E SE PIOVE?

Accade che la pioggia, magari quando sei in vacanza in montagna, possa rovinarti i programmi e addirittura influenzare il tuo umore. Il tuo atteggiamento è tutto, sii positivo e immagina quanto la montagna può offrirti anche in una giornata senza sole.

Accoccolata sul divano
Divano e musica

Tante cose possono rendere una giornata uggiosa una giornata speciale, ecco i nostri suggerimenti:

Prenditi cura di te, godi del tempo a tua disposizione. Nei nostri appartamenti ti attende un ambiente accogliente, metti l’orologio in un cassetto, sorseggia una tazza di tè guardando dalla finestra la pioggia cadere, scegli la tua musica preferita, perditi nei tuoi pensieri, scegli un libro dalla piccola biblioteca dell’appartamento e “accoccollati” sul divano.

Ci prendiamo cura di teLo studio “Il Massaggio” ti propone una vasta gamma di massaggi e, se non vuoi uscire dall’appartamento, prenota il tuo massaggio a domicilio.

Chef per un giorno. La comodità di una vacanza in appartamento è avere a disposizione a qualunque ora di un angolo cottura, perché non approfittarne e acquistare prodotti a km zero e sperimentare ricette della tradizione valdostana?

Angolo cucina "Stella Alpina"
Libertà di cucinare

Scoprire il mondo delle api. L’Apiario di Antey è un piccolo laboratorio di produzione di miele naturale di montagna e Tarcisio e Valeria sono degli oratori impeccabile nel raccontare la complessa società delle api.

Gustare i sapori della Valle d’Aosta da Maison Bertolin. Il salumificio ha un’antica tradizione e oltre 60 anni di esperienza nella lavorazione dei salumi che rappresentano l’arte della macelleria valdostana. L’azienda è visitabile tutto l’anno su prenotazione, dai locali di produzione alle celle di stagionatura dei salumi, per terminare con una degustazione personalizzabile.

Relax e benessere. Un’esperienza sensoriale oltre che salutare: i getti d’acqua, le saune e i bagno turchi, le docce ghiacciate sono benefiche per la circolazione, la tonificazione dei tessuti, favoriscono la disintossicazione, con effetti positivi per la pelle e il sistema immunitario. Gli ospiti di MdT possono accedere ai siti termali di Saint-Vincent, di Pré-Saint-Didier e del Monte Rosa a condizioni agevolate; chiedici di prenotare la tua giornata di relax.

Un’esperienza sensoriale oltre che salutare
Relax e benessere alle terme

☔ Conoscere i segreti della Fontina. Il centro visitatori di Valpelline è il luogo in cui conoscere storia, territorio e modalità di trasformazione del latte in Fontina. La parte più suggestiva è senz’altro il magazzino in cui sono curati manualmente uno ad uno i formaggi.

☔ La storia della Valle d’Aosta tra castelli e siti archeologici. Un castello, un reperto archeologico solleticano la fantasia di adulti e ragazzi e la nostra piccola regione ha un ricco patrimonio storico. Gli ospiti di MdT possono accedere a castelli e siti archeologici a tariffa ridotta; chiedici il voucher per ottenere lo sconto.

🌧️ 🌈 ☂️ 🌈

Non sei ancora soddisfatto dei nostri consigli?

Contattaci, ti proporremo attività che meglio si adattano alle tue aspettative di esperienza di vacanza in montagna.

 

Hai già sperimentato una delle attività che ti abbiamo consigliato?

Lascia la tua testimonianza nei commenti, sarà utile ai nostri futuri ospiti e a noi. Grazie 😊.

Ti aspettiamo a Maison du Tatà!

LA LUCE DI FINE ESTATE…

…è il preludio di un autunno dai toni giallo, rosso e arancio

Agosto volge al termine e con questo mese si concludono le vacanze estive.

È tempo di scrivere “fine” ad un’estate che ci ha dato molto: riposo, svago, nuove esperienze, nuovi incontri, insomma tutto ciò che esula dalla quotidianità.

Fine dell’estate ma …

… la Valle d’Aosta ha ancora molto da offrire e si sta preparando alla stagione più colorata e gustosa dell’anno: l’autunno.

Presto i nostri boschi si tingeranno di colori rosso bruni, presto si coglieranno l’uva, le mele e le castagne alle quali saranno dedicate sagre e degustazioni:

Km 0
Raccolta delle mele

Ecco un piccolo anticipo del calendario dei prossimi eventi autunnali:

12 settembre “Monterosa Gourmand” a Brusson.

10 chef e 10 piatti. E’ la proposta a km 0 per scoprire le eccellenze culinarie del territorio valdostano.

 

18-19 settembre la festa del pane “Du Blé au Pain” a La Magdeleine.

Una volta all’anno, ancora oggi, in alcuni villaggi valdostani è consuetudine cuocere il pane “nero”, ovvero pane di segale, che servirà di provvista per l’inverno. Questa sagra riporta l’attenzione sul processo di produzione del “pane nero” raccontando la trasformazione dei grani in farina e della farina in pane.

 

9-10 ottobre la festa d’autunno “Mele Vallée” ad Antey.

È uno degli eventi principe dell’autunno, un concentrato di colori e profumi autunnali, la cui protagonista è la mela della Valle d’Aosta. Il piccolo borgo si anima con bancarelle in cui è possibile degustare e acquistare mele e prodotti derivati.

 

31 ottobre la sagra del “Miele” a Chatillon.

Il nettare degli Dei trova in questo evento la sua massima espressione. Nelle vie del borgo si possono degustare e acquistare i mieli dai produttori e conoscere il mondo dell’apicoltura attraverso i racconti degli apicoltori valdostani e l’esposizione di attrezzi antichi e moderni.

Siamo dispiaciuti, il miele di L’Apiario di Antey, prodotto dalla nostra famiglia, quest’anno è già terminato… letteralmente andato a ruba! In realtà non ci dispiace, ne siamo felici perché è piaciuto moltissimo! 😊

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L’Apiario di Antey

 

Noi di Maison du Tatà siamo pronti per accoglierti e accompagnarti per farti vivere appieno la tua vacanza d’autunno, per tornare a casa rigenerato, carico d’energia e felice.

Solo una cosa da tenere a mente: non attardarti a prenotare il tuo appartamento; i nostri ospiti abituali conoscono bene queste sagre e hanno già prenotato i loro appartamenti preferiti.

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Lasciati sorprendere dalla magia dei colori autunnali;

Ti aspettiamo a Maison du Tatà!

 

 

ANTEY D’ESTATE È …

Stai cercando idee per una vacanza in montagna o per una gita fuori porta di pochi giorni?

Sei nel posto giusto!

Nel nostro articolo del mese di maggio alcuni ospiti di Maison du Tatà raccontano le motivazioni che da anni fanno di Antey il luogo di vacanza, il rifugio per staccare la spina e fuggire dalla quotidianità.

Oggi siamo noi a raccontarti di Antey e di ciò che il nostro paesino, a 1.000 metri s.l.m., offre ai suoi avventori.

Fidati ci sono attività per tutti i gusti: per appassionati di natura, di sport, di relax e di dolce far niente.

 

Abbiamo scelto alcuni itinerari escursionistici che ti permetteranno di conoscere luoghi di Antey meno noti: piacevoli passeggiate ed escursioni che richiedono un po’ di allenamento.

Cominciamo dalla passeggiata che attraversa Antey lungo un sentiero pianeggiante dalla frazione Liex alla frazione Buisson, passando per l’area sportiva  e il percorso salute  attrezzato per l’allenamento.

La vista che si gode sul Cervino quando si arriva alla frazione Berzin di Torgnon è davvero suggestiva: l’escursione parte dalla frazione Grand-Moulin e attraversa la frazione Villettaz; arrivati a Berzin consigliamo di addentrarti nella frazione, dove è presente un enorme vasca in granito ricavata da un unico blocco di pietra.

Un luogo per noi magico è il lago della frazione Lod, tra Antey e La Magdeleine. Il sentiero parte dalla frazione Avout per salire fino alla frazione Herin; una rapida occhiata alla cappella dedicata a Santa Barbara e due passi all’interno della frazione tra edifici rurali sapientemente ristrutturati o nella loro versione originaria, un po’ decaduti ma che conservano tutt’oggi elementi architettonici interessanti. Il sentiero dalla frazione Lod prosegue ancora in salita verso la frazione Lod e il suo laghetto di interesse naturalistico per la biodiversità che lo popola. Il rientro in paese sarà più rapido attraverso la mulattiera che porta alla frazione Challein per terminare all’ingresso della frazione Petit-Antey.

Antey è anche tappa del cammino Balteo, itinerario escursionistico ad anello attraverso un territorio punteggiato da antichi borghi e imponenti castelli, immerso in un variegato paesaggio che alterna boschi e pascoli ad orti e vigneti.

Segnavia e rascard
Interessante elemento architettonico rurale

Per lo sportivo a tutto tondo l’area sportiva di Antey, fruibile prevalentemente in estate e nei fine settimana di primavera e d’autunno, offre differenti attività e attrezzature:

⚽ campo da calcio;

🎾 campo da tennis;

⛹️ campo da basket;

🏐 campo da beach-volley;

🧗 struttura di arrampica outdoor;

🌳 parco avventura;

🏇 maneggio;

🪂 campo atterraggio parapendio.

🚵 Infine l’appassionato di mountain-bike e di e-bike da giugno a ottobre può noleggiare e fruire del servizio di riparazioni presso il centro Ride the Planet (leggi il nostro articolo per una vacanza ecosostenibile).

Libro Corona
Dolce far niente, un libro, una pausa relax

Dolce far niente è un bisogno fortemente sentito in questo periodo e non necessariamente sinonimo di “ozio come padre dei vizi”.

Alzarti la mattina e seguire il tuo sentire, il ritmo del tuo corpo è una sensazione che avverti e di cui necessiti per riequilibrare le energie.

Un libro, una rivista, una pausa di meditazione o semplicemente il trastullarti dal divano al letto e dal letto alla sdraio in giardino sono fattori che aiutano il tuo corpo a riacquistare energie sottratte perché impegnato a rincorrere il tempo.

Se al dolce far niente abbini anche un massaggio o un riequilibrio energetico, il gioco è fatto, tornerai a casa ossigenato, rigenerato.

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Lasciati sorprendere da Antey; ti aspettiamo a Maison du Tatà!

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    La informiamo che i dati da Lei inseriti saranno usati al solo fine di fornirLe le informazioni richieste. I Suoi dati saranno trattati con mezzi informatici nel rispetto dei principi stabiliti dal Codice della Privacy (Decreto Lgs.196/2003).

     

    🎞️ Ringraziamo il Comune di Antey per il contributo video.

     

     

    IL MIELE DI MONTAGNA E LA PASSIONE DI TARCISIO PER L’APICOLTURA

    Le api sono piccoli insetti dall’importanza fondamentale per la sopravvivenza del nostro pianeta.

    Gente comune e jet set si stanno prodigando per promuovere iniziative e sensibilizzare il mondo alla protezione delle api, ormai a rischio da anni e così importanti per il loro talento di impollinazione dei vegetali.

    Oggi parliamo con Tarcisio, il nostro papà, apicoltore per passione da anni.

    Telaio fuori dall'arnia
    Controllo del nido

    🏡 Quando e per quali motivi hai intrapreso l’attività di apicoltore?

    🐝 La mia passione per l’apicoltura inizia a metà degli anni 80, ho cominciato per hobby con poche arnie insieme ad un carissimo amico. Hobby che a malincuore ho abbandonato per gli impegni professionali che non mi permettevano di avere una cura costante e attenta del nostro apiario. Ho ripreso l’attività circa 10 anni fa, da pensionato, per tenermi occupato. Le poche arnie iniziali si sono moltiplicate nell’attuale apiario, L’Apiario di Antey, che conta oggi una quarantina di famiglie.

    🏡 Cosa significa fare l’apicoltore?

    🐝 Amare l’ambiente in cui vivo prendendomi cura di questo insetto straordinario, operoso ed unico… rimanere stupito dalla perfetta organizzazione di questa famiglia che si può definire matriarcale e i cui membri hanno ruoli ben definiti e fondamentali per la sopravvivenza dell’ape regina e della sua colonia.

    🏡 Qual è il lavoro di un apicoltore e che tipo di apicoltura pratichi?

    🐝 Sono un apicoltore stanziale, mi piace prendermi cura delle mie api e seguire tutte le fasi che portano alla produzione del miele. Il nostro apiario è basato ad Antey, a 1.000 metri s.l.m.. D’estate una minor parte dell’apiarioviene trasferito in montagna a 1.800 metri s.l.m. per la bottinatura del rododendro e dei fiori di alta montagna e ci rechiamo a controllare le arnie ogni 2 giorni.

    🏡 Sei anche un ottimo conoscitore della flora e delle piante che crescono intorno al tuo apiario.

    🐝 Avere delle basi di botanica è fondamentale per riconoscere le essenze e poter discernere la bottinatura a seconda delle differenti fioriture. Ogni stagione ha la sua fioritura e le essenze trasmettono caratteristiche organolettiche differenti al miele.

    🏡 Quali sono le fasi fondamentali per la produzione del miele?

    🐝 Tutto inizia con la bottinatura ovvero con la raccolta di nettare e polline. Si procede quindi alla “raccolta” ovvero al prelievo del miele maturo che le api depositano nei melari. È fondamentale avere cura di lasciare nelle arnie il fabbisogno di miele necessario per la sopravvivenza della colonia. A questo punto il lavoro è svolto in laboratorio per la smielatura: si procede alla disopercolatura, alla centrifugazione, alla filtrazione, alla maturazione ed infine all’invasettamento.

    🏡 Quale tipo di miele produci?

    🐝 La produzione del miele è fortemente influenzata dalle condizioni climatiche e dal sito in cui risiede l’apiario. Essendo un apicoltore principalmente stanziale, ad Antey produco sostanzialmente tre tipi di miele: il tarassaco, il tiglio ed il millefiori. Durante i mesi di luglio e agosto una parte delle arnie è portata in quota durante la fioritura del rododendro e per la produzione del miele millefiori di montagna.

    🏡 Per concludere, qual è la situazione dell’apicoltura nel territorio valdostano?

    🐝 Non conosco benissimo la situazione del nostro territorio, ma ho notato l’incremento di associati alla nostra cooperativa. La nostra cooperativa conta un gruppo di apicoltori eterogeneo per età e per impegno; ci sono giovani, meno giovani come me, chi pratica l’apicoltura per passione e chi ha trasformato questa passione in un lavoro. Ultimamente c’è un accresciuto interesse per l’apicoltura da parte di Comuni che grazie al progetto “Comuni amici delle api” stanno sensibilizzando la popolazione locale e puntando su un turismo consapevole e rispettoso dell’ambiente.

     

    Grazie a Tarcisio, per averci dedicato del tempo e per averci incuriosito sul piccolo mondo racchiuso nelle arnie 🍯🍯🍯.

    🏡 🏡 🏡

    Se vuoi scoprire curiosità o hai domande sulla società delle api, scrivici.

    👇👇👇

     

    ANTEY, PERCHÉ È BELLO TORNARE

    Andare in vacanza sempre nello stesso luogo può sembrare noioso e orfano dell’ebrezza della scoperta, della novità, dell’accrescimento esperenziale; eppure, ogni volta si realizza una magia e lo stesso luogo ci regala emozioni differenti e qualcosa di inatteso.

    Durante la prima visita si vuole vedere tutto in poco tempo e la tendenza è di frequentare i luoghi più conosciuti e frequentati. Con le visite successive ciò che attira è il particolare, le consuetudini del luogo e ampliare la propria esperienza legata al territorio.

    Alla fine, ognuno di noi ha un luogo in cui tornare con consuetudine: un posto sicuro, un posto di ricordi, un posto da riscoprire nei suoi cambiamenti, un posto per ritrovare la panchina, l’albero, il muretto, le persone che sono entrate nel cuore.

    Ognuno di noi ha un luogo di vacanza del cuore, un luogo in cui fare ritorno, luogo per le occasioni speciali.

    Antey per noi è il luogo del cuore, dei nostri natali, è un piccolo e tranquillo paese di montagna che ha saputo fare breccia anche nel cuore di molti ospiti e amici di Maison du Tatà ed è proprio attraverso i loro racconti che vogliamo farvelo scoprire.

    Borgo vecchio con campanile e biblioteca
    Il borgo di Antey, la torre campanaria, la biblioteca e la scuola d’infanzia
    Era l’agosto 2010, io ero in gravidanza, non volevamo allontanarci troppo da Genova e non potevamo salire troppo di altitudine, siamo capitati ad Antey per caso…. e da quel giorno non la abbiamo mai lasciata!!!
    Siamo rimasti affascinati dalla quiete, dalla possibilità di fare belle camminate e dalla comodità nel poter raggiungere altre località come la bellissima Cervinia, la fantastica Torgnon o la famosissima Saint-Vincent.
    Per noi, trascorrere il weekend ad Antey significa staccare la spina, allontanarsi dal caos della città e ritrovare la pace e la tranquillità, il tutto ammirando la vetta del Cervino dalla piazza principale del paese.
    Purtroppo quest’anno il Covidci ha privato di parecchie cose, ma speriamo che, passato questo periodo, verranno riprese le numerose iniziative come il raduno Volkswagen o la festa delle meleoppure la suggestiva fiaccolata nella neve….
    Per concludere vorrei citare anche la struttura che ci accoglie sempre con una cordialità ineccepibile e i suoi appartamenti curati in ogni minimo dettaglio, la Maison du Tatà presso la quale ci attende la famiglia Navillod, persone splendide con le quali abbiamo stretto un rapporto speciale.
    Insomma, Antey Saint André è una meta da scoprire!!
    Roberta, Walter e Fabio
    Cappella di Navillod
    La cappella di Navillod, sullo sfondo il Cervino
    A chi mi chiede: “qual è il tuo luogo del cuore?” rispondo senza esitazioni “Antey-Saint-André”.
    Da bambina ci trascorrevo le vacanze estive e da adulta ci ho portato i miei figli. Anche per loro la vacanza ad Antey è diventato un appuntamento irrinunciabile. Cosa ci piace? La natura, la tranquillità, l’accoglienza, il sentirsi al tempo stesso in vacanza e a casa.
    Personalmente adoro il paesaggio, il verde dei prati e dei boschi, il silenzio che accompagna le passeggiate.
    Se mi capita di arrivarci di sabato mattina, mi piace perdermi nel suo mercato colorato.
    Un luogo di Antey che rivedo ogni volta con piacere è la chiesetta di Navillod: ci si arriva percorrendo un breve ma ripido sentiero che parte dalla piazza. Da lassù si può scorgere una bellissima vista sul paese e se il cielo è privo di nubi, il Cervino.
    Silvia, Gualtiero, Leonardo e Paolo
    Distributore latte a Km 0
    Distributore del latte Lé Barme azienda agricola
    Adoro la montagna d’estate; meglio se a giugno per le giornate lunghe e la natura che si risveglia: prati in fiore, fiumi ricchi di acqua, un’energia che si percepisce e ti ricarica.
    Ho scelto Antey perché il paesino ha una dimensione umana, è tranquillo e facilmente accessibile, si raggiungono agevolmente Cervinia, Saint-Vincent e la bellissima Aosta.
    Nelle vicinanze ci sono tanti servizi e passatempi che accontentano tutta la famiglia: il parco avventura sugli alberi, la palestra di arrampicata, il parapendio, i castelli, i musei, i laghetti per la pesca sportiva, i massaggi e molto altro.
    Tra le varie possibilità di soggiorno ho trovato Maison du Tatà una sistemazione ideale e super confortevole. Appartamenti spaziosi, confortevoli e curati, gestiti da una famiglia di valdostani doc, gentili e disponibili.
    Dall’appartamento partono sentieri per delle bellissime passeggiate pomeridiane e per raggiungere il centro del paesino con il supermercato, il negozio di prodotti tipici, i bar e i ristoranti senza dover prendere l’auto, finalmente!
    Quello che mi ha colpita è stato ritrovarmi immersa nella natura, nella tranquillità dei boschi, nel profumo dei prati in fiore, pur stando a due passi dalla strada.
    Ormai non posso più fare a meno di una vacanza ad Antey, la sogno tutto l’anno. Sogno soprattutto l’ottimo miele di L’Apiario di Antey e lo yogurt della locale azienda agricolo Lé Barme, sono squisiti.
    Mia figlia è felicissima quando incontra “le piccole” della famiglia Navillod e può giocare con loro nel giardino di Maison du Tatà.
    La nostra vacanza ad Antey ci piace perché ci si rilassa moltissimo, si cammina tanto e senza sforzo ci si rimette in forma. 
    L’ideale sarebbero 15 giorni a giugno e 15 giorni ad ottobre per la festa delle mele, per stare al top nel corpo e nello spirito! 
    Sarà la gentilezza della gente di montagna, saranno i turisti educati, sarà che tutta quella bellezza e quella pace ci fa essere tutti più calmi e felici ma davvero sono giorni in cui scarichi ansia e tensioni accumulate e dormi come un bambino!!
    Quando si riparte ci si lascia un pezzetto di cuore e si comincia il conto alla rovescia per la prossima vacanza…
    Erika, Erin e William

    🏡 🏡 🏡

    E tu hai un posto del cuore per le tue vacanze?

      La informiamo che i dati da Lei inseriti saranno usati al solo fine di fornirLe le informazioni richieste. I Suoi dati saranno trattati con mezzi informatici nel rispetto dei principi stabiliti dal Codice della Privacy (Decreto Lgs.196/2003).

       

      UNA VACANZA ECOSTENIBILE, UNA VACANZA IN E-BIKE

      L’interesse verso i mezzi elettrici cresce di anno in anno e la bicicletta elettrica sta rivoluzionando il mondo della mobilità sostenibile, anche in vacanza. Queste biciclette di ultima generazione sono dotate di pedalata assistita grazie ad un leggero motore elettrico, supportando così il ciclista anche nei tratti più faticosi. Un modo nuovo di praticare la mountain-bike: un’attività adatta a chiunque ami scoprire angoli di natura incontaminata, vivere avventure su due ruote fuori città e pedalare senza fatica anche quando i dislivelli sono importanti.

      monte cervino sport e-bike estate
      Fonte Ride the Planet

      Antey apre le porte alla magia della bicicletta elettrica

      Antey sta al passo coi tempi e promuove l’ecosostenibilità, offrendo a partire dal prossimo mese di maggio, un campo base per il turismo su due ruote di bike adventures. Non solo noleggio di e-bike ma molto di più: Ride the Planet è una vera e propria base operativa per i professionisti e i neofiti del mondo della mountain-bike tradizionale e della e-bike. Un luogo in cui trovare assistenza meccanica, servizio navetta, guide mtb certificate e punto informazioni per scoprire percorsi dedicati a ogni livello di conoscenza del mondo e-bike.

      Una guida mtb non è solo un istruttore, è un compagno di viaggio che racconta i luoghi che attraversa e le persone che incontra, è un’immersione nella natura e nel vissuto delle nostre montagne. L’istruttore è colui che consiglia e segue le prime pedalate di chi si cimenta per la prima volta in questa attività; è l’amico che accompagna tutta la famiglia su strade sterrate per raggiungere un lago cristallino ai bordi del quale mangiare il pranzo al sacco; è l’allenatore che sprona chi ama spingersi oltre i propri limiti e sentire l’adrenalina scorrere nelle vene.

      bici montagna cervino sul lago attività per famiglia
      Fonte Ride the Planet

      Maison du Tatà è partner di Ride the Planet, ne condivide l’anima green e l’amore per la Valle d’Aosta e per le montagne che la circondano. Per i clienti di MdT la partnership prevede bike tours con guide certificate e staff con esperienza e competenze di altissimo livello, acquisite in decenni di attività sui percorsi dell’arco alpino e del centro-nord Italia. I nostri ospiti godono di tariffe preferenziali e della possibilità di prenotare l’e-bike al momento del check-in in struttura o in sede di prenotazione dell’appartamento sul nostro website; inoltre la sede di Ride the Planet è comodamente raggiungibile a piedi (si trova a soli 100 metri da MdT) dal sentiero che affaccia sul nostro giardino.

      Esperienze per tutti e per tutti i gusti!

      La Valle d’Aosta è attraversata da numerose strade sterrate che permettono di organizzare escursioni di differenti livelli di difficoltà, dalla semplice gita di mezza giornata, all’escursione giornaliera ovvero all’esperienza full immersion con tour e-bike plurigiornalieri.

      La vallata del Cervino è un’esperienza unica e un’avventura da togliere il fiato

      Gli appassionati esperti di e-bike troveranno acido lattico per i propri muscoli, panorami da lasciare senza fiato e ricordi indelebili da portare a casa.

      noleggio e-bike monte cervino
      Fonte Ride the Planet elicottero di Air Zermatt

      L’esperto team di Ride the Planet garantisce:

      ✅ L’esclusività dell’helibike con partenza da Antey.

      ✅ Il brivido di pedalare in estate sul ghiacciaio del Plateau Rosa.

      ✅ L’unicità di 7.000 metri di riding con tre discese ai piedi del nobile scoglio d’Europa, il Cervino.

      ✅ L’internazionalità di spostarsi su percorsi tra Zermatt e Cervinia.

      ✅ L’accessibilità a sentieri che si diramano in boschi di conifere e latifoglie e tra pietraie che sfiorano i 3.000 metri.

       

      Cosa mettere nello zaino per un’escursione in e-bike

      Generi di conforto: una scorta di acqua (consigliamo almeno 1 litro in una borraccia termica plastic free), qualche barretta energetica o un sano pranzo al sacco per le escursioni più lunghe.

      Attrezzatura tecnica: giacca antivento e antipioggia, maglia di ricambio, copertura antipioggia per lo zaino (anche un banale sacchetto di plastica può andare bene), dispositivo gps o mappa, torcia (meglio se da casco o da manubrio).

      Manutenzione: esistono in commercio pratici e ben organizzati kit di primo intervento oppure è possibile noleggiarli.

      Emergenza: controllare il livello di carica della batteria del cellulare ed eventualmente portare con sé una power bank, documento d’identità, kit di primo soccorso, fazzoletti di carta, fischietto di segnalazione.

       

      Cosa trovi a Maison du Tatà

      🏡 Ricovero custodito per la tua e-bike

      🏡 Tubo dell’acqua per la pulizia della tua e-bike

      🏡 Lavanderia attrezzata con lava-asciuga

      🏡 Giardino per lo stretching e il relax post escursione

      🏡 Studio “Il Massaggio” per dare sollievo ai tuoi muscoli

       

      Prenota il tuo appartamento e il ritiro della tua e-bike,
      lo staff di Ride the Planet preparerà e riserverà l’e-bike per te.

      Ti aspettiamo a Maison du Tatà per montare in sella e scoprire gli itinerari in bici della Valtournenche!

       

       

       

      PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

      PRIMAVERA VALDOSTANA TRA RINASCITA E PROGETTI

      La primavera è in Valle d’Aosta stagione dei grandi contrasti. Sulle cime più elevate la neve scintilla talvolta più che in inverno, mentre nel fondo della valle le acque si ingrossano acquistando vigore, e i meli si ammantano di una candida fioritura. Poco più in alto, i primi fiori punteggiano i prati da poco abbandonati dalla coltre nevosa. È la stagione dell’esplosione dei colori e mai come in questo periodo la montagna presenta una tale varietà cromatica.

      Per l’uomo sicuramente questa stagione ha invece un significato spirituale, perché è sinonimo di libertà di movimento, in contrapposizione alle difficoltà dettate dall’inverno, che si trasforma in una rinnovata gioia di vivere. Il periodo è avverso, dettato da vincoli che non sembrano conciliarsi con la libertà, però qualche esplorazione nei dintorni con la fantasia non è negata, soprattutto se si trasformeranno in progetti futuri. Le migliaia di sentieri che segnano i versanti delle valli valdostane offrono infinite scelte, che MdT saprà consigliarvi, e agevolate dall’ordinata ed efficiente segnaletica regionale.

      Il risveglio di fauna e flora

      Per l’appassionato della natura è il momento propizio per le escursioni sui sentieri di media quota e su quelli della valle centrale, mentre gli alti valloni laterali sono ancora inaccessibili. È possibile recarsi dove inverno e primavera si fondono salendo verso i rifugi, dove si incontrano animali e boccioli che si svegliano con alle spalle cime coperte dai ghiacciai. Dopo la prima settimana di aprile si possono scorgere le marmotte che hanno abbandonato la tana praticando un lungo tunnel nello spessore della bianca coltre per raggiungere la luce. In Valle d’Aosta uno dei percorsi più noti per questo genere di osservazione è quello che da Rhêmes-Notre-Dame sale al rifugio Benevolo. In questo periodo dell’anno non è necessario allontanarsi troppo dalle strade rotabili per osservare la fauna alpina. Branchi di camosci e stambecchi intenti a brucare la fresca erbetta primaverile si aggirano infatti spesso intorno ai villaggi, mostrando un logoro manto invernale ormai avviato alla muta. All’osservatore attento non sfuggirà che anche i boschi stanno cambiando aspetto e che i rami dei larici si presentano rivestiti di tenere foglioline di colore verde chiaro. La primavera è dunque la stagione del risveglio, anche se questa immagine in natura non ha significati eccessivi perché in inverno le specie animali e vegetali non arrestano certo il loro ciclo vitale.

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      Rhêmes-Notre-Dame

      Il risveglio di curiosità e attività

      Le possibilità per scoprire la natura della Valle d’Aosta non sono limitate alle escursioni a piedi. La rete delle stradine agricole sterrate che salgono verso gli alpeggi può essere agevolmente percorsa con le e-bike, che la nostra struttura è in grado di fornirvi attraverso un’innovativa convenzione. La natura della Valle d’Aosta offrirà a ognuno le mille sfumature della sua infinita gamma di aspetti e scenari. Non resta che mettersi in sella. Piste da sci non accessibili? La Valle d’Aosta è molto, molto di più e la primavera è la stagione perfetta per visitare castelli, parchi e piccoli e caratteristici borghi.

      Parchi e riserve naturali della Valle d’Aosta

      Il parco del Gran Paradiso si estende per 560 km abbracciando Valle di Cogne, Valsavaranche, Val di Rhémes. Un percorso che entusiasmerà anche i bambini, alla ricerca degli animali che si possono incontrare percorrendo i suoi sentieri, come ad esempio il camoscio, la volpe, il tasso, il ghiro, la puzzola, la marmotta e la lepre. Cogne è anche nota per un’estesa rete di sentieri, percorsi pedonali sulla neve e itinerari per le racchette da neve, per camminare in ogni stagione nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso.
      Il primo parco naturale valdostano, parco del Mont Avic, creato nell’ottobre 1989, con l’obiettivo di tutelare e preservare le risorse naturali dell’alta valle del Torrente Chalamy. Il Parco del Mont Avic si estende su 5747 ettari, e confina direttamente con il Parco del Gran Paradiso.
      La riserva del Mont Mars è la più grande tra tutte le riserve naturali, nella quale si snodano diversi sentieri facilmente percorribili con l’arrivo della primavera, nei quali si trova una grande varietà di flora e fauna alpina.

      Riserva mont mars da pietra bianca

      La riserva del Mont Mars

      Attività per ogni personalità

      La Salle, invece, con le sue chiese e i suoi castelli è considerata una piccola capitale del Medioevo. La valle del Gran San Bernardo è una delle meno conosciute. Qui si trovano paesi come Etroubles, il museo a cielo aperto della Valle, una galleria d’arte permanente con le opere di artisti di fama mondiale. Gli appassionati d’ingegneria dovranno invece seguire l’itinerario romano e ammirare, oltre ad Aosta, la strada consolare delle Gallie a Donnas. Uno dei tratti più spettacolari del percorso è intagliato verticalmente nella roccia viva per 221 metri in un luogo dove. La Valle d’Aosta offre anche la possibilità di rigenerare lo spirito con un itinerario fra eremi e santuari.

      Consultate il nostro blog per approfondire itinerari e luoghi da visitare!

      Ritorno alla vita, ritorno ai progetti
      Le nostre montagne, le bellezze naturali della nostra regione rimarranno. Questa regione meravigliosa è una delle perle di questo Paese, non ha nulla da invidiare alle catene montuose di altri mondi. Maison du Tatà è uno strategico punto di partenza per visitare tutti gli angoli di paradiso di cui vi abbiamo parlato. Come un campo base in cui informarsi e da cui prendere il volo alla scoperta di montagne, vallate e attrazioni disseminate in tutta la Valle d’Aosta, una caccia ai tesori infinita che rivela man mano nuove gemme. Un rifugio che vi accoglie di ritorno da queste avventure e mura che non vedono l’ora di ascoltare emozioni mutate in ricordi. E vi aspetterà, Voi preparatevi al nuovo che verrà. Non è questo infatti il significato della primavera?

      Iniziate a programmare la vostra vacanza, siamo tutti sospesi ma non fermi! Fatevi ispirare dalla frizzantina aria primaverile, che solletica i pensieri e vi porta in nuovi scenari positivi, e dai nostri consigli che trovate sui social e negli articoli precedenti. Agli amici di MdT ricordiamo che possono usufruire del codice sconto comunicato durante la vostra ultima visita, scadrà il 31 dicembre 2021!

      Chiamaci, progetteremo insieme il tuo prossimo soggiorno su misura! Oppure compila questo form, ti invieremo la nostra proposta di soggiorno.

        La informiamo che i dati da Lei inseriti saranno usati al solo fine di fornirLe le informazioni richieste. I Suoi dati saranno trattati con mezzi informatici nel rispetto dei principi stabiliti dal Codice della Privacy (Decreto Lgs.196/2003).

        IL CARNEVALE IN VALLE D’AOSTA SOSPESO TRA SPAZIO E TEMPO

        Rievocazioni storiche con costumi tradizionali e momenti di grande coesione sociale a febbraio nella nostra regione

        Nel 2021 il Carnevale si ferma, le maschere tipiche dovranno attendere tempi migliori per tornare tra la folla, ma non i ricordi di coloro che ne condividono l’amore e la passione, attraverso le storie e le emozioni di una festa unica. Espressione di vitalità e di allegria, con il suo carattere spensierato e trasgressivo, ha accompagnato, per un secolo intero, la vita della nostra comunità valdostana, raggiungendo via via un’importanza che va al di là della semplice tradizione. In un’epoca caratterizzata dalla progressiva perdita della cultura popolare, il Carnevale è un importante momento di aggregazione, un appuntamento con la tradizione festeggiato da tutti: grandi e piccoli, giovani e meno giovani. Rappresenta il risveglio della natura e la morte dell’inverno, il ponte tra passato e futuro, la sinergia tra sacro e profano.

        “Il carnevale non è precisamente una festa che si offre al popolo, ma una festa che il popolo offre a se stesso” Goethe, Viaggio in Italia.

        Courmayeur

        Il “Beuffon” è la maschera simbolo del carnevale di Courmayeur. Nei giorni precedenti il Martedì Grasso, nelle vie del paese e nelle strutture ricettive è possibile incontrare questi personaggi variopinti che con i loro campanelli e la loro allegria, hanno il compito di annunciare il Carnevale. Il costume dei Beuffon, apparso all’inizio del novecento a Dolonne, frazione di Courmayeur, è un’interpretazione ironica di una divisa militare con campanelli e un bastone con il quale allontana la folla durante la sfilata dei carri allegorici. È suo compito infatti, mantenere l’ordine durante la festa, oltre ad introdurre e annunciare l’arrivo del Carnevale.

        carnevale

        Pont-Saint-Martin

        Il Carnevale di Pont-Saint-Martin è nato nel 1902, figlio del XX secolo. Nel 1910 ha inizio la tradizione alla quale si ispira tuttora la nostra manifestazione. Esiste, da parte degli abitanti di Pont-Saint-Martin, un enorme attaccamento per questa manifestazione, tanto da iniziare i festeggiamenti il 6 gennaio alle 5 del mattino intonando per le vie del paese l’inno del Carnevale. La celebrazione mette in scena la storia dell’invasione romana della Valle d’Aosta, la leggenda che vede il Diavolo costruire un ponte per far transitare San Martino e poi si ritrova da lui beffato e la leggenda della fata del Lys che vuole per rabbia distruggere il paese, ma poi si intenerisce e lo risparmia. Ciascuno di questi personaggi rappresenta un aspetto del carnevale e questo spettacolo di colori, esuberanze, accese coralità che anima 4 giorni dal sabato al martedì grasso. Momenti clou:

        • Sfilate di carri e gruppi mascherati
        • Serate danzanti
        • La tradizionale fagiolata del lunedì
        • La caratteristica corsa delle bighe
        • Il rogo del diavolo ed i fuochi piromusicali del martedì grasso

        Il diavolo appeso

        Il diavolo appeso sotto il ponte romano di Poin-Saint-Martin, 2021

        Breuli-Cervinia

        In questo storico Carnevale ci sono tre momenti importanti: la restituzione della Dama Bianca, il gran carnevale sugli sci e la sfilata della contessa Caterina di Challant e il Conte Pierre d‘Introd. La rievocazione infatti racconta di una fanciulla di una bellezza straordinaria che viveva nella valle del Breuil. Il gigante Gargantua la vide, se ne innamorò e decise di rapirla e di nasconderla tra le montagne. Gli abitanti della valle si riunirono per cercare la fanciulla e il gigante Gargantua, vistosi scoperto, decise di liberarla, riportandola tra la sua gente. In onore della liberazione della “ Dama Bianca” venne organizzata allora una grande festa con un ballo a cui parteciparono tutti gli abitanti della Valle D’Aosta vestiti di rosso e nero. Festa che ora rivive in una rievocazione a cavallo tra storia e leggenda che porta a Cervinia i personaggi storici di Verres Pierre d‘Introd e Caterina di Challant con il suo corteo a cui si accompagnano i Costumi di Breuil Cervinia e le figure leggendarie della Dama Bianca e del Gigante Gargantua. Dando vita ad un sentiero di fiaccole che accompagna i figuranti fino alla piazzetta dell‘Hostellerie des Guides dove verrà danzata la quadriglia.

        Verres

        Il Carnevale di Verrès rievoca un fatto realmente accaduto: alla morte di Francesco di Challant nel 1442, tutti i suoi averi andarono in eredità alle figlie Caterina e Margherita. La successione fu osteggiata dai parenti maschi di Caterina che quindi organizzò la difesa e si preparò alla guerra assieme al marito Pierre d’Introd. Caterina intanto cercava di ingraziarsi il popolo e scesero a Verrès per confrontarsi col Reverendo; dopo il pranzo i conti si presentarono sulla pubblica piazza di Verrès, mettendosi a ballare al suono del piffero e del tamburo, in mezzo al popolo che gridava e gioiva. Il ricordo di quel gesto altamente democratico viene tramandato nei secoli e nel 1949 decisero di rievocarlo nel periodo di Carnevale, fondando il Comitato del Carnevale Storico di Verrès. Come simbolo di continuità tra passato e presente, ancora oggi, il sabato di Carnevale, Caterina di Challant accompagnata dal consorte Pierre d’Introd, scende in piazza Chanoux per incontrare il popolo. La vicenda, che vede il coinvolgimento di circa 250 figuranti, si svolge in mezzo allo sfolgorio delle fiaccole, alle note delle trombe ed ai rulli dei tamburi per poi lasciarsi andare a balli e festeggiamenti. Si susseguono serate danzanti nell’antico Castello fino all’ultimo giorno di Carnevale, il martedì, che inizia con la distribuzione di polenta, saucisses, fisous, fisous et vin clair de notre, in piazza René de Challant. Nel pomeriggio, si snoda per le vie del borgo una sfilata di gruppi folkloristici e mascherati, carri allegorici, bande musicali, sempre accompagnati da Caterina e dal suo seguito in costume d’epoca.

        carnevale di verres

        Un ringraziamento a Gianluca Zatta per la foto del carnevale di Verres

        Coumba freida

        Definito il Carnevale più colorato della Valle D’Aosta, questa kermesse si contraddistingue per le originali maschere e i grotteschi personaggi che animano la sfilata. L’origine può avere due interpretazioni: una prende spunto dalle truppe napoleoniche che passarono lungo la vallata, l’altra da una leggenda nata in occasione del matrimonio di due anziani del villaggio che sentendosi un po’ in imbarazzo avevano deciso di vestirsi in maniera inusuale. La mascarada, ovvero la sfilata in maschera, è itinerante e si sposta di villaggio in villaggio, seppur regni il caos tra le fila, le figure hanno precise maschere e ruoli. Colori, tessuti e forme dei costumi rappresentano l’inizio della primavera e attingono significati dalla natura. Dopotutto La Festa del Carnevale è legata al grande esorcismo dell’avvicendarsi delle stagioni e alla rinascita della natura con l’esplosione di colori e di addobbi nei costumi dopo le lunghe e buie notti invernali. Si tratta di una festa dove sacro e profano si uniscono tra tradizione e leggenda unendo il risveglio delle stagioni con la storia reale. Tutti i personaggi sono emblematici e carichi di significato come ad esempio l’orso che rappresenta la fecondità e l’uscita dal letargo oltre che l’istinto animale che il domatore, ovvero la ragione, inutilmente cerca di domare. Per completare l’esperienza di questo evento, suggeriamo di visitare ad Allein, in frazione Ayez, la Mèizoùn di Carnaval de la Coumba Frèida, museo dedicato al tradizionale Carnevale della valle del Gran San Bernardo. Il museo, situato in una casaforte del XV secolo, propone un viaggio alla scoperta di questo caratteristico carnevale mettendo a confronto passato e presente con un allestimento fatto di documenti, foto, costumi e maschere.

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        Il Carnevale è una manifestazione che va a costituire una delle massime espressioni di cultura e folclore, un dualismo che mette d’accordo adulti e bambini, creando aggregazione e ilarità attraverso personaggi e attività coinvolgenti. Collega scenari passati e virtù attuali, attraverso un ponte che si prefigge di esorcizzare la morte e dar libero sfogo ai difetti. Per dimenticarci almeno per una settimana chi siamo e il nostro posto nella società. Una catarsi di cui avremmo avuto molto bisogno quest’anno, sarà la stessa esperienza viverla in video? Lo scopriremo, intanto iniziate a fantasticare come sarà nel 2022 e come organizzare il tour dei Carnevali partendo da Maison du Tatà.

        LA FIERA DI SANT’ORSO

        LE STAGIONI DELLA VITA A MAISON DU TATA’

        Tradizioni, usanze e pratiche che resistono al trascorrere del tempo

        Capitolo 3 – La fiera di Sant’Orso

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        Continua il vostro viaggio accompagnati da Maison du Tatà alla scoperta di attività in Valle d’Aosta sospese tra passato e presente. Vi presentiamo la fiera di Sant’Orso, evento dell’artigianato valdostano che da oltre 1000 anni si tiene ad Aosta il 30 e il 31 gennaio.

        La millenaria fiera di Sant’Orso quest’anno si svolgerà in modalità alternativa rispetto agli anni passati. La 1021 edizione della Fiera di Sant’Orso avrà nuova forma attraverso iniziative virtuali quali trasmissioni tv, interventi sui social network, contenuti interattivi sul sito web e attività nel centro storico di Aosta. Si tratta del più grande appuntamento della nostra regione, arriva ad ospitare anche 200.000 visitatori, e quest’anno si è riadattato all’emergenza sanitaria, rendendo fruibile a tutta Italia grazie allo sbarco online. Un’esperienza che consigliamo di vivere di persona, assaporando atmosfera e toccando con mano la storia di un popolo. Per l’edizione del prossimo anno infatti daremo possibilità di prenotare per la settimana in cui si terrà la fiera con un codice promozionale attivo dal 25 dicembre 2021. Venite a scoprire questo evento che racconta radici, passione per l’artigianato e le tradizioni della Valle d’Aosta.

        Il programma dell’edizione 2021 lo trovate qui.

        LA STORIA DI SANT’ORSO

        Sant’Orso fu un presbitero di Aosta morto il primo di febbraio del 529 d.C., leggenda vuole che fosse solito distribuire calzari ai poveri, far sgorgare fontane toccando il terreno col bastone, guarire animali e produrre vino miracoloso. Sant’Orso era un uomo umile e prodigioso che a seguito dei suoi numerosi miracoli è ad oggi protettore del bestiame e protettore della nostra regione dalle inondazioni, nonché dai reumatismi e mal di schiena. Sant’Orso è il 1 febbraio, il giorno successivo il termine dell’omonima Fiera. Per la saggezza popolare inoltre rappresenta la celebrazione per la rinascita dal letargo, la fine dell’inverno. “Se feit clier lo dzor de sent-or l’ir baille lo tor et dor euncò pe quaranta zor” dice un proverbio popolare che descrive la tradizione secondo cui se il giorno di Sant’Orso il tempo è bello, l’orso si gira nel suo pagliericcio e dorme ancora per 40 giorni, il che significa che farà brutto per i 40 giorni successivi. Erano tempi, quelli, in cui in Valle vi erano ancora gli orsi e nacque la leggenda che segna il tempo per i prossimi quaranta giorni.

        L’ESPRESSIONE QUOTIDIANA DI UNA STORIA MILLENARIA

        L’artigianato rappresenta una delle espressioni più caratteristiche della Valle d’Aosta. La produzione artigianale è diffusa, diversificata e raggiunge punte di autentica eccellenza. Legata al territorio e alle tradizioni, da cui trae materiali ed ispirazione, è anche un mezzo per meglio conoscere l’anima della nostra regione e si intreccia con la storia della famiglia Navillod. L’artigianato valdostano è iniziato come un’arte semplice, rappresentazione di un mondo di valori importanti, di amore per l’ordine, per la famiglia e per le tradizioni. Ogni oggetto portava con sé, nella sua unicità, la forza espressiva di una civiltà che affrontava la vita con calma ed equilibrio, riflesso di un momento storico in cui il tempo scorreva più lento e ogni aspetto della vita umana assumeva grande importanza.

        UN’ATTIVITA’ CON ANTICHE RADICI

        Un tempo la realizzazione artigianale di attrezzi d’uso quotidiano era una costante in una società autarchica con limitati scambi commerciali. In particolare, durante l’inverno, quando i lavori in campagna erano ridotti, venivano fabbricati in casa strumenti di lavoro, attrezzi d’uso domestico, giocattoli, tessuti, abiti. Si lavoravano materiali come legno, pietra ollare, ferro battuto, cuoio, salice, pizzo, lana di pecora e canapa. Spesso questi oggetti erano abbelliti da intagli: le decorazioni più comuni erano costituite da disegni geometrici eseguiti col compasso, rosoni, ruote solari ed altri simboli di antica origine. Pezzi unici molto belli sono talvolta ricavati con pochi colpi di coltello, utilizzando rami contorti, nodi o cortecce creati dalla infinita fantasia della natura e lavorati dall’azione del tempo.

        LE ORIGINI DELLA FIERA

        Un tempo, la notte tra il 30 e il 31 gennaio si faceva la veglia degli artigiani che pernottavano in città in attesa di riprendere la fiera il giorno dopo. In questa fiera erano esposti strumenti, attrezzi caseari e articoli agricoli ma si trovavano anche cesti, botti, catini, rastrelli e collari per campanacci: capolavori di estro e pazienza. Fermavano in un ciocco di legno di noce emozioni e stupore. Non legno colorato, i mezzi poveri non lo consentivano ma si potevano usare per dare profondità e significato a dei dettagli. Si lavorava anche ferro, pietra, tessuto e ceramica tutto nel rispetto della tradizione locale e della sostenibilità: solo essenze che avevano vita stabile in Valle d’Aosta. Non era importante la riuscita perfetta del manufatto, ma la gioia che provavano mentre lavorano, la storia che raccontavano attraverso questa creazione. Ed era bello esibire il manufatto agli altri, condividere con tutti la soddisfazione di aver realizzato qualcosa manualmente.
        Questa arte pastorale era rappresentata soprattutto da oggetti in legno a carattere artistico e statuine di animali e mestieri. Diventavano oggetto di scambio e compravendita – molto gettonati come regali per nipoti – muli, cavalli, mucche, galli e rappresentazioni di lavori rurali. A testimonianza che il cordone ombelicale con la tradizione e la celebrazione della vita rurale era imprescindibile. Ancora oggi le sculture intagliate si contraddistinguono per essenzialità, modestia e per la timidezza. Semplicità che rispecchia la gente di montagna.

        LA FIERA IN EPOCA MODERNA

        La regione ha il patrocinio dell’evento ma meritano menzione anche il Museo Artigianato Valdostano e l’Istituto Valdostano Artigianato Tipico che controlla lo sviluppo artigiano, che con i suoi negozi disseminati nella Valle, provvede alla commercializzazione dei prodotti durante l’anno. Oggi musica, gruppi folcloristici e vino caldo allietano una festa che coinvolge tutta la regione e non solo la nostra Valle. Partecipano hobbisti utilizzando un bancone lungo le vie della città e artigiani che espongono insieme nel tendono Atelier des Métiers. Nelle loro opere esposte, di professionisti e amatori, rivive ancora la memoria montanara, tenace e artigianale.

        LE BOUTIQUE DELL’ARTIGIANATO VALDOSTANO, ALTRI EVENTI E MUSEI DA VISITARE

        Nata come attività complementare nella pausa dei lavori agricoli, la scultura si è gradualmente evoluta e perfezionata. La produzione contemporanea si rifà ai modelli tradizionali, talora con rivisitazioni in stile più moderno, ma è sempre legata a stilemi locali. Le boutique rappresentano il fil rouge che collega la tradizione artigianale secolare alla produzione contemporanea. Ogni negozio è portavoce della qualità dei prodotti ed espressione tangibile dell’azione culturale e promozionale svolta dall’artista a tutela della loro provenienza e autenticità. I punti vendita che potete visitare durante il soggiorno a Maison du Tatà sono quattro, ubicati in luoghi suggestivi e di grande attrazione: Aosta, Ayas, Cogne e Courmayeur.

        L’ESPERIENZA IMMERSIVA NELL’UNIVERSO ARTIGIANALE VALDOSTANO CONTINUA CON ALTRI EVENTI COLLATERALI:

        • Due domeniche prima si tiene nello storico borgo di Donnas la Fiera del legno, quasi un’anteprima della Sant’Orso aostana.
        • Ad agosto, si tiene anche la versione estiva della fiera di Sant’Orso, insieme alla Mostra concorso dell’artigianato.
        • Rassegne minori si svolgono in diverse località della regione: a Cogne, Valgrisenche e Champorcher alcune mostre permanenti permettono di apprezzare la produzione locale.
        • L’Artisanà, Istituto Valdostano per Artigianato Tipico, ha allestito 5 forniti punti vendita nelle principali località turistiche della Valle d’Aosta.
        • A Fénis, a due passi dal noto castello, è visitabile il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione (MAV) che espone oltre 850 pezzi di grande interesse.

        Non solo 30 e 31 gennaio, la fiera di Sant’Orso ha sfumature per tutte le 4 stagioni ed è l’occasione perfetta per approfondire la cultura della terra che vi ospita e la storia della famiglia di Maison du Tatà. Per i viaggiatori che prediligono la stagione calda, a metà agosto ad Antey-Saint-André va in scena la Fiera dell’artigianato Valdostano di tradizione, terza fiera per importanza dopo Aosta e Donnas. Ai piedi del Cervino vengono esposte opere di scultura, intaglio e tornitura del legno, intreccio, lavorazione della pietra ollare, del ferro e del rame. Rappresenta la possibilità unica di ammirare ingegno e manufatti nel loro habitat naturale, dove secoli orsono prese vita questa immortale tradizione e che rieccheggia ancora tra le mura di Maison du Tatà.

        Rimanete sintonizzati sulle frequenze di MdT per scoprire il codice promozionale per soggiornare durante la prossima edizione della Fiera dell’Orso.

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