aosta offrirà a ognuno le mille sfumature della sua infinita gamma di aspetti e scenari. Non resta che mettersi in sella. Piste da sci non accessibili? La Valle d’Aosta è molto, molto di più e la primavera è la stagione perfetta per visitare castelli, parchi e piccoli e caratteristici borghi.

      Parchi e riserve naturali della Valle d’Aosta

      Il parco del Gran Paradiso si estende per 560 km abbracciando Valle di Cogne, Valsavaranche, Val di Rhémes. Un percorso che entusiasmerà anche i bambini, alla ricerca degli animali che si possono incontrare percorrendo i suoi sentieri, come ad esempio il camoscio, la volpe, il tasso, il ghiro, la puzzola, la marmotta e la lepre. Cogne è anche nota per un’estesa rete di sentieri, percorsi pedonali sulla neve e itinerari per le racchette da neve, per camminare in ogni stagione nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso.
      Il primo parco naturale valdostano, parco del Mont Avic, creato nell’ottobre 1989, con l’obiettivo di tutelare e preservare le risorse naturali dell’alta valle del Torrente Chalamy. Il Parco del Mont Avic si estende su 5747 ettari, e confina direttamente con il Parco del Gran Paradiso.
      La riserva del Mont Mars è la più grande tra tutte le riserve naturali, nella quale si snodano diversi sentieri facilmente percorribili con l’arrivo della primavera, nei quali si trova una grande varietà di flora e fauna alpina.

      Riserva mont mars da pietra bianca

      La riserva del Mont Mars

      Attività per ogni personalità

      La Salle, invece, con le sue chiese e i suoi castelli è considerata una piccola capitale del Medioevo. La valle del Gran San Bernardo è una delle meno conosciute. Qui si trovano paesi come Etroubles, il museo a cielo aperto della Valle, una galleria d’arte permanente con le opere di artisti di fama mondiale. Gli appassionati d’ingegneria dovranno invece seguire l’itinerario romano e ammirare, oltre ad Aosta, la strada consolare delle Gallie a Donnas. Uno dei tratti più spettacolari del percorso è intagliato verticalmente nella roccia viva per 221 metri in un luogo dove. La Valle d’Aosta offre anche la possibilità di rigenerare lo spirito con un itinerario fra eremi e santuari.

      Consultate il nostro blog per approfondire itinerari e luoghi da visitare!

      Ritorno alla vita, ritorno ai progetti
      Le nostre montagne, le bellezze naturali della nostra regione rimarranno. Questa regione meravigliosa è una delle perle di questo Paese, non ha nulla da invidiare alle catene montuose di altri mondi. Maison du Tatà è uno strategico punto di partenza per visitare tutti gli angoli di paradiso di cui vi abbiamo parlato. Come un campo base in cui informarsi e da cui prendere il volo alla scoperta di montagne, vallate e attrazioni disseminate in tutta la Valle d’Aosta, una caccia ai tesori infinita che rivela man mano nuove gemme. Un rifugio che vi accoglie di ritorno da queste avventure e mura che non vedono l’ora di ascoltare emozioni mutate in ricordi. E vi aspetterà, Voi preparatevi al nuovo che verrà. Non è questo infatti il significato della primavera?

      Iniziate a programmare la vostra vacanza, siamo tutti sospesi ma non fermi! Fatevi ispirare dalla frizzantina aria primaverile, che solletica i pensieri e vi porta in nuovi scenari positivi, e dai nostri consigli che trovate sui social e negli articoli precedenti. Agli amici di MdT ricordiamo che possono usufruire del codice sconto comunicato durante la vostra ultima visita, scadrà il 31 dicembre 2021!

      Chiamaci, progetteremo insieme il tuo prossimo soggiorno su misura! Oppure compila questo form, ti invieremo la nostra proposta di soggiorno.

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        Le piante officinali di Nonna Roselina

        LE STAGIONI DELLA VITA A MAISON DU TATA’

        Tradizioni, usanze e pratiche che resistono al trascorrere del tempo

        Capitolo 1: Le piante officinali di Nonna Roselina

        L’ERBECEDARIO DI NONNA ROSELINA

        Esiste un universo in cui la natura incontra la cultura popolare: quella dei saperi, delle leggende, delle ricette e delle preparazioni domestiche. Ancora oggi questo antico sapere è tramandato da generazione a generazione e non è andata persa l’usanza di raccogliere erbe e fiori, farli essiccare e conservarli per unguenti, rimedi e decotti. In passato nonna Maria Roselina, conosciuta da tutti come “La Rosetta”, aveva trasformato due stanze per essiccare e conservare erbe e fiori che sarebbero serviti per la preparazione di infusi, tisane e decotti. Aveva un vecchio libro che parlava di piante officinali, foderato con una bellissima carta da regalo, sicuramente riciclata, e dalle pagine ingiallite dal tempo e dal tanto leggere. Ranuncolo è l’appartamento oggi dedicato al ricordo dei profumi inebrianti delle piante officinali essiccate che nonna Rosetta raccoglieva con cura e amore per preparare infusi dagli effetti benefici. Le soluzioni provenienti dalla natura richiedono tempo e pazienza, ma sapeva che regalano la soddisfazione di fare qualcosa con le nostre mani, con consapevolezza e creatività, e di voler bene a noi stessi e agli altri. Una passione che anima da sempre l’approccio alla vita e alla collettività della famiglia Navillod. Raccoglieva personalmente le piante, risorsa preziosa in questo territorio poiché in questo microclima alpino e se coltivate ad alta quota, si arricchiscono naturalmente di principi attivi. Quando aprirete i mobili dell’appartamento Ranuncolo, chiudete gli occhi, immergetevi nel passato e sarà come affondare le mani in cassetti pieni di foglie, radici, fiori e semi essiccati che potrete con un po’ di fantasia toccare, sbriciolare, annusare e assaggiare.

        Queste piante sono da secoli utilizzate nei rimedi naturali grazie alle loro proprietà antibatteriche, decongestionanti, antinfiammatorie, antisettiche, emollienti e rinfrescanti. La montagna garantisce un livello di purezza elevato grazie alla sua acqua incontaminata ed a coltivazioni prive di pesticidi. Se volete rispolverare questa magica usanza, queste sono le varietà botaniche, le principali tecniche di lavorazione e gli usi comuni: lavanda (distillato, per infusi, profumare ambienti), timo (distillato, in cucina, per infusi), salvia (distillato, in cucina, per infusi), menta (distillato) e rosmarino (distillato, in cucina, per infusi), achillea (essiccazione), arnica (essiccazione, unguento), calendola (essiccazione, olio, per infuso), iperico (essiccazione, unguento), malva (essiccazione, olio, per infusi), piantaggine (essiccazione) e stella alpina (essiccazione).

        UNA TRADIZIONE SEMPREVERDE ATTORNO AD ANTEY

        La flora officinale spontanea delle aree montane rappresenta ancora oggi un grande potenziale da valorizzare per il territorio valdostano. Le preziose proprietà organolettiche dell’estratto e dei conseguenti derivati hanno portato allo sviluppo di progetti che realizzano prodotti erboristici, cosmetici e alimentari di ottima qualità. Coltivazioni e laboratori sostenibili sono visitabili a pochi chilometri da Maison Du Tatà, per continuare l’esperienza nel mondo delle pozioni naturali, acquistare un loro prodotto e degustarlo con il miele prodotto ad Antey.

        Maison des anciens remèdes 

        Nella frazione Les Adams a Jovençan, a 40 minuti di macchina da Maison du Tatà.

        È un museo dedicato alle piante officinale utilizzate dai nonni per curarsi da malanni attraverso fiori e erbe delle montagne della Valle d’Aosta. Ha l’obiettivo primario di conservare la memoria di pratiche e saperi terapeutici propri della cultura popolare valdostana. Inaugurata nel 2011, la Maison des anciens remèdes rappresenta a livello nazionale un centro di interpretazione delle piante officinali e dei loro usi tradizionali e moderni in Valle d’Aosta.

        Alpiflora

        Hône (AO), a 30 minuti da Maison du Tatà.

        Alpiflora produce cosmetici naturali per la cura del corpo, nel rispetto della natura e delle tradizioni tramandate in famiglia. I loro prodotti di cosmesi naturale si prendono cura del vostro corpo tutelando, allo stesso tempo, l’ambiente. Dalle piante officinali di­rettamente coltivate, senza manipolazioni intermedie, vengono prodotti oli essenziali purissimi di timo, men­ta, salvia, rosmarino, lavanda ed estratti di stella alpina, ar­nica, achillea, piantaggine, iperico, malva e calen­dula.

        Dottor Nicola Farmacista

        Da tre generazioni questa realtà di fitocosmetici di montagna porta avanti l’impegno ad un utilizzo sostenibile delle migliori materie prime alpine per la formulazione di moderni ed efficaci cosmetici naturali, unendo così passato e presente, tradizione e innovazione. Il suo giardino sperimentale di piante officinali si trova nel cuore di Aosta, fra i campanili della Cattedrale e le mura romane, dove sono rappresentate circa 30 varietà di piante officinali dell’arco alpino. Su di una superficie di circa 400 metri quadrati il visitatore può scoprire ed apprezzare queste piante preziose che la natura ha donato a questa terra.

        Il giardino di piante officinali del Dottor Nicola si trova ad Aosta in via M. de Sales, 4, a 30 minuti da Maison du Tatà ed è visitabile su appuntamento.

        Il librone di nonna Rosetta anni orsono rappresentava uno scrigno di incomprensibili ricette magiche per i suoi giovani nipoti, ora la famiglia Navillod tramanda con affetto tutte le differenti proprietà salutistiche ed inestimabili racchiuse in quei versi ingialliti dal tempo. Il giardino incantato di Maison du Tatà è ancora la culla delle piantine officinali: il signor Navillod insieme alle figlie le coltiva con passione e le raccolgono con la medesima meticolosità e cura a seconda del periodo in cui le diverse piante offrono le condizioni migliori. Consigliamo anche agli ospiti di Maison du Tatà di perdersi in questi piccoli e romantici gesti d’altri tempi, ci rechiamo ancora per boschi e montagne a raccogliere fiori e erbe: un rito affine alla nostra filosofia di accoglienza votata allo slow living.

        Vieni ad immergerti nella nostra storia, nel racconto di un popolo, nella vita del nostro pianeta.

        Tutto questo è racchiuso a Maison du Tatà.

        Alla scoperta del Parco Naturale del Mont Avic

        Il Mont Avic (3006m) è una cima delle Alpi Graie che si trova al confine tra i due comuni valdostani di Champdepraz e Chambave. La montagna dà il nome all’omonimo Parco Naturale Mont Avic, l’unico parco regionale della Valle d’Aosta. Istituito nel 1989 per preservare le risorse naturali della Val Chalamy, dal 2003 comprende anche l’alta valle di Champorcher con il Lago Miserin e le praterie di Dondena. Il Parco si estende attualmente per oltre 5.700 ettari, arrivando così a toccare i confini nord-orientali del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

        Caratterizzato da un’ampia varietà ambientale, il Parco Naturale del Mont Avic rappresenta un territorio di grande importanza scientifica e vanta particolarità interessanti dal punto di vista paesaggistico, floristico e faunistico. Molto importanti anche i complessi aspetti geomorfologici e orografici che hanno da sempre protetto il Parco limitando le attività agropastorali e il turismo di massa. Sebbene il Parco sia accessibile tutto l’anno, l’estate è senza dubbio il periodo ideale per visitarlo. In questa stagione è infatti possibile ammirarne i paesaggi incontaminati, percorrerne i sentieri immersi nella natura selvaggia, e imbattersi in specie animali e vegetali poco diffuse.

        La flora del Parco

        Le due valli che formano il Parco Naturale del Mont Avic presentano caratteristiche molto differenti. La Val Chalamy è pressoché priva di pascoli e dominata da paesaggi aspri, rocciosi e boschivi dovuti alla presenza di abbondanti serpentiniti. La Valle di Champorcher presenta invece paesaggi più distesi ricchi di pascoli e dalla flora variegata, influenzata dalla presenza di calcesisti.

        Generalmente parlando, la flora del Parco è influenzata dalla presenza di oltre 30 laghetti e numerose zone umide. Insolita rispetto alla flora presente nel resto della regione è la foresta di pino uncinato, una particolare conifera dai rami grigio-bruni. All’estremità nord-orientale dell’area protetta è presente una delle poche aree della regione ricoperta da faggi, sostituiti nelle aree meno umide dai pini silvestri maggiormente resistenti agli ambienti aridi. Gli splendidi paesaggi suggestivi e incontaminati del Parco ospitano anche numerose specie vegetali ormai rare o in via di scomparsa sulle Alpi.

        La fauna del Parco

        Il Parco Naturale del Mont Avic ospita tutti i mammiferi e gli uccelli presenti sulle Alpi tra cui lo stambecco, la lepre, la civetta, l’aquila reale e molti altri. Le specie silvicole sono particolarmente numerose nella Val Chalamy, mentre quelle tipiche degli ambienti di alta quota sono più presenti nell’alta Valle di Champorcher. In tutto il Parco sono state segnalate oltre 120 specie di uccelli, la maggior parte delle quali nidificanti, e diverse coppie di rapaci diurni. La notevole varietà ambientale del Parco determina un’elevata biodiversità di insetti: sono infatti state individuate oltre 1.100 specie di farfalle e oltre 130 specie di coleotteri, molte delle quali mai segnalate prima in Valle d’Aosta.

        Attività nel Parco

        Il Parco Naturale del Mont Avic offre ai visitatori la possibilità di svolgere numerose attività.

        Escursioni

        Il Parco e i suoi immediati dintorni ospitano numerosi itinerari escursionistici, effettuabili anche con l’accompagnamento di Guide escursionistiche e Guide alpine. Tra i vari percorsi disponibili (trovate la lista completa qui) si segnalano:

        • L’itinerario rosso della rete sentieristica “Giroparchi” che collega il Parco Naturale del Mont Avic al Parco Nazionale del Gran Paradiso;
        • I tour dei laghi di Champdepraz e Champrocher;
        • Gli itinerari percorribili con racchette da neve (limitati perché si svolgono in un periodo delicato per la sopravvivenza di alcune specie animali);
        • I sentieri guidati attrezzati con targhette illustrate (trovate la lista completa qui).

        Arrampicata e scialpinismo

        Il Parco presenta numerosi itinerari lunghi e complicati con difficoltà valutata in EE (clicca qui per maggiori informazioni sulla classificazione degli itinerari escursionistici). Si raccomanda pertanto di attenersi alle indicazioni e di non uscire dalle aree segnalate, anche per evitare di disturbare gli animali.

        Torrentismo

        Il canyoning è consentito nei dintorni del torrente Chalamy. Seguendo gli impervi tratti dei corsi d’acqua montani è possibile imbattersi in cascate mozzafiato, scivoli naturali e limpide pozze.

        Fotografia naturalistica

        È importante attenersi alle norme di comportamento in modo da evitare l’alterazione della flora o il disturbo della fauna. In particolare, è opportuno evitare di avvicinare i giovani esemplari di uccelli e mammiferi. Il Parco promuove spesso corsi di fotografia naturalistica con esperti.

        Punti panoramici

        Il progetto Giroparchi comprende diversi punti panoramici – attrezzati con pannelli informativi e binocoli – situati nelle seguenti località: Pra Oursie e Lac Blanc (Champdepraz); Lac Muffé, Cimetta Rossa, Dondena e Miserin (Champorcher).

        Attività didattiche

        Nel corso degli anni il Parco ha aderito a numerosi progetti didattici, informativi e di educazione ambientale. Oggi ospita un laboratorio all’aperto, diversi laboratori didattici e una biblioteca naturalistica. Offre inoltre ai giovani la possibilità di svolgere tirocini e attività di ricerca, e di prendere parte a progetti collettivi internazionali.

        Centri Visitatori nel Parco

        Informazioni utili, cartine e altri materiali sul parco possono essere richiesti nei due Centri Visitatori di Champdepraz e di Champorcher.

        Il Centro Visitatori di Champdepraz – situato il località Chevrère nel villaggio di Covarey – comprende:

        • un Info Point dov’è possibile visionare filmati e fotografie del Parco, richiedere informazioni e materiali, e consultare pubblicazioni naturalistiche;
        • un museo naturalistico con percorsi interattivi dedicato ai diversi ambienti del Parco;
        • una sala polivalente per attività didattiche, mostre e conferenze;
        • un plastico in scala che riproduce fedelmente il parco e i suoi confini, sentieri e boschi.

        Un distributore esterno mette a disposizione diverso materiale cartaceo anche in orari o periodi di chiusura del Centro. Per maggior informazioni è possibile contattare il Centro via telefono (0125 960668) e via mail (centrovisitatori@montavic.it).

        Il Centro Visitatori “Villa Biamonti” di Champorcher – situato il località Château – è stato realizzato recuperando una vecchia dimora turistica costruita nei primi anni del 20° secolo. La nuova struttura, progettata con criteri antisismici, è composta da materiali a basso impatto ambientale e utilizza fonti rinnovabili. Al suo interno si trovano un Info Point, una sala di accoglienza e un’ampia parte espositiva con foto, reperti e attività interattive relative alle geomorfologia, alla flora e alla fauna del Parco. In caso di chiusura del Centro è possibile rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Pont-Saint-Martin via telefono (0125 804843), via fax (0125 801469) e via mail (pontsaintmartin@turismo.vda.it).

        Come arrivare

        La sede del parco si trova in frazione La Fabrique (Champdepraz). È possibile accedere al territorio del parco sia da Champdepraz che da Champrocher:

        • da Champdepraz: uscire al casello autostradale di Verrès e immettersi sulla statale n°26 in direzione Aosta. Quindi proseguire superando il ponte sulla Dora Baltea fino a La Fabrique, sede dell’Ente Parco e di uno dei due Info Point.
        • da Champrocher: uscire al casello autostradale di Pont Saint Martin e proseguire verso Hône e Champrocher, quindi verso Petit Mont Blanc. Da Petit Mont Blanc è possibile raggiungere anche Dondena, il Lago Miserin, il Lago Muffé e il Colle del Lago Bianco.

        Per maggiori informazioni sulle attività, le escursioni, le norme di comportamento e i progetti attivi potete consultare il sito ufficiale del Parco.