PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

La primavera è in Valle d’Aosta stagione dei grandi contrasti. Sulle cime più elevate la neve scintilla talvolta più che in inverno, mentre nel fondo della valle le acque si ingrossano acquistando vigore, e i meli si ammantano di una candida fioritura. Poco più in alto, i primi fiori punteggiano i prati da poco abbandonati dalla coltre nevosa. È la stagione dell’esplosione dei colori e mai come in questo periodo la montagna presenta una tale varietà cromatica.

Per l’uomo sicuramente questa stagione ha invece un significato spirituale, perché è sinonimo di libertà di movimento, in contrapposizione alle difficoltà dettate dall’inverno, che si trasforma in una rinnovata gioia di vivere. Il periodo è avverso, dettato da vincoli che non sembrano conciliarsi con la libertà, però qualche esplorazione nei dintorni con la fantasia non è negata, soprattutto se si trasformeranno in progetti futuri. Le migliaia di sentieri che segnano i versanti delle valli valdostane offrono infinite scelte, che MdT saprà consigliarvi, e agevolate dall’ordinata ed efficiente segnaletica regionale.

Il risveglio di fauna e flora

Per l’appassionato della natura è il momento propizio per le escursioni sui sentieri di media quota e su quelli della valle centrale, mentre gli alti valloni laterali sono ancora inaccessibili. È possibile recarsi dove inverno e primavera si fondono salendo verso i rifugi, dove si incontrano animali e boccioli che si svegliano con alle spalle cime coperte dai ghiacciai. Dopo la prima settimana di aprile si possono scorgere le marmotte che hanno abbandonato la tana praticando un lungo tunnel nello spessore della bianca coltre per raggiungere la luce. In Valle d’Aosta uno dei percorsi più noti per questo genere di osservazione è quello che da Rhêmes-Notre-Dame sale al rifugio Benevolo. In questo periodo dell’anno non è necessario allontanarsi troppo dalle strade rotabili per osservare la fauna alpina. Branchi di camosci e stambecchi intenti a brucare la fresca erbetta primaverile si aggirano infatti spesso intorno ai villaggi, mostrando un logoro manto invernale ormai avviato alla muta. All’osservatore attento non sfuggirà che anche i boschi stanno cambiando aspetto e che i rami dei larici si presentano rivestiti di tenere foglioline di colore verde chiaro. La primavera è dunque la stagione del risveglio, anche se questa immagine in natura non ha significati eccessivi perché in inverno le specie animali e vegetali non arrestano certo il loro ciclo vitale.

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Rhêmes-Notre-Dame

Il risveglio di curiosità e attività

Le possibilità per scoprire la natura della Valle d’Aosta non sono limitate alle escursioni a piedi. La rete delle stradine agricole sterrate che salgono verso gli alpeggi può essere agevolmente percorsa con le e-bike, che la nostra struttura è in grado di fornirvi attraverso un’innovativa convenzione. La natura della Valle d’Aosta offrirà a ognuno le mille sfumature della sua infinita gamma di aspetti e scenari. Non resta che mettersi in sella. Piste da sci non accessibili? La Valle d’Aosta è molto, molto di più e la primavera è la stagione perfetta per visitare castelli, parchi e piccoli e caratteristici borghi.

Parchi e riserve naturali della Valle d’Aosta

Il parco del Gran Paradiso si estende per 560 km abbracciando Valle di Cogne, Valsavaranche, Val di Rhémes. Un percorso che entusiasmerà anche i bambini, alla ricerca degli animali che si possono incontrare percorrendo i suoi sentieri, come ad esempio il camoscio, la volpe, il tasso, il ghiro, la puzzola, la marmotta e la lepre. Cogne è anche nota per un’estesa rete di sentieri, percorsi pedonali sulla neve e itinerari per le racchette da neve, per camminare in ogni stagione nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Il primo parco naturale valdostano, parco del Mont Avic, creato nell’ottobre 1989, con l’obiettivo di tutelare e preservare le risorse naturali dell’alta valle del Torrente Chalamy. Il Parco del Mont Avic si estende su 5747 ettari, e confina direttamente con il Parco del Gran Paradiso.
La riserva del Mont Mars è la più grande tra tutte le riserve naturali, nella quale si snodano diversi sentieri facilmente percorribili con l’arrivo della primavera, nei quali si trova una grande varietà di flora e fauna alpina.

Riserva mont mars da pietra bianca

La riserva del Mont Mars

Attività per ogni personalità

La Salle, invece, con le sue chiese e i suoi castelli è considerata una piccola capitale del Medioevo. La valle del Gran San Bernardo è una delle meno conosciute. Qui si trovano paesi come Etroubles, il museo a cielo aperto della Valle, una galleria d’arte permanente con le opere di artisti di fama mondiale. Gli appassionati d’ingegneria dovranno invece seguire l’itinerario romano e ammirare, oltre ad Aosta, la strada consolare delle Gallie a Donnas. Uno dei tratti più spettacolari del percorso è intagliato verticalmente nella roccia viva per 221 metri in un luogo dove. La Valle d’Aosta offre anche la possibilità di rigenerare lo spirito con un itinerario fra eremi e santuari.

Consultate il nostro blog per approfondire itinerari e luoghi da visitare!

Ritorno alla vita, ritorno ai progetti
Le nostre montagne, le bellezze naturali della nostra regione rimarranno. Questa regione meravigliosa è una delle perle di questo Paese, non ha nulla da invidiare alle catene montuose di altri mondi. Maison du Tatà è uno strategico punto di partenza per visitare tutti gli angoli di paradiso di cui vi abbiamo parlato. Come un campo base in cui informarsi e da cui prendere il volo alla scoperta di montagne, vallate e attrazioni disseminate in tutta la Valle d’Aosta, una caccia ai tesori infinita che rivela man mano nuove gemme. Un rifugio che vi accoglie di ritorno da queste avventure e mura che non vedono l’ora di ascoltare emozioni mutate in ricordi. E vi aspetterà, Voi preparatevi al nuovo che verrà. Non è questo infatti il significato della primavera?

Iniziate a programmare la vostra vacanza, siamo tutti sospesi ma non fermi! Fatevi ispirare dalla frizzantina aria primaverile, che solletica i pensieri e vi porta in nuovi scenari positivi, e dai nostri consigli che trovate sui social e negli articoli precedenti. Agli amici di MdT ricordiamo che possono usufruire del codice sconto comunicato durante la vostra ultima visita, scadrà il 31 dicembre 2021!

Chiamaci, progetteremo insieme il tuo prossimo soggiorno su misura! Oppure compila questo form, ti invieremo la nostra proposta di soggiorno.

    La informiamo che i dati da Lei inseriti saranno usati al solo fine di fornirLe le informazioni richieste. I Suoi dati saranno trattati con mezzi informatici nel rispetto dei principi stabiliti dal Codice della Privacy (Decreto Lgs.196/2003).

    IL CARNEVALE IN VALLE D’AOSTA SOSPESO TRA SPAZIO E TEMPO

    Rievocazioni storiche con costumi tradizionali e momenti di grande coesione sociale a febbraio nella nostra regione

    Nel 2021 il Carnevale si ferma, le maschere tipiche dovranno attendere tempi migliori per tornare tra la folla, ma non i ricordi di coloro che ne condividono l’amore e la passione, attraverso le storie e le emozioni di una festa unica. Espressione di vitalità e di allegria, con il suo carattere spensierato e trasgressivo, ha accompagnato, per un secolo intero, la vita della nostra comunità valdostana, raggiungendo via via un’importanza che va al di là della semplice tradizione. In un’epoca caratterizzata dalla progressiva perdita della cultura popolare, il Carnevale è un importante momento di aggregazione, un appuntamento con la tradizione festeggiato da tutti: grandi e piccoli, giovani e meno giovani. Rappresenta il risveglio della natura e la morte dell’inverno, il ponte tra passato e futuro, la sinergia tra sacro e profano.

    “Il carnevale non è precisamente una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso” Goethe, Viaggio in Italia.

    Courmayeur

    Il “Beuffon” è la maschera simbolo del carnevale di Courmayeur. Nei giorni precedenti il Martedì Grasso, nelle vie del paese e nelle strutture ricettive è possibile incontrare questi personaggi variopinti che con i loro campanelli e la loro allegria, hanno il compito di annunciare il Carnevale. Il costume dei Beuffon, apparso all’inizio del novecento a Dolonne, frazione di Courmayeur, è un’interpretazione ironica di una divisa militare con campanelli e un bastone con il quale allontana la folla durante la sfilata dei carri allegorici. È suo compito infatti, mantenere l’ordine durante la festa, oltre ad introdurre e annunciare l’arrivo del Carnevale.

    carnevale

    Pont-Saint-Martin

    Il Carnevale di Pont-Saint-Martin è nato nel 1902, figlio del XX secolo. Nel 1910 ha inizio la tradizione alla quale si ispira tuttora la nostra manifestazione. Esiste, da parte degli abitanti di Pont-Saint-Martin, un enorme attaccamento per questa manifestazione, tanto da iniziare i festeggiamenti il 6 gennaio alle 5 del mattino intonando per le vie del paese l’inno del Carnevale. La celebrazione mette in scena la storia dell’invasione romana della Valle d’Aosta, la leggenda che vede il Diavolo costruire un ponte per far transitare San Martino e poi si ritrova da lui beffato e la leggenda della fata del Lys che vuole per rabbia distruggere il paese, ma poi si intenerisce e lo risparmia. Ciascuno di questi personaggi rappresenta un aspetto del carnevale e questo spettacolo di colori, esuberanze, accese coralità che anima 4 giorni dal sabato al martedì grasso. Momenti clou:

    • Sfilate di carri e gruppi mascherati
    • Serate danzanti
    • La tradizionale fagiolata del lunedì
    • La caratteristica corsa delle bighe
    • Il rogo del diavolo ed i fuochi piromusicali del martedì grasso

    Il diavolo appeso

    Il diavolo appeso sotto il ponte romano di Poin-Saint-Martin, 2021

    Breuli-Cervinia

    In questo storico Carnevale ci sono tre momenti importanti: la restituzione della Dama Bianca, il gran carnevale sugli sci e la sfilata della contessa Caterina di Challant e il Conte Pierre d‘Introd. La rievocazione infatti racconta di una fanciulla di una bellezza straordinaria che viveva nella valle del Breuil. Il gigante Gargantua la vide, se ne innamorò e decise di rapirla e di nasconderla tra le montagne. Gli abitanti della valle si riunirono per cercare la fanciulla e il gigante Gargantua, vistosi scoperto, decise di liberarla, riportandola tra la sua gente. In onore della liberazione della “ Dama Bianca” venne organizzata allora una grande festa con un ballo a cui parteciparono tutti gli abitanti della Valle D’Aosta vestiti di rosso e nero. Festa che ora rivive in una rievocazione a cavallo tra storia e leggenda che porta a Cervinia i personaggi storici di Verres Pierre d‘Introd e Caterina di Challant con il suo corteo a cui si accompagnano i Costumi di Breuil Cervinia e le figure leggendarie della Dama Bianca e del Gigante Gargantua. Dando vita ad un sentiero di fiaccole che accompagna i figuranti fino alla piazzetta dell‘Hostellerie des Guides dove verrà danzata la quadriglia.

    Verres

    Il Carnevale di Verrès rievoca un fatto realmente accaduto: alla morte di Francesco di Challant nel 1442, tutti i suoi averi andarono in eredità alle figlie Caterina e Margherita. La successione fu osteggiata dai parenti maschi di Caterina che quindi organizzò la difesa e si preparò alla guerra assieme al marito Pierre d’Introd. Caterina intanto cercava di ingraziarsi il popolo e scesero a Verrès per confrontarsi col Reverendo; dopo il pranzo i conti si presentarono sulla pubblica piazza di Verrès, mettendosi a ballare al suono del piffero e del tamburo, in mezzo al popolo che gridava e gioiva. Il ricordo di quel gesto altamente democratico viene tramandato nei secoli e nel 1949 decisero di rievocarlo nel periodo di Carnevale, fondando il Comitato del Carnevale Storico di Verrès. Come simbolo di continuità tra passato e presente, ancora oggi, il sabato di Carnevale, Caterina di Challant accompagnata dal consorte Pierre d’Introd, scende in piazza Chanoux per incontrare il popolo. La vicenda, che vede il coinvolgimento di circa 250 figuranti, si svolge in mezzo allo sfolgorio delle fiaccole, alle note delle trombe ed ai rulli dei tamburi per poi lasciarsi andare a balli e festeggiamenti. Si susseguono serate danzanti nell’antico Castello fino all’ultimo giorno di Carnevale, il martedì, che inizia con la distribuzione di polenta, saucisses, fisous, fisous et vin clair de notre, in piazza René de Challant. Nel pomeriggio, si snoda per le vie del borgo una sfilata di gruppi folkloristici e mascherati, carri allegorici, bande musicali, sempre accompagnati da Caterina e dal suo seguito in costume d’epoca.

    carnevale di verres

    Un ringraziamento a Gianluca Zatta per la foto del carnevale di Verres

    Coumba freida

    Definito il Carnevale più colorato della Valle D’Aosta, questa kermesse si contraddistingue per le originali maschere e i grotteschi personaggi che animano la sfilata. L’origine può avere due interpretazioni: una prende spunto dalle truppe napoleoniche che passarono lungo la vallata, l’altra da una leggenda nata in occasione del matrimonio di due anziani del villaggio che sentendosi un po’ in imbarazzo avevano deciso di vestirsi in maniera inusuale. La mascarada, ovvero la sfilata in maschera, è itinerante e si sposta di villaggio in villaggio, seppur regni il caos tra le fila, le figure hanno precise maschere e ruoli. Colori, tessuti e forme dei costumi rappresentano l’inizio della primavera e attingono significati dalla natura. Dopotutto La Festa del Carnevale è legata al grande esorcismo dell’avvicendarsi delle stagioni e alla rinascita della natura con l’esplosione di colori e di addobbi nei costumi dopo le lunghe e buie notti invernali. Si tratta di una festa dove sacro e profano si uniscono tra tradizione e leggenda unendo il risveglio delle stagioni con la storia reale. Tutti i personaggi sono emblematici e carichi di significato come ad esempio l’orso che rappresenta la fecondità e l’uscita dal letargo oltre che l’istinto animale che il domatore, ovvero la ragione, inutilmente cerca di domare. Per completare l’esperienza di questo evento, suggeriamo di visitare ad Allein, in frazione Ayez, la Mèizoùn di Carnaval de la Coumba Frèida, museo dedicato al tradizionale Carnevale della valle del Gran San Bernardo. Il museo, situato in una casaforte del XV secolo, propone un viaggio alla scoperta di questo caratteristico carnevale mettendo a confronto passato e presente con un allestimento fatto di documenti, foto, costumi e maschere.

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    Il Carnevale è una manifestazione che va a costituire una delle massime espressioni di cultura e folclore, un dualismo che mette d’accordo adulti e bambini, creando aggregazione e ilarità attraverso personaggi e attività coinvolgenti. Collega scenari passati e virtù attuali, attraverso un ponte che si prefigge di esorcizzare la morte e dar libero sfogo ai difetti. Per dimenticarci almeno per una settimana chi siamo e il nostro posto nella società. Una catarsi di cui avremmo avuto molto bisogno quest’anno, sarà la stessa esperienza viverla in video? Lo scopriremo, intanto iniziate a fantasticare come sarà nel 2022 e come organizzare il tour dei Carnevali partendo da Maison du Tatà.

    LA FIERA DI SANT’ORSO

    LE STAGIONI DELLA VITA A MAISON DU TATA’

    Tradizioni, usanze e pratiche che resistono al trascorrere del tempo

    Capitolo 3 – La fiera di Sant’Orso

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    Continua il vostro viaggio accompagnati da Maison du Tatà alla scoperta di attività in Valle d’Aosta sospese tra passato e presente. Vi presentiamo la fiera di Sant’Orso, evento dell’artigianato valdostano che da oltre 1000 anni si tiene ad Aosta il 30 e il 31 gennaio.

    La millenaria fiera di Sant’Orso quest’anno si svolgerà in modalità alternativa rispetto agli anni passati. La 1021 edizione della Fiera di Sant’Orso avrà nuova forma attraverso iniziative virtuali quali trasmissioni tv, interventi sui social network, contenuti interattivi sul sito web e attività nel centro storico di Aosta. Si tratta del più grande appuntamento della nostra regione, arriva ad ospitare anche 200.000 visitatori, e quest’anno si è riadattato all’emergenza sanitaria, rendendo fruibile a tutta Italia grazie allo sbarco online. Un’esperienza che consigliamo di vivere di persona, assaporando atmosfera e toccando con mano la storia di un popolo. Per l’edizione del prossimo anno infatti daremo possibilità di prenotare per la settimana in cui si terrà la fiera con un codice promozionale attivo dal 25 dicembre 2021. Venite a scoprire questo evento che racconta radici, passione per l’artigianato e le tradizioni della Valle d’Aosta.

    Il programma dell’edizione 2021 lo trovate qui.

    LA STORIA DI SANT’ORSO

    Sant’Orso fu un presbitero di Aosta morto il primo di febbraio del 529 d.C., leggenda vuole che fosse solito distribuire calzari ai poveri, far sgorgare fontane toccando il terreno col bastone, guarire animali e produrre vino miracoloso. Sant’Orso era un uomo umile e prodigioso che a seguito dei suoi numerosi miracoli è ad oggi protettore del bestiame e protettore della nostra regione dalle inondazioni, nonché dai reumatismi e mal di schiena. Sant’Orso è il 1 febbraio, il giorno successivo il termine dell’omonima Fiera. Per la saggezza popolare inoltre rappresenta la celebrazione per la rinascita dal letargo, la fine dell’inverno. “Se feit clier lo dzor de sent-or l’ir baille lo tor et dor euncò pe quaranta zor” dice un proverbio popolare che descrive la tradizione secondo cui se il giorno di Sant’Orso il tempo è bello, l’orso si gira nel suo pagliericcio e dorme ancora per 40 giorni, il che significa che farà brutto per i 40 giorni successivi. Erano tempi, quelli, in cui in Valle vi erano ancora gli orsi e nacque la leggenda che segna il tempo per i prossimi quaranta giorni.

    L’ESPRESSIONE QUOTIDIANA DI UNA STORIA MILLENARIA

    L’artigianato rappresenta una delle espressioni più caratteristiche della Valle d’Aosta. La produzione artigianale è diffusa, diversificata e raggiunge punte di autentica eccellenza. Legata al territorio e alle tradizioni, da cui trae materiali ed ispirazione, è anche un mezzo per meglio conoscere l’anima della nostra regione e si intreccia con la storia della famiglia Navillod. L’artigianato valdostano è iniziato come un’arte semplice, rappresentazione di un mondo di valori importanti, di amore per l’ordine, per la famiglia e per le tradizioni. Ogni oggetto portava con sé, nella sua unicità, la forza espressiva di una civiltà che affrontava la vita con calma ed equilibrio, riflesso di un momento storico in cui il tempo scorreva più lento e ogni aspetto della vita umana assumeva grande importanza.

    UN’ATTIVITA’ CON ANTICHE RADICI

    Un tempo la realizzazione artigianale di attrezzi d’uso quotidiano era una costante in una società autarchica con limitati scambi commerciali. In particolare, durante l’inverno, quando i lavori in campagna erano ridotti, venivano fabbricati in casa strumenti di lavoro, attrezzi d’uso domestico, giocattoli, tessuti, abiti. Si lavoravano materiali come legno, pietra ollare, ferro battuto, cuoio, salice, pizzo, lana di pecora e canapa. Spesso questi oggetti erano abbelliti da intagli: le decorazioni più comuni erano costituite da disegni geometrici eseguiti col compasso, rosoni, ruote solari ed altri simboli di antica origine. Pezzi unici molto belli sono talvolta ricavati con pochi colpi di coltello, utilizzando rami contorti, nodi o cortecce creati dalla infinita fantasia della natura e lavorati dall’azione del tempo.

    LE ORIGINI DELLA FIERA

    Un tempo, la notte tra il 30 e il 31 gennaio si faceva la veglia degli artigiani che pernottavano in città in attesa di riprendere la fiera il giorno dopo. In questa fiera erano esposti strumenti, attrezzi caseari e articoli agricoli ma si trovavano anche cesti, botti, catini, rastrelli e collari per campanacci: capolavori di estro e pazienza. Fermavano in un ciocco di legno di noce emozioni e stupore. Non legno colorato, i mezzi poveri non lo consentivano ma si potevano usare per dare profondità e significato a dei dettagli. Si lavorava anche ferro, pietra, tessuto e ceramica tutto nel rispetto della tradizione locale e della sostenibilità: solo essenze che avevano vita stabile in Valle d’Aosta. Non era importante la riuscita perfetta del manufatto, ma la gioia che provavano mentre lavorano, la storia che raccontavano attraverso questa creazione. Ed era bello esibire il manufatto agli altri, condividere con tutti la soddisfazione di aver realizzato qualcosa manualmente.
    Questa arte pastorale era rappresentata soprattutto da oggetti in legno a carattere artistico e statuine di animali e mestieri. Diventavano oggetto di scambio e compravendita – molto gettonati come regali per nipoti – muli, cavalli, mucche, galli e rappresentazioni di lavori rurali. A testimonianza che il cordone ombelicale con la tradizione e la celebrazione della vita rurale era imprescindibile. Ancora oggi le sculture intagliate si contraddistinguono per essenzialità, modestia e per la timidezza. Semplicità che rispecchia la gente di montagna.

    LA FIERA IN EPOCA MODERNA

    La regione ha il patrocinio dell’evento ma meritano menzione anche il Museo Artigianato Valdostano e l’Istituto Valdostano Artigianato Tipico che controlla lo sviluppo artigiano, che con i suoi negozi disseminati nella Valle, provvede alla commercializzazione dei prodotti durante l’anno. Oggi musica, gruppi folcloristici e vino caldo allietano una festa che coinvolge tutta la regione e non solo la nostra Valle. Partecipano hobbisti utilizzando un bancone lungo le vie della città e artigiani che espongono insieme nel tendono Atelier des Métiers. Nelle loro opere esposte, di professionisti e amatori, rivive ancora la memoria montanara, tenace e artigianale.

    LE BOUTIQUE DELL’ARTIGIANATO VALDOSTANO, ALTRI EVENTI E MUSEI DA VISITARE

    Nata come attività complementare nella pausa dei lavori agricoli, la scultura si è gradualmente evoluta e perfezionata. La produzione contemporanea si rifà ai modelli tradizionali, talora con rivisitazioni in stile più moderno, ma è sempre legata a stilemi locali. Le boutique rappresentano il fil rouge che collega la tradizione artigianale secolare alla produzione contemporanea. Ogni negozio è portavoce della qualità dei prodotti ed espressione tangibile dell’azione culturale e promozionale svolta dall’artista a tutela della loro provenienza e autenticità. I punti vendita che potete visitare durante il soggiorno a Maison du Tatà sono quattro, ubicati in luoghi suggestivi e di grande attrazione: Aosta, Ayas, Cogne e Courmayeur.

    L’ESPERIENZA IMMERSIVA NELL’UNIVERSO ARTIGIANALE VALDOSTANO CONTINUA CON ALTRI EVENTI COLLATERALI:

    • Due domeniche prima si tiene nello storico borgo di Donnas la Fiera del legno, quasi un’anteprima della Sant’Orso aostana.
    • Ad agosto, si tiene anche la versione estiva della fiera di Sant’Orso, insieme alla Mostra concorso dell’artigianato.
    • Rassegne minori si svolgono in diverse località della regione: a Cogne, Valgrisenche e Champorcher alcune mostre permanenti permettono di apprezzare la produzione locale.
    • L’Artisanà, Istituto Valdostano per Artigianato Tipico, ha allestito 5 forniti punti vendita nelle principali località turistiche della Valle d’Aosta.
    • A Fénis, a due passi dal noto castello, è visitabile il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione (MAV) che espone oltre 850 pezzi di grande interesse.

    Non solo 30 e 31 gennaio, la fiera di Sant’Orso ha sfumature per tutte le 4 stagioni ed è l’occasione perfetta per approfondire la cultura della terra che vi ospita e la storia della famiglia di Maison du Tatà. Per i viaggiatori che prediligono la stagione calda, a metà agosto ad Antey-Saint-André va in scena la Fiera dell’artigianato Valdostano di tradizione, terza fiera per importanza dopo Aosta e Donnas. Ai piedi del Cervino vengono esposte opere di scultura, intaglio e tornitura del legno, intreccio, lavorazione della pietra ollare, del ferro e del rame. Rappresenta la possibilità unica di ammirare ingegno e manufatti nel loro habitat naturale, dove secoli orsono prese vita questa immortale tradizione e che rieccheggia ancora tra le mura di Maison du Tatà.

    Rimanete sintonizzati sulle frequenze di MdT per scoprire il codice promozionale per soggiornare durante la prossima edizione della Fiera dell’Orso.

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    CARTOLINE, DISEGNI FATTI A MANO E L’IMPORTANZA DEI RICORDI

    LE STAGIONI DELLA VITA A MAISON DU TATA’

    Tradizioni, usanze e pratiche che resistono al trascorrere del tempo

    Capitolo 2: Cartoline, disegni fatti a mano e l’importanza dei ricordi

    Durante lo scorrere ordinario e irrimediabile del tempo, la memoria irrompe inattesa a saturare in modo imprevisto un istante, isolandolo in una dimensione extratemporale. Appaiono come varchi, aperti da reminiscenze involontari che risvegliano sapori e colori. Possono essere esperienze colme di un piacere delizioso e straordinario oppure sono rivelazione del dolore che irrompe rumoroso. Stiamo parlando dei ricordi, tema caro a Marcel Proust e a Maison du Tatà.

    Maison du Tatà è custode di innumerevoli ricordi del paesino di Antey sotto forma di cartoline, foto e disegni risalenti a epoche passate. Una memoria storica che rivive attraverso immagini sbiadite, carta ingiallita e bianco e nero. La nostra famiglia ha conservato negli anni centinaia di materiali che oggi chiamerebbero reperti. Per noi erano e rimangono pezzi di vita, racconti di esperienze, frammenti di cuore. Rappresentano un’atmosfera e una civiltà votata alla lentezza, cresciuta col fruscio del vento e forgiata da valori solidi come le montagne; un tempo che ora appare sospeso e lontano ma che potrete assaporare a Maison du Tatà.

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    Antey

    Immergersi in un foglio bianco disegnando e spedire cartoline scelte accuratamente è un gesto d’amore in disuso, sostituito da telegrammi repentini e digitali. Riscopriamo questi intimi atti di resistenza, riprendiamo in mano carta e penna e lasciamoci andare a un flusso emozionale ogni volta diverso, quasi terapeutico. Soprattutto di questi tempi frenetici in cui le giornate si addentano e non più mordono con curiosità e gusto. Scegliamo di prenderci cura dei ricordi e fermarli con impegno e grazia, non si meritano una bulimica archiviazione che si disperde nell’etere delle piattaforme tecnologiche. Cinzia Manetti comunica attraverso tratti appassionati e dolci la terra in cui ha trascorso la sua infanzia e adolescenza, come se la penna fosse un prolungamento del suo sguardo, e dando ai ricordi una sua personale interpretazione. Quale sarà la Vostra?

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    Una creazione di Cinzia Manetti

    Per questo Maison du Tatà vi invita a disegnare, fotografare e scrivere a mano pensieri. Sia per sé stessi che quando si tratta di condividerli. È un accesso segreto verso la vostra anima, un manifesto di libertà. Un rinascimento artigianale e umano di cui abbiamo bisogno in questo Natale: biglietti, lettere, illustrazioni creati da una mano mossa da emozioni autentiche. Oltre che una sfida che Maison du Tatà vi invita a cogliere durante il soggiorno: spegnere i device e accendere la fantasia. Scattate e rappresentate con i colori gli spazi e le persone che compongono il territorio di Antey, immaginate le loro storie, cosa è accaduto negli appartamenti decenni orsono e sognate le antiche leggende che hanno da raccontare le montagne. E poi trovate un francobollo – un’altra sfida! – e condividete l’avventura con chi amate, creando i vostri ricordi.

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    Le piante officinali di Nonna Roselina

    LE STAGIONI DELLA VITA A MAISON DU TATA’

    Tradizioni, usanze e pratiche che resistono al trascorrere del tempo

    Capitolo 1: Le piante officinali di Nonna Roselina

    L’ERBECEDARIO DI NONNA ROSELINA

    Esiste un universo in cui la natura incontra la cultura popolare: quella dei saperi, delle leggende, delle ricette e delle preparazioni domestiche. Ancora oggi questo antico sapere è tramandato da generazione a generazione e non è andata persa l’usanza di raccogliere erbe e fiori, farli essiccare e conservarli per unguenti, rimedi e decotti. In passato nonna Maria Roselina, conosciuta da tutti come “La Rosetta”, aveva trasformato due stanze per essiccare e conservare erbe e fiori che sarebbero serviti per la preparazione di infusi, tisane e decotti. Aveva un vecchio libro che parlava di piante officinali, foderato con una bellissima carta da regalo, sicuramente riciclata, e dalle pagine ingiallite dal tempo e dal tanto leggere. Ranuncolo è l’appartamento oggi dedicato al ricordo dei profumi inebrianti delle piante officinali essiccate che nonna Rosetta raccoglieva con cura e amore per preparare infusi dagli effetti benefici. Le soluzioni provenienti dalla natura richiedono tempo e pazienza, ma sapeva che regalano la soddisfazione di fare qualcosa con le nostre mani, con consapevolezza e creatività, e di voler bene a noi stessi e agli altri. Una passione che anima da sempre l’approccio alla vita e alla collettività della famiglia Navillod. Raccoglieva personalmente le piante, risorsa preziosa in questo territorio poiché in questo microclima alpino e se coltivate ad alta quota, si arricchiscono naturalmente di principi attivi. Quando aprirete i mobili dell’appartamento Ranuncolo, chiudete gli occhi, immergetevi nel passato e sarà come affondare le mani in cassetti pieni di foglie, radici, fiori e semi essiccati che potrete con un po’ di fantasia toccare, sbriciolare, annusare e assaggiare.

    Queste piante sono da secoli utilizzate nei rimedi naturali grazie alle loro proprietà antibatteriche, decongestionanti, antinfiammatorie, antisettiche, emollienti e rinfrescanti. La montagna garantisce un livello di purezza elevato grazie alla sua acqua incontaminata ed a coltivazioni prive di pesticidi. Se volete rispolverare questa magica usanza, queste sono le varietà botaniche, le principali tecniche di lavorazione e gli usi comuni: lavanda (distillato, per infusi, profumare ambienti), timo (distillato, in cucina, per infusi), salvia (distillato, in cucina, per infusi), menta (distillato) e rosmarino (distillato, in cucina, per infusi), achillea (essiccazione), arnica (essiccazione, unguento), calendola (essiccazione, olio, per infuso), iperico (essiccazione, unguento), malva (essiccazione, olio, per infusi), piantaggine (essiccazione) e stella alpina (essiccazione).

    UNA TRADIZIONE SEMPREVERDE ATTORNO AD ANTEY

    La flora officinale spontanea delle aree montane rappresenta ancora oggi un grande potenziale da valorizzare per il territorio valdostano. Le preziose proprietà organolettiche dell’estratto e dei conseguenti derivati hanno portato allo sviluppo di progetti che realizzano prodotti erboristici, cosmetici e alimentari di ottima qualità. Coltivazioni e laboratori sostenibili sono visitabili a pochi chilometri da Maison Du Tatà, per continuare l’esperienza nel mondo delle pozioni naturali, acquistare un loro prodotto e degustarlo con il miele prodotto ad Antey.

    Maison des anciens remèdes 

    Nella frazione Les Adams a Jovençan, a 40 minuti di macchina da Maison du Tatà.

    È un museo dedicato alle piante officinale utilizzate dai nonni per curarsi da malanni attraverso fiori e erbe delle montagne della Valle d’Aosta. Ha l’obiettivo primario di conservare la memoria di pratiche e saperi terapeutici propri della cultura popolare valdostana. Inaugurata nel 2011, la Maison des anciens remèdes rappresenta a livello nazionale un centro di interpretazione delle piante officinali e dei loro usi tradizionali e moderni in Valle d’Aosta.

    Alpiflora

    Hône (AO), a 30 minuti da Maison du Tatà.

    Alpiflora produce cosmetici naturali per la cura del corpo, nel rispetto della natura e delle tradizioni tramandate in famiglia. I loro prodotti di cosmesi naturale si prendono cura del vostro corpo tutelando, allo stesso tempo, l’ambiente. Dalle piante officinali di­rettamente coltivate, senza manipolazioni intermedie, vengono prodotti oli essenziali purissimi di timo, men­ta, salvia, rosmarino, lavanda ed estratti di stella alpina, ar­nica, achillea, piantaggine, iperico, malva e calen­dula.

    Dottor Nicola Farmacista

    Da tre generazioni questa realtà di fitocosmetici di montagna porta avanti l’impegno ad un utilizzo sostenibile delle migliori materie prime alpine per la formulazione di moderni ed efficaci cosmetici naturali, unendo così passato e presente, tradizione e innovazione. Il suo giardino sperimentale di piante officinali si trova nel cuore di Aosta, fra i campanili della Cattedrale e le mura romane, dove sono rappresentate circa 30 varietà di piante officinali dell’arco alpino. Su di una superficie di circa 400 metri quadrati il visitatore può scoprire ed apprezzare queste piante preziose che la natura ha donato a questa terra.

    Il giardino di piante officinali del Dottor Nicola si trova ad Aosta in via M. de Sales, 4, a 30 minuti da Maison du Tatà ed è visitabile su appuntamento.

    Il librone di nonna Rosetta anni orsono rappresentava uno scrigno di incomprensibili ricette magiche per i suoi giovani nipoti, ora la famiglia Navillod tramanda con affetto tutte le differenti proprietà salutistiche ed inestimabili racchiuse in quei versi ingialliti dal tempo. Il giardino incantato di Maison du Tatà è ancora la culla delle piantine officinali: il signor Navillod insieme alle figlie le coltiva con passione e le raccolgono con la medesima meticolosità e cura a seconda del periodo in cui le diverse piante offrono le condizioni migliori. Consigliamo anche agli ospiti di Maison du Tatà di perdersi in questi piccoli e romantici gesti d’altri tempi, ci rechiamo ancora per boschi e montagne a raccogliere fiori e erbe: un rito affine alla nostra filosofia di accoglienza votata allo slow living.

    Vieni ad immergerti nella nostra storia, nel racconto di un popolo, nella vita del nostro pianeta.

    Tutto questo è racchiuso a Maison du Tatà.

    Un pensiero speciale a te

    GRAZIE DI CUORE PER LA STAGIONE ESTIVA TRASCORSA CON NOI

    Una strada tortuosa, un’avventura sconosciuta affrontata insieme, un anno di sfide vissuto con flessibilità e responsabilità, anche grazie al vostro supporto.

    Ci abbiamo messo tutto il nostro cuore e impegno per tutelare la vostra e nostra sicurezza, per garantirvi un soggiorno piacevole e rigenerante a Maison du Tatà.

    Vi accogliamo con lo sguardo sorridente e nel pieno rispetto dei protocolli: gli appartamenti saranno costantemente igienizzati, non ci sono spazi in comune con altri viaggiatori, il check in e il pagamento avvengono online e lo svolgimento del massaggio avviene in totale sicurezza ricevendo solo su appuntamento.

    Di questi tempi burrascosi, Maison du Tatà rappresenta un nido tutto vostro lontano da affollati centri urbani ed un rifugio sicuro in cui sentirsi come a casa, per non rinunciare ad un weekend di relax o ad un soggiorno con la famiglia, circondati da montagne innevate e il profumo del camino nell’aria.

    IL NOSTRO BLOG, UNO SCRIGNO DI RACCONTI

    Una soluzione digitale per starvi accanto mantenendo le distanze: scrivere nel blog del sito. I nostri articoli sono stati scritti con cura e passione, per suggerirvi itinerari, attività e raccontarvi il nostro universo. Una guida in cui traspare tutto l’amore per il territorio in cui siamo immersi, dalle peculiarità culinarie alle località da visitare, progettata per accompagnarvi in questo viaggio a 360 gradi. Ma anche da assaporare nelle vostre case cullati dalla nostalgia o solleticati dalla curiosità di venirci a trovare.

    UNA PAGINA BIANCA

    Un nuovo appartamento sta per sbocciare, una pagina bianca sta per aprirsi al mondo: tra poco sarà inaugurato il nuovo appartamento, per il quale dobbiamo ancora decidere il nome… Il progetto verrà ultimato in questo periodo di riposo che ci siamo concessi dopo la stagione estiva, giorni che scorrono tra frizzanti idee e cantieri in cui si incontrano tradizione e modernità. Torneremo gratificati ed entusiasti per la nuova stagione invernale, fiduciosi che rispettando insieme le normative, vivremo in armonia e serenità. Come quando SEI a casa.

    A presto, con spazi ed energie rinnovate.

    La famiglia Navillod

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    OLTRE LA SEMPLICE VACANZA: VIAGGIO NELL’ESPERIENZA IMMERSIVA DI MAISON DU TATA’

    “L’anatomia ha perso la testa

    Sono tutto cuore,

    mi batte dappertutto.”

    Scriveva Vladimir Majakovskij in 18 Canti di Libertà. Poche righe ma colorate, appassionate e capaci di descrivere emozioni. Possiamo sostituire le recensioni sulle piattaforme con versi poetici? Possiamo distribuire vecchie cartoline con introvabili francobolli al posto di coupon di sconto? Possiamo dare alle persone un’esperienza che vada oltre una tessera magnetica?

    Da Maison du Tatà abbiamo abbracciato una filosofia lenta e genuina fatta della stessa sostanza della tradizione. E continuiamo a stringerla forte dai primi del Novecento, attingendo energie da una fonte inesauribile: la famiglia.

    L’abbraccio ci rappresenta. Rappresenta la Valle, pronta ad accoglierti con le sue stringenti pareti, rappresenta il calore del legno dei nostri appartamenti e rappresenta l’approccio che vogliamo dare ai visitatori appena varcano la soglia: sei a casa. Ti trovi tra mura che hanno visto scorrere vite di un secolo fa, scorto sorrisi da tutto il mondo e ascoltato avventure vissute in tutti gli angoli del territorio. È un soggiorno tra le braccia della famiglia Navillod immersi nella loro quotidianità serena e colorata, tra fiori, arte e prodotti naturali. Come un rifugio, una tana in cui assaporare il lento scorrere della vita e riscoprire il contatto umano cordiale e armonioso.

    Sei nostro ospite e ti prendiamo per mano. Pronti a raccontarti tutti i segreti di questa terra, consigliandoti dove recarti per lasciare un pezzo della tua anima ad Antey-Saint-André e quali realtà tra leccornie, artigiani e attività approfondire per amare a pieni polmoni la Valle d’Aosta. Un assaggio che inizierà attraverso gli elementi che troverai nella struttura: prodotti naturali e di qualità sapientemente creati da piccole realtà del luogo, come oli essenziali, vasetti di miele e succo di mela.

    Mani calde e morbide ti aspettano anche nella sala massaggi, un angolo in cui prenderti una pausa e lasciarti andare ad una esperienza sensoriale rigenerante. Un momento solo per te cullato dalle fragranze e sapienti manipolazioni, che possono essere effettuati anche nel tuo appartamento. Nel pieno rispetto delle normative sanitarie, perché teniamo alla sicurezza dei nostri operatori e ospiti. Per questo sanifichiamo personalmente e ci preoccupiamo di mettere al primo posto la salute, per questo abbiamo deciso di non introdurre i libri a farvi compagnia negli appartamenti, una coccola che tornerà presto.

    Riduttivo chiamarle stanze. Sono portali verso altre epoche e passaggi verso imperi in cui regna la distensione di ogni arto e il riposo da ogni pensiero. Ogni appartamento raffigura un ricordo e un passaggio dei nostri avi per questo sono diversi, perché differente e particolare era lo sguardo che l’ha attraversato e plasmato. Non un sofisticato designer, non un freddo architetto, non ambienti addormentati nell’inerzia dell’omologazione. Ma universi pulsanti. Come ancora batte il nostro cuore per questo lavoro. Anzi, questa missione di un’accoglienza sostenibile e garbatamente antica.

    Maison du Tatà è la tua seconda casa, un’esperienza immersiva ma non invadente, delicata e inebriante.

    Va vissuta col cuore, come noi ci abbiamo messo il nostro in ogni centimetro e ancora continua a battere dappertutto.

    Le gemme architettoniche della Valle d’Aosta: alla scoperta di Chiese e Santuari limitrofi

    In molti conoscono la Valle D’Aosta per le sue montagne, i suoi sapori tradizionali e le attività sportive che propone ai suoi visitatori.

    Ma c’è un lato della Valle D’Aosta che non sempre viene raccontato e a cui oggi abbiamo deciso di dedicare quest’articolo. Stiamo parlando dell’arte e della cultura valdostana, caratteristiche uniche che possiamo ritrovare in santuari e chiese, luoghi portatori di antiche leggende e spiritualità.

    Ne abbiamo selezionati tre, tutti facilmente raggiungibili direttamente dalla nostra location e adatti a grandi e piccini.

    Scopri insieme a noi quali itinerari ti aspettano.

    Il santuario di Gilliarey (2174 mt): escursione con vista memorabile
    Il santuario di Gilliarey ((foto di www.https://www.lovevda.it/)
    Il santuario di Gilliarey (foto di www.https://www.lovevda.it/)

    Il Santuario “de la visitation” apre la sua vista su tutta la Valtournenche, affacciandosi da Chatillon al Cervino e regalando ai suoi visitatori un panorama indimenticabile, aspetto da non sottovalutare se si è in compagnia di amanti della fotografia.

    La cappella è stata fondata nel 1866 da Luigi Gorret, canonico del luogo. Al suo interno, tra i valori artistici che potrete ammirare, la serie di quattro affreschi realizzati dal pittore Joseph Lancia.

    Al di sopra dell’altare, potrete notare la Sacra Famiglia, circondata da San Luigi, San Bernardo e San Michele, quest’ultimi, simboli che ricordano la tradizione dell’alpeggio; in particolare, il primo a indicare la data di salita (12 giugno) e il secondo, la data di discesa (29 settembre).

    Nota molto interessante: a Triatel è possibile visitare il “Musée Petit Monde”, dove l’etnografia del territorio è una scoperta assolutamente da approfondire e in cui ci si può immergere nella vita degli abitanti del luogo, vita dura, scandita dai ritmi lenti del lavoro dei campi.

    Per questo percorso, la partenza è prevista dalla Frazione Triatel (raggiungibile in auto) che insieme a Etirol prende il nome di “Petit Monde”, quello che nel passato era un villaggio isolato dal resto e autosufficiente. La durata dell’escursione è di circa 2 ore con un dislivello di 590 m.

    La cappella di Ponty (1580 m): una passeggiata alla portata di tutti

    Cappella di Ponty

    Eretta a cavallo tra il 1720 e 1730, la cappella di Ponty si trova ai piedi di una parete di roccia e la struttura appare in perfetta sincronia con la natura, come fosse una gemma incastonata nella pietra.

    Vederla per la prima volta è davvero un’emozione, il contesto in cui è inserita è fermo nel tempo: sulla sua strada potrete ammirare antichissime case di pietra e anche vecchio mulino; consigliamo di visitarla in inverno per essere immersi in un’atmosfera davvero fiabesca. La narrazione popolare vuole che verso la metà del ‘600 venne avvistata tra i dirupi una statua della Madonna proveniente dall’altro lato della Valle e nonostante i suoi abitanti la riportarono per tre volte alla cappella di appartenenza, la Statua si fece ritrovare sempre a Ponty.

    Ora come allora, in questa piccola località, la devozione e la spiritualità continuano ad essere presenti e vivi. Oltre ad ammirare gli affreschi conservati all’ingresso, addentratevi all’interno della sacrestia dove vi accorgerete di una pendente canaletta in legno: in passato i devoti facevano scivolare lì le loro offerte.

    La passeggiata ha una durata di 1h e 15 min, rientra sempre in quell’unione di frazioni chiamata “Petit Monde”. Questo percorso è consigliabile anche in mountain bike.

    Armatevi di curiosità, Petit Monde vi aspetta!

    Il santuario di Machaby (696 m): dove l’arte barocca risplende
    Il santuario di Machaby (foto di www.https://www.lovevda.it/)
    Il santuario di Machaby (foto di www.https://www.lovevda.it/)

    Il Santuario di Machaby, dedicato alla Madonna delle Nevi, rappresenta uno dei luoghi più antichi della Valle D’Aosta e trova le sue origini nel lontano 1300. L’attuale edificio è frutto di aggiunte strutturali avvenute nei secoli, per ultime, a completare questo gioiello dell’architettura, furono costruite le navate laterali e la sacrestia.

    Il Santuario, immerso tra boschi di castagni, si posiziona nella zona di Arnad ed è raggiungibile tramite una comoda escursione con partenza da un parcheggio vicino alla località Machaby.

    La camminata in salita è di 15 minuti ed è semplificata da una mulattiera napoleonica destinata a portarvi direttamente al traguardo desiderato, un’occasione per percorrere orme originali e rendere il percorso avventuroso per i più piccoli che saranno ricompensati da una meravigliosa vista sulle valli.

    Tra le sue affascinanti mura, riposava la statua della Madonna di cui porta il nome e quando venne scoperta, la definirono uno dei capolavori della scultura barocca in Valle D’Aosta. Oggi è possibile ammirare questa statua che risale al Seicento, nella chiesa parrocchiale di Arnad, poco distante.

    Tra le leggende e miti antichi che amano questi luoghi, ne troviamo uno particolarmente intrigante che riguarda l’origine della celebrazione della Santa Messa il 5 agosto. Si narra che un giorno, in una caverna dove viveva una strega maligna, la quale imprigionava tutte le sue vittime, l’apparizione della Madonna delle Nevi aiutò i prigionieri a trovare la via di fuga. Quest’ultimi si misero in salvo: nacque così per ringraziarla un pellegrinaggio, che viene ricordato ogni anno.

    La Valle d’Aosta è un libro aperto sulla sua cultura e storia antichissima, che affascinerà anche i più piccoli, tutta da scoprire attraverso percorsi naturalistici e visite a luoghi di culto pregni di arte, spiritualità e antichi racconti.

    Si possono raggiungere e ammirare queste piccole gemme nascoste a piedi, in macchina o mountain bike, per immergersi in un viaggio alla scoperta dell’origine dell’uomo e alla scoperta di sé stessi.

    Estate in Valle D’Aosta: una montagna di cose da fare

    L’estate in Valle D’Aosta è ufficialmente iniziata e ti aspettano una montagna di cose da fare. Come rendere ogni momento unico e irripetibile? Vediamo insieme quali sono le attività più attese di quest’estate 2020.

    Skyway Monte Bianco: “la funivia per toccare il tetto d’Europa”

    File 001Da oltre settant’anni lo Skyway Monte Bianco permette al suo pubblico di guardare il mondo da una prospettiva diversa, portandolo “lassù dove l’aria è leggera” al punto più alto d’Italia.

    È un ritorno in vetta all’insegna della sicurezza, quest’ultimo, un gesto collettivo chiamato “Skysafe” che coinvolgerà sia la Mont Blanc Family che gli skynauti. In seguito, vi riportiamo il manifesto della riapertura di Skyway:

    • Biglietti acquistabili esclusivamente online, con prenotazione gratuita e obbligatoria
    • Permanenza limitata a un’ora e mezza dall’orario di partenza della cabina a valle per Punta Helbronner | The sky (esonerati dal limite di tempo alpinisti e possessori di voucher per esperienza food)
    • Voucher acquistati online con scadenza prorogata fino a novembre 2021
    • Obbligo per tutti gli Ospiti di indossare la mascherina chirurgica

    Per chi opterà per quest’esperienza magica, sarà possibile trovare alla Skyway Boutique l’opera d’arte realizzata da Riccardo Guasco, illustratore e pittore che ha rappresentato la rinascita di questo momento. Un regalo per la Valle D’Aosta, un simbolo di ripartenza, bellezza e gioia del ritorno in cima.

    Organizza una gita in ebike

    mountain bike 4370184 1280Per gli amanti della bicicletta e della green-economy, sarà possibile usufruire di un’incredibile varietà di itinerari dedicati alle e-bike, le biciclette con pedalata assistita, che permettono, anche ai meno allenati, di ammirare il panorama della vallata da angolazioni sorprendenti. La Breuil-Cervinia, attraverso il suo bike park, offre percorsi per tutti i gusti. E se vi state domandando dove noleggiare le e-bike, cari ospiti di Maison du Tatà, la risposta è immediata: direttamente da noi!

    Volo in parapendio: emozioni da vivere tutte d’un fiato

    paragliding 5292803 1280È capitato a tutti di sognare di volare. E allora, perché non rendere quel sogno realtà? Per provare un sentimento di assoluta libertà – fuori da ogni schema – vi aspetta un’esperienza indimenticabile in parapendio. Fans de sport si occupa di organizzare attività sportive per i più avventurosi, con una scuola di parapendio certificato dell’Aeroclub d’Italia. Affidandovi completamente al vostro istruttore, potrete vivere la Valle D’Aosta da una prospettiva nuova e spettacolare.

    Enogastronomia: un viaggio attraverso i sapori della VDA

    Salumi Valle dAostaNon c’è modo migliore per approfondire la conoscenza della Valle D’Aosta, se non attraverso i suoi sapori: la sintesi perfetta tra territorio alpino, tecniche di produzione antiche e materie prime di qualità. Noi di Maison du Tatà vi consigliamo di organizzare una visita alle aziende locali: dai salumifici, alle cantine, ai caseifici. Ogni realtà sarà unica e indimenticabile, in grado di farvi respirare l’aria di casa e la passione per la propria terra.

    Arrampicata Free Climbing Antey Saint André

    climbingA pochi metri dalla nostra struttura, ad Antey Saint André, potete trovare un muro di arrampicata che vanta una superficie di 600 mq e raggiunge i 17 metri di altezza. Questa palestra è ottima sia per i principianti che per i rocciatori esperti e offre corsi di introduzione all’arrampicata, lezioni e salite assistite. Con la riapertura, la prenotazione è obbligatoria.

    La linea Breuil Cervinia: lo sci d’estate

    sci estivo 3Dal 20 giugno è di nuovo possibile (finalmente!) accedere agli impianti sciistici estivi con la linea Breuil Cervinia direttamente sul ghiacciaio del Plateau Rosà. La funivia vi permetterà di osservare i “grandi quattromila”: dal Cervino al Monte Bianco, dal Gran Paradiso al Monte Rosa a tutte le cime svizzere del Vallese. I più temerari, potranno quindi ritornare a sciare e se sarete fortunati potrete assistere anche al volo di qualche aquila! (non così rare a quest’altezza).

    Pesca sportiva: il tuo hobby, anche in vacanza!

    fishingPer gli appassionati di pesca non mancheranno le occasioni per prendersi una pausa da dedicare al proprio hobby. In acque libere, nelle riserve gestite dal consorzio regionale di pesca, nei campi gara, la pesca nelle acque pubbliche della Valle D’Aosta è consentita in precise location. Per i non residenti muniti di permessi di pesca giornalieri, settimanali o quindicinali non è obbligatoria la licenza. Per approfondire sfoglia il calendario ittico della nostra magnifica regione.

    Una “passeggiata tra gli alberi” al Pila Adventure Park

    tree climbingDal 27 giugno ritorna la stagione estiva al Pila. Per i più piccoli -e per i più grandi- in questo parco avventura, il divertimento è assicurato. Immersi nella natura, potrete far scattare l’adrenalina e approfondire la conoscenza del bosco, 5 percorsi e 40 piattaforme accessibili per ogni tipo di età. Ma non solo, Pila offre un incredibile e altrettanto varia offerta di attività all’insegna dello sport e del divertimento, dal free-climbing, al trekking, perfino ai voli in mongolfiera! Vi abbiamo convinto?

    Il forte di Bard: storicità, arte e cultura

    Progetto senza titolo 3La Valle D’Aosta è il luogo ideale anche per chi ama la storia. Musei, siti archeologici e castelli. Moltissimi castelli. Ai nostri ospiti, consigliamo una gita culturale al Forte di Bard. Non lo conoscete? Il Forte di Bard è un’antica opera di sbarramento situata lungo il corso della Dora Baltea e posizionato nell’omonimo borgo medievale. Fu scenario di numerose battaglie, la più conosciuta risale all’assedio da parte delle truppe napoleonica nel 1800; in quel momento, la fortezza, venne rasa al suolo per poi essere ricostruita così come tutt’ora è possibile vederla. Al suo interno troverete un meraviglioso museo delle Alpi, un bookshop e molte altre attività culturali. Una chicca per i fan degli Avangers: il forte di Bard è stato utilizzato come set per alcune scene di Age of Ultron. Bellissimo, vero?

    A quest’indirizzo potete trovare altrettante attività di ogni tipo per trascorrere le vostre vacanze nel modo migliore. Non importa se sono solo pochi giorni, rendeteli speciali.

    Ci teniamo a farvi sapere che le nostre tariffe, in seguito all’emergenza appena trascorsa, non sono variate in alcun modo.

    Infine, non dimenticate di informarvi prima di partire. Proteggersi resta sempre la cosa più importante.

    Benvenuti “al sicuro”: le tue vacanze con Maison du Tatà

    L’Estate in Valle D’Aosta è ogni volta un’esperienza unica. Negli articoli precedenti, vi abbiamo raccontato il significato di vacanza slow, le scelte green di Maison du Tatà e la nostra storia d’accoglienza.

    Oggi, dopo aver riaperto in sicurezza le nostre porte, è arrivato il momento di parlarvi degli appartamenti che faranno parte della vostra vacanza in VDA. Maison du Tatà vi aspetta in quella che diventerà la vostra seconda casa. Una scelta slow, sicura ed essenziale.

    I nostri appartamenti

    Monolocali o bilocali, con balcone o senza, attrezzati per accogliere i più piccoli oltre che pet-friendly, le nostre case sono state pensate per essere confortevoli, indipendenti e “su misura” per i nostri ospiti. Ogni appartamento ha il nome di un fiore, uno stile e una storia da raccontare.

    La nostra proposta è un’esperienza autentica per riavvicinarsi a sé stessi e prendersi una pausa, decisamente meritata.

    Benvenuto “al sicuro”

    Ogni nostro ospite, troverà nel proprio appartamento uno speciale set di benvenuto. Un’idea “stay safe” pensata per tutelarvi e farvi sentire la nostra vicinanza.

    Ogni set conterrà:

    • 1 kit detergenti per l’igiene personale del Dott. Nicola, azienda valdostana i cui prodotti sono completamenti naturali;
    • 1 kit “pulizia appartamento” composto da panni in microfibra, detersivo piatti e detergente universale classificato presidio medico chirurgico.
    • 1 succo di mela di azienda agricola valdostana, perché abbiamo scelto di fare rete con le realtà del nostro territorio.

    Il nostro obiettivo è quello di permettervi di rispettare ogni protocollo di sicurezza, semplicemente, senza sentire il peso di questi adattamenti. Come vi avevamo già anticipato, dovremo fare squadra e non dimenticare le nostre responsabilità.

    Servizi in più, ospiti al centro:
    Lo svago in semplicità

    La letteratura è un modo per continuare a scoprire nuovi mondi e vogliamo sia condivisa. Per questo, abbiamo selezionato diversi romanzi che forniremo a richiesta degli ospiti. Allo stesso modo, potrete trovare un’ottima selezione di giochi in scatola e di società che, sempre a richiesta, vi faremo avere. Sarà un ritorno alle piccole cose dal valore grande.

    Il giardino (condiviso)

    Uno spazio all’aria aperta immerso nel verde per respirare freschezza tra i nostri alberi antichi e i profumi dei fiori alpini. Il giardino sarà igienizzato attraverso un preciso protocollo di sanificazione dell’attrezzature: tre volte al giorno un nostro collaboratore si occuperà della sanificazione.

    Il miele di Maison du Tatà

    Il nostro apiario d’Antey a pochi metri da Maison du Tatà, ci regala un meraviglioso oro giallo, dolce sapore della nostra valle a disposizione per i nostri ospiti a un prezzo speciale.

    Lavanderia

    Posizionata al piano terra, disponiamo di un’area attrezzata con lavasciuga, asse e ferro da stiro. Se preferite, è possibile stendere direttamente nel proprio appartamento o usufruire dall’apposita zona con stenditoio sul retro del giardino.

    “Proteggersi” la nostra parola d’ordine

    In seguito, vogliamo raccontarvi la nostra procedura di accoglienza step by step. Ai nostri ospiti e al nostro staff ci sentiamo di dire: sarà un impegno condiviso, ma sapremo viverlo insieme e nel modo migliore.

    1. Check-in concordato su appuntamento dalle 15.00 alle 21.00
    2. Autodichiarazione all’arrivo per confermare il vostro stato di salute
    3. Misurazione della temperatura corporea
    4. Distanza di sicurezza, mascherina e comportamenti responsabili (sempre!)
    Sicurezza a portata di mano

    Avete dimenticato la vostra mascherina o il gel igienizzante? Nessun problema! Potrete trovarli direttamente presso Maison du Tatà.

    E ora? È arrivato il momento di ripartire, facciamolo insieme. Noi ci siamo, e voi?

    Per prenotare il tuo soggiorno clicca qui.