Dove sciare in Valle d’Aosta? Le migliori piste per la tua settimana bianca

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L’estate è ufficialmente finita e la Valle d’Aosta si prepara all’imminente avvio della stagione invernale. Con oltre 900 chilometri di piste da discesa e 300 chilometri di piste da fondo, la regione è un vero paradiso degli sport invernali. Sul suo territorio si trovano alcune delle vette più alte delle Alpi, centri benessere e per lo shopping, luoghi di straordinario interesse storico-culturale, e numerose zone attrezzate per attività outdoor.

Insomma, tutto il necessario per permettere a grandi e piccini di trascorrere una settimana bianca rigenerante ai piedi di Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Vediamo quindi quali sono le località sciistiche più frequentate, gli eventi in programma e le informazioni utili per gli amanti della neve.

Località sciistiche
Stazione sciistica di Breuil-Cervinia
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Stazione sciistica di Breuil-Cervinia

La stazione sciistica di Breuil-Cervinia (2.050 m.s.l.m.) è una delle più frequentate della Valle d’Aosta, con 100 chilometri di piste di varia difficoltà e lunghezza. Che tu sia un principiante o uno sciatore esperto e un po’ spericolato, a Cervinia troverai la pista che meglio si adatta alle tue capacità. Approfittando dei moderni impianti di risalita e delle promozioni Skipass potrai inoltre spostarti nei vicini tracciati di Valtournenche e Zermatt che, insieme a Cervinia, formano il comprensorio del Cervino Ski Paradise.

Con i suoi 150 chilometri di piste, il Cervino Ski Paradise sarà il primo comprensorio sciistico valdostano a riaprire i battenti. Gli impianti torneranno in funzione il 26 ottobre, e resteranno attivi fino al 3 maggio 2020. I diversi tracciati del comprensorio, perfettamente innevati per sei mesi l’anno, offrono l’opportunità di cimentarsi in diversi sport invernali.

Non solo sci ma anche ciaspolate, freeride, sleddog, pattinaggio su ghiaccio, escursioni in motoslitta e snowpark per bambini. Molto apprezzata è anche l’area snowboard, conosciuta col nome di IndianPark e situata a Plan Maison su un’area freestyle di oltre 4 ettari. Vale la pena prestare particolare attenzione alla segnaletica che, oltre a indicare il percorso dei tracciati, evidenzia anche i punti migliori da cui poter ammirare il panorama delle Alpi.

Dopo una giornata passata sulla neve, l’ideale è esplorare la gastronomia locale o concedersi un po’ di relax alle vicine Terme di Saint-Vincent.

Stazione sciistica di Courmayeur
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Seggiovia della stazione sciistica di Courmayeur

Courmayeur è considerata, non a caso, una delle località invernali più trendy e mondane della Valle d’Aosta. La stazione sciistica della città (1.224 m.s.l.m.) si trova ai piedi del Monte Bianco e si divide tra la Val Veny e Chècrouit. L’area sciabile comprende oltre 100 chilometri di piste da discesa, perfettamente innevate grazie ai moderni impianti d’innevamento programmato.

Anche qui è possibile svolgere numerosi sport invernali: dallo snowboard ai voli in parapendio, dal freeride alle ciaspolate. Con l’impianto di risalita Skyway Monte Bianco potrai raggiungere Punta Helbronner (3.466 m.s.l.m.), da cui si diramano incantevoli tracciati che arrivano fino a Chamonix. Se ami lo sci di fondo avrai invece a disposizione 20 chilometri di piste in località Planpincieux (1.580 m.s.l.m.). Scegli dunque il tracciato che preferisci, acquista lo Skipass e preparati alla prima discesa della stagione.

Tante le possibilità per il dopo-sci: shopping nei numerosi negozi alla moda del centro, divertimento in discoteca, e relax nelle tante strutture attrezzate con centri benessere. Da non perdere anche una visita alle vicine Terme di Pré-Saint-Didier, dove potrai rigenerarti tra trattamenti benessere, saune profumate e piscine calde circondate dai panorami mozzafiato del Monte Bianco.

Stazione sciistica di Pila
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Stazione sciistica di Pila

La stazione sciistica di Pila (1.790 m.s.l.m.) si trova a Gressan, in una posizione geografica privilegiata collegata con Aosta tramite telecabina. I suoi 70 chilometri di tracciati spaziano dalle piste più tecniche – Piatta de Grèvon e Pointe de Couis – alle aree per snowboard, bob e slittini.

Sei un principiante? Vorresti migliorare le tue abilità sciistiche? Nessun problema: potrai imparare a muovere i primi passi sulla neve grazie agli oltre 170 insegnanti qualificati della storia Scuola di Sci di Pila, la più grande d’Italia. E non dimenticare di acquistare lo Skipass online: in questo modo, non dovrai preoccuparti delle code in biglietteria.

L’ampia offerta turistica e di attività rende Pila una meta ideale per una settimana bianca che combina sci a divertimenti di altro genere. Il tempo libero offre infatti numerose alternative: dalle Spa ai locali notturni, dalle attività sportive indoor ai tour storico-culturali della vicina Aosta.

Stazioni sciistiche di Torgnon e Chamois
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Stazione sciistica di Torgnon

I comprensori sciistici di Torgnon e Chamois, di dimensioni più contenute rispetto ai precedenti, si trovano entrambi nella vallata del Cervino.

Torgnon è un antico borgo a 1.500 metri di quota nella Valtournenche. Il comprensorio sciistico del paese (1.515-2.246 m.s.l.m.) offre agli amanti di sci e snowboard circa 23 chilometri di piste, incluse una pista crono e una pista da Slalom Gigante. Vi sono poi diversi anelli per lo sci di fondo – come la panoramica pista Grandes Montagnes in località Chantornè – e per lo sci d’alpinismo. I moderni impianti comprendono una telecabina, diverse seggiovie, uno snowpark e un campo scuola.

La splendida esposizione al sole al riparo dai venti settentrionale rende il comprensorio sciistico di Torgnon particolarmente adatto a una settimana bianca in famiglia.

Stazione sciistica Chamois
La seggiovia della stazione sciistica di Chamois

Il borgo di Chamois si trova a 1.815 metri di quota e gode di una natura incontaminata, anche grazie al divieto di circolazione per le auto. È facilmente raggiungibile in cinque minuti grazie alla funivia che parte da Antey-Saint-André. Il suo comprensorio sciistico (1.812-2.498 m.s.l.m.), comprende 8 chilometri di piste, 5 impianti di trasporti per gli sciatori e un baby park. I tracciati più apprezzati per lo sci alpino sono la discesa fuoripista verso la conca di Cheneil, e l’escursione che va dal Colle di Falinèere alla Valtournenche.

Eventi

La stagione invernale del Cervino Ski Paradise sarà inaugurata il 10 novembre dall’evento Sciando con i campioni: una sessione di sci di fondo aperta a tutti e guidata dai campioni Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. Proseguirà poi con la Snowboard Cross World Cup 2019, in programma il 20-21 dicembre, durante la quale si sfideranno i migliori riders del mondo. Il 30 dicembre avrà luogo la fiaccolata dei maestri di sci e delle guide alpine, mentre il 24 febbraio sarà possibile assistere allo storico Carnevale di Breuil-Cervinia. Gli eventi del comprensorio sciistico termineranno il 29 febbraio con il raduno snow-bike più alto d’Europa: 10 chilometri di discesa in bici, dal Plateau Rosa a Cervinia.

E nel tempo libero tra una sciata e l’altra? Il 7 e 8 dicembre potrai vivere la magia del natale visitando il mercatino di Antey-Saint-André, mentre la fiera Torgnon d’Outon offre festival letterari, fiaccolate e attività per bambini.

Informazioni utili

Sul sito ufficiale del Cervino Ski Paradise potrai informarti su promozioni e convenzioni, e monitorare in tempo reale il meteo grazie alle webcam posizionate nelle varie località sciistiche. Tieni presente che per raggiungere le piste oltre il confine svizzero dovrai dotarti dell’apposito skipass con estensione.

Se cerchi un posto immerso nella natura dove soggiornare durante la tua settimana bianca, non possiamo non consigliarti lo splendido comune di Antey-Saint-André. Grazie alla sua posizione geografica privilegiata, da Antey-Saint-André si possono raggiungere i comprensori sciistici di Cervinia, Valtournenche, Chamois, Torgnon e Le Magdaleine in pochi minuti. Una navetta a chiamata tra questi comuni sarà confermata nelle due settimane tra Natale ed Epifania, e poi durante i fine settimana per tutto il resto della stagione invernale.

Antey-Saint-André-neve-inverno
Una splendida vista sulla valle innevata di Antey-Saint-André

Arrivare ad Antey-Saint-Andrè non è mai stato così facile. Siamo collegati direttamente con gli aeroporti di Milano Malpensa e Torino Caselle dal servizio Arriva Savda (qui puoi consultare le tariffe e acquistare i biglietti).

Soggiornando presso Maison du Tatà potrai usufruire di apposite convenzioni (con le Terme di Saint-Vincent, le Terme di Pré-Saint-Didier e l’impianto Skyway Monte Bianco). Ti ricordiamo infine che il centro benessere Il Massaggio offre a tutti i nostri ospiti uno sconto del 10% sui trattamenti benessere. Tra questi, anche il massaggio sportivo pensato appositamente per rilassare la muscolatura e rigenerare i tessuti dopo una giornata di attività sulla neve.

Sei pronto a divertirti? È tempo di rispolverare gli sci!

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Orari Malpensa-Aosta

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Orari Torino Caselle-Chatillon

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Sapori d’autunno in Valle d’Aosta: prodotti tipici ed eventi

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L’estate è finita e l’enogastronomia si prepara a diventare la grande protagonista dell’autunno valdostano. Numerosi gli eventi, in programma tra fine settembre e inizio dicembre, dedicati ai prodotti tipici della regione: un’area geografica plasmata dall’incontro tra popoli diversi, dall’intreccio di tradizioni montanare e influenze francesi.

Cibi e vini prodotti ancora oggi con passione, dedizione e metodi artigianali. Sapori unici che raccontano la storia di un territorio alpino ricco di materie prime eccellenti e di aziende agricole, fattorie didattiche e agriturismi.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario enogastronomico alla scoperta del patrimonio culinario della Valle d’Aosta, e vi offriamo una panoramica dei prossimi eventi enogastronomici in programma. Un’ottima occasione per conoscere, oltre che i paesaggi, anche la cultura e la storia popolare di questo straordinario territorio.

Un ricco itinerario enogastronomico tra i sapori e i colori della Valle d’Aosta

Basta dare un’occhiata alla lista dei prodotti tipici per rendersi conto della cruciale importanza che l’allevamento ricopre da sempre nella storia valdostana. La cucina di questa regione si basa infatti su latticini e carne, oltre che su cereali di montagna e verdure. Molto importanti sono anche la frutta, i salumi, il miele e l’ampia varietà di erbe officinali e aromatiche.

In particolare, sono ben quattro le specialità regionali ad aver ottenuto il riconoscimento di “Denominazione di Origine Protetta”: la Fontina, il Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Lard d’Arnad.

I formaggi

La Fontina DOP, probabilmente il prodotto valdostano più conosciuto, si presenta con una pasta morbida e un gusto dolce. Il Valle d’Aosta Fromadzo DOP è invece prodotto con due diverse mungiture di latte vaccino, al quale possono essere aggiunte piccole quantità di latte caprino ed erbe aromatiche. Tra le altre prelibatezze casearie citiamo la saporita Toma di Gressoney, i delicati reblec e serac, il morbido salignön e i vari formaggi caprini. Fondamentali per la cucina tradizionale valdostana sono anche il burro e il latte.

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La Fontina DOP, il formaggio valdostano per eccellenza (foto di fontina-valledaosta.it)
I salumi

Ogni anno, la seconda domenica di luglio, Saint-Rhémy-en-Bosses festeggia la sua specialità: il Jambon de Bosses DOP. Prodotto già a partire dalla fine del XIV secolo, il Jambon de Bosses è un prosciutto crudo dal profumo delicato e dal sapore speziato conferitogli dalle erbe di montagna.

Agosto è invece il mese dedicato al Lard d’Arnad, un lardo morbido che si ottiene dalla lavorazione della schiena del maiale e dalla successiva stagionatura – della durata di tre mesi circa – in recipienti in legno di rovere o castagno.

Altri salumi particolarmente apprezzati sono la Motzetta, carne essiccata di bovino o camoscio e il Boudin, una salsiccia di maiale speziata da consumare cotta al forno o bollita. I salumi vengono tradizionalmente mangiati come antipasto, spesso accompagnati dai formaggi.

Salumi Valle d'Aosta.
I salumi tradizionali della Valle d’Aosta (foto di Enrico de Santis)
I primi piatti

I tradizionali primi piatti valdostani spaziano dalle zuppe al riso, dalla polenta agli gnocchi.

Tra gli ingredienti principali delle varie zuppe ci sono il pane nero, i fagioli, la cipolla o porro, le patate e le spezie. Le chnéfflene sono invece piccoli tondelli di pastella cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck. Gli gnocchi sono fatti con patate e fontina (gnocchi alla bava) o con farina di mais (chnolle). Tra i primi piatti più particolari vale la pena menzionare il riso con castagne e latte.

Zuppa-Valpellinese
Zuppa alla Valpellinese con pane nero, cavolo e fontina (foto di ifood.it)
I secondi piatti

I secondi piatti valdostani sono principalmente a base di carne e verdure. Le carni più consumate in Valle d’Aosta sono le bovine, le suine e la selvaggina.

A base di carne bovina sono la carbonade, il fricandeau e la cotoletta alla valdostana. La carbonade è un apprezzatissimo mix di carni bovine salate e sottoposte a cottura lenta con aglio, lardo e una salsa a base di vino bianco o rosso, uovo, farina e spezie. Il fricandeau è composto dalla polpa di coscia di vitello cucinata arrosto con vino bianco, cipolla, rosmarino ed erbe aromatiche. La cotoletta di vitello alla valdostana viene preparata con fontina e uovo e fritta nel burro.

A base di carne suina è il bouilli, un bollito di carne salata con salsicce e patate tradizionalmente consumato nel periodo freddo. Il tipo di pesce più consumato è invece la trota, cotta nel burro oppure bollita e servita con olio, limone e patate (truite au bleu).

Per quanto riguarda le verdure, le più consumate sono la patata, protagonista dell’omonima sagra prevista per sabato 28 settembre a La Salle e la zucca, che verrà celebrata durante l’omonima festa in programma domenica 29 settembre nel centro storico di Verrès.

Carbonade valdostana e polenta
Carbonade valdostana con polenta (foto di Frank Fariello)
I dolci

Le tegole valdostane sono gallette di pasta di mandorla con nocciole e vaniglia, l’ideale per un fine pasto gustoso. Altrettanto saporiti sono i torcetti, biscotti al burro con zucchero o miele e le merveilles, ossia le chiacchiere. Più delicati sono invece il bianco mangiare, la crema di Cogne e il fiandolein a base di uova, zucchero, rum e scorza di limone. Il pane dolce è tipico della Valle d’Aosta e viene preparato in diverse varianti – che prendono diversi nomi – a seconda dell’area geografica (mécoulin a Cogne, micóoula a Hône, piata a Issogne).

Esistono poi alcuni dolci che più di tutti gli altri richiamano le tradizioni montanare della regione. Tra questi il brochat, latte appena munto unito a vino rosso e zucchero e la flantze, una torta tipica con zucca e pane che viene preparata una volta l’anno da grandi e piccini e poi cotta in un forno comune.

Segnaliamo infine il miele, frutto di un’apicoltura prevalentemente nomade con alveari che vengono spostati nei diversi ambienti montani per permettere alle api di raccogliere nettare e polline da diverse specie. Maison du Tatà tiene particolarmente alla protezione degli ambienti destinati a ospitare le arnie. Siamo perciò orgogliosi di produrre e vendere miele totalmente naturale, curando minuziosamente le fasi di smielatura e confezionamento nel pieno rispetto dei delicati equilibri del territorio.

Alle diverse varietà di miele valdostano (di rododendro, castagno, tarassaco, millefiori…) è dedicata la Sagra del miele di Châtillon, in programma l’ultima domenica di ottobre.

Miele Millefiori
Il Miele Millefiori di Maison du Tatà
La frutta

Dai frutteti soleggiati della Valle d’Aosta si ottengono frutti dolci con colori accesi, profumi intensi e una polpa succosa. La mela è senza dubbio il frutto più diffuso nella regione: le specie tipiche sono la Renetta, la Golden delicious, la Red delicious e la Jonagold. Un altro frutto che si produce in grandi quantità nel territorio è la pera. Merita in particolare un assaggio La martin sec, una piccola pera dalla buccia color ruggine che si consuma prevalentemente sciroppata o cotta nel vino rosso.

Martin Sec al vino rosso
Pere Martin Sec al vino rosso con crema (foto di Rita Mighela)

Molto importanti per la tradizione gastronomica valdostana sono anche le castagne e le noci. Le castagne, presenti soprattutto nelle zone di Châtillon e Pont-Saint-Martin e nella Valle del Lys, completano piatti sia dolci che salati in abbinamento con salumi, zuppe, burro e latte. Le noci, da cui si ricava un prelibato olio, vengono prodotte quasi esclusivamente per il consumo famigliare e si abbinano prevalentemente a dolci e formaggi.

Alla mela vengono dedicate due importanti sagre autunnali: la Festa delle Mele (Fita di Pomme) di Gressan e la mostra Mele Vallée di Antey-Saint-André, in programma rispettivamente la prima e la seconda domenica di ottobre.

Alla castagna è invece dedicata l’omonima sagra, in programma dal 10 al 13 di ottobre a Donnas (sembra che il nome stesso del Comune derivi dalla “donnasc”, una particolare tipologia di castagna). Durante l’evento sarà possibile assaggiare le migliori caldarroste della regione, preparate con cura dai mastri caldarrostai che si contendono la “castagna d’oro”.

Il pane nero

La preparazione e cottura del pane rappresenta da sempre un importante momento di aggregazione per le popolazioni di montagna. Il pane valdostano per eccellenza è il “Pan Ner”, preparato tradizionalmente dalle donne con una miscela di farina di segale e frumento, acqua e lievito madre. I filoni creati vengono lasciati lievitare per circa 3 ore e poi cotti, sempre come tradizione vuole, dagli uomini, che hanno nel frattempo preparato il forno a legna. Il risultato è un pane nero fragrante e salutare che può essere consumato da solo o arricchito con aromi, noci, uvetta o semi di finocchio.

Il prossimo 5 ottobre, giorno de “Lo Pan Ner”, i forni di oltre 50 comuni valdostani si accenderanno per cuocere il tradizionale pane nero, preparato dagli abitanti con la stessa passione e dedizione di sempre.

Lo Pan Ner Valle d'Aosta
Lo Pan Ner, il tradizionale pane nero valdostano preparato durante l’omonimo evento (foto di lopanner.com)
I vini

La Valle d’Aosta presenta condizioni climatiche particolari, come particolari sono le caratteristiche dei suoi terreni: la singolare conformazione del territorio e la sua pendenza limitano infatti l’utilizzo delle moderne tecnologie. Ciononostante, il clima arido e l’esposizione soleggiata del versante settentrionale fanno della valle centrale un territorio ideale per la produzione viticola.

Il duro lavoro di generazioni di viticoltori ha dato vita a un’ampia gamma di vini di montagna DOC autoctoni e prestigiosi. Rossi, bianchi, spumanti e vini internazionali: le produzioni, frutto della cosiddetta “viticoltura eroica”, hanno ottenuto numerosi riconoscimenti anche oltre i confini italiani.

Sarà possibile degustare i vini d’alta quota durante Vins Extrêmes, in programma dal 30 novembre al 1° dicembre nella splendida cornice del Forte di Bard. L’evento offre la possibilità di incontrare numerosi produttori europei e di accedere a laboratori e convegni sul tema della vitivinicoltura. Per approfondire le peculiarità dei vini valdostani e conoscere le realtà vitivinicole del territorio, visita il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta.

Vini Valle d'Aosta
I principali vini della Valle d’Aosta e la loro zona di produzione (immagine di vino-online.it)
I liquori

La produzione valdostana di distillati vanta una lunga storia. I digestivi più famosi e apprezzati sono senza dubbio la grappa e il Genepy.

La grappa è un fedele alleato della digestione, specie dopo i ricchi pasti a base di carne e formaggi. Distillata da sempre in famiglia con una procedura quasi rituale, la grappa viene oggi prodotta anche da aziende che, basandosi su quegli stessi metodi artigianali, sono in grado di rispettarne il sapore e la genuinità.

Il Genepy è invece un distillato che si ottiene facendo macerare nell’alcool, per diversi giorni, diverse erbe alpine d’alta quota precedentemente essiccate. Con le sue proprietà balsamiche, il gusto amarognolo e il colore giallo tendente al verde, il Genepy è l’ideale da sorseggiare a fine pasto.

Genepy Valle d'Aosta
Una bottiglia di Genepy valdostano (foto di yndella.com)
Ricapitolando…

28 settembre: Sagra della Patata (La Salle)

29 settembre: Festa della Zucca (Verrès)

5 ottobre: Lo Pan Ner (varie località)

6 ottobre: Festa delle Mele (Gressan)

10-13 ottobre: Sagra della Castagna (Donnas)

12-13 ottobre: Mele Vallée (Antey-Saint-André)

13 ottobre: Marché au Fort (Forte di Bard)

25-27 ottobre: Sagra del Miele (Châtillon)

Infine, segnaliamo due ulteriori eventi che fungono da vetrina enogastronomica di degustazione e vendita dei prodotti della cultura alimentare valdostana. Il primo è il Marché au Fort in programma il 13 ottobre a Bard, il secondo il Courmayeur Food Market in programma il 3 novembre nell’omonima località.

Una stagione, quella autunnale, che si preannuncia quindi particolarmente ricca di eventi, feste e mercati locali dedicati alla tradizione enogastronomica valdostana. Un percorso di scoperta cui grandi e piccini sono invitati a partecipare su tutto il territorio regionale. E tu ci sarai?

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Un’estate da ricordare tra i mille eventi della Valle d’Aosta

La stagione estiva in Valle d’Aosta è ufficialmente iniziata, e con essa anche numerosi eventi all’insegna della musica, del divertimento e del buon cibo.

Il 7, l’8 e il 9 giugno Antey-Saint-André ha fatto da sfondo al Volks’n’Roll, lo storico raduno per appassionati e possessori di maggiolini e furgoni Volkswagen d’epoca. La 13edizione dell’evento dedicato a motori, musica e street food è stata caratterizzata da un intrattenimento musicale più ricco e da una maggiore attenzione per l’ambiente.

Un secondo palcoscenico ha consentito agli organizzatori di duplicare la proposta musicale live, sviluppatasi attraverso le performance di 10 band e 8 DJ set. Il progetto Vnr Plastick Free ha invece ridotto al minimo la produzione di rifiuti di plastica mettendo a disposizione del pubblico diversi erogatori d’acqua, oggetti compostabili e borracce brandizzate in metallo.

Volks'n'Roll
Volks’n’Roll

Gli appassionati di motori d’epoca avranno apprezzato anche la Gran San Bernardo, uno degli eventi più importanti nel panorama del motorismo storico Italiano. Svoltasi ad Aosta sabato 8 e domenica 9 giugno, la 34° edizione della gara di regolarità per auto storiche ha, ancora una volta, contribuito a portare avanti la tradizione nata con la prima corsa nel 1920.

Ma questo è solo l’inizio. L’estate valdostana ha ancora molto da offrire: festival musicali e cinematografici, appuntamenti gastronomici e attività per bambini riempiranno il tempo libero di residenti e turisti, in un perfetto mix tra relax e scoperta del territorio. Vediamo quali sono gli eventi più attesi dell’estate 2019.

Musicastelle Outdoor e altri eventi all’insegna della musica. Di qualsiasi genere e livello.

Non solo musica. Non solo natura. Musicastelle Outdoor è il Festival estivo ricco di concerti gratuiti all’aperto: sullo sfondo, le montagne più alte d’Europa. Un prezioso e stimolante incontro all’insegna della musica, della natura, del divertimento e della socievolezza che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso performance musicali di rilievo.

Non ci sono palchi per i cantanti, né sedie per gli ascoltatori. Il pubblico si siede sul prato, a diretto contatto con gli artisti e con i palcoscenici naturali prescelti: gli incantevoli paesaggi della Valle d’Aosta. Paesaggi che la regione cerca di tutelare incentivando la mobilità sostenibile con car pooling e trasporto in funivia, per un festival straordinariamente eco friendly.

Gli amanti dei concerti all’aperto potranno darsi appuntamento a Brusson (22/23 giugno), Valsavarenche (6/7 luglio), Chamois (29/30 giugno) e Pila (13/14 luglio). Per ulteriori informazioni sugli artisti che parteciperanno e su come raggiungere le location, consulta il sito ufficiale dell’evento.

musicastelle outdoor valle d'aosta
Musicastelle Outdoor

L’estate valdostana è scandita dal susseguirsi di numerosi appuntamenti musicali dedicati a vari generi e stili. Tra i vari eventi musicali di quest’estate segnaliamo anche:

Festa della Musica (21 giugno)

Aosta, Champoluc, Courmayeur e Saint Vincent sono solo alcune delle oltre 120 città italiane che fanno da sfondo alla Festa della Musica, una giornata dedicata a concerti di musica dal vivo. Dal 1982, numerosi musicisti di diversi generi e livelli invadono piazze, giardini e stazioni per offrire al pubblico concerti gratuiti di inestimabile valore musicale e sociale. Per maggiori informazioni su orari e luoghi, consulta il sito ufficiale della manifestazione.

Celtica (4-7 luglio)

Courmayeur si presta a fare da cornice al Festival internazionale di musica, arte e cultura celtica, giunto quest’anno alla 23a edizione. Attesi oltre 200 eventi, 30 concerti, 100 laboratori, 80 conferenze e 60 artigiani. Sono previste inoltre sessioni di animazione per bambini, degustazioni di cibi tipici e ricostruzioni storiche.

Aosta classica (22 luglio – 4 agosto)

Festival nato nel 1996 e dedicato a numerosi generi musicali. Musica classica, contemporanea, etnica, jazz e canzoni d’autore: a questo e molto altro potrete assistere al Teatro romano di Aosta.

Châteaux en musique (ogni mercoledì di luglio e agosto)

Siti storici trasformati in eleganti sale da concerto in cui assistere a performance raffinate ed esclusive, nel pieno rispetto della costruzione originale. È questo ciò che accade tutti i mercoledì di luglio e agosto all’interno di alcuni tra i manieri più belli della Valle d’Aosta. I castelli di Introd, Sarre, Sarriod de la Tour, Gamba, Verrès e Issogne ospitano da ormai 13 anni un interessantissimo evento musicale capace di combinare performance artistiche di qualità, atmosfere medievali e curiosità storica.

Ététrad (21 – 24 agosto)

Luogo d’incontro ideale per chi ama esplorare i suoni del mondo, Ététrad è la rassegna estiva capace di creare ponti tra il passato, il presente e il futuro della musica tradizionale. Concerti, balli, incontri con gli autori, esposizioni e corsi vi accompagneranno alla scoperta della musica popolare di sperimentazione e innovazione. L’appuntamento è a Charvensod.

Cinema naturalistico ai piedi del Gran Paradiso. E in cima al Cervino.

Gli appassionati di cinema di montagna e di avventura potranno partecipare a ben due eventi a tema.

Il Gran Paradiso Film Festival, quest’anno alla sua 22a edizione, si svolge ogni anno in sette comuni appartenenti al Parco Naturale del Gran Paradiso. Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Aymavilles, Introd, Villeneuve, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche ospiteranno centinaia di film e migliaia di spettatori dal 15 luglio al 17 agosto. La programmazione estremamente varia riflette la vocazione internazionale del festival, nonché la volontà di generare interessanti spunti di riflessioni sui temi trattati.

A spingere il pubblico a riflettere su temi attuali – clima e ambiente su tutti – è anche il Cervino Cinemountain Film Festival. Questa rassegna cinematografica si svolge ogni anno (quest’anno dal 3 all’11 agosto) nelle località di Valtournenche e Breuil-Cervinia. Dedicato al cinema di montagna e d’avventura, il festival è membro dell’International Alliance per Mountain film e si dedica alla riproduzione di film già proiettati con successo in altri festival mondiali di cinema di montagna.

Con i suoi 2000 metri, il Cervino Cinemountain è anche il Festival più alto del mondo. Per scoprire qualcosa in più sull’evento, visita il sito ufficiale.

Cervino Cinemountain Film Festival
Cervino Cinemountain Film Festival
Tutti pazzi per i Cooking Show. E per i prodotti tipici del territorio. 

La gastronomia della Valle d’Aosta si differenzia da quella delle altre regioni italiane, essendo profondamente influenzata dai gusti francesi. I prodotti principali della regione sono formaggio e selvaggina. La tradizione culinaria valdostana vanta inoltre quattro prodotti DOP: i due formaggi Fontina, Fromadzo, e i due salumi Jambon de Bosses e Lard d’Arnad.

Proprio al Lard d’Arnad è dedicata, per l’appunto, la Festa del Lardo di Arnad, in programma il 25 agosto nell’omonimo comune. Il prosciutto crudo Jambon de Bosses è invece il principale protagonista del Percorso in rosso, l’indimenticabile viaggio nel mondo dei sapori tipici locali che avrà luogo il 13 agosto a Saint-Rhémy-en-Bosses.

Da non perdere anche Non solo Show Cooking, in programma dal 12 luglio al 19 agosto in varie località. Una serie di iniziative di valorizzazione dei prodotti tradizionali che unisce Chef e mercatini gastronomici. I piatti preparati, abbinati a bevande locali valdostane, saranno degustati e valutati da una giuria popolare.

Non solo show cooking
Non solo Show Cooking
A passeggio nella storia di Antey. HistoricAntey e Fiera dell’artigianato valdostano di tradizione.

Ti piacerebbe assistere all’addestramento dei legionari romani? O rivivere le epiche battaglie dell’era napoleonica? Antey-Saint-André ti aspetta al suo quarto raduno multiepocale, in programma sabato 20 e domenica 21 luglio.

L’11 agosto sarà invece possibile ammirare lavorazioni tradizionali e prodotti locali alla Fiera dell’Artigianato. Oltre 200 allievi delle scuole di artigianato della Valle d’Aosta mostreranno la lavorazione della pietra ollare e del ferro battuto, e presenteranno i propri lavori di scultura, intaglio e intreccio. Un’ottima occasione per celebrare il legame dei valdostani con la montagna e con le tradizioni, i ricordi e i sapori del passato.

Fiera dell'Artigianato Tradizionale
Fiera dell’Artigianato Valdostano di Tradizione
Weekend delle Fiabe nel Bosco. Per imparare divertendosi.

Bella, sicura, ricca di paesini immersi nella tranquillità dei parchi naturali e di attività adatte a grandi e piccini: la Valle d’Aosta è un luogo a misura di famiglia. Ed è proprio alle famiglie con bambini che la regione dedica numerose attività estive: parchi giochi e aree gonfiabili all’aperto, corsi di equitazione in vari maneggi della zona, cacce al tesoro e gite organizzate.

Quest’anno, dal 21 giugno all’11 agosto, grande appuntamento con i Weekend delle Fiabe nel Bosco a Brusson. Alle ore 18:00 di venerdì, sabato e domenica, bambini e famiglie potranno assistere alla messa in scena di sei fiabe classiche, riscritte per essere ambientate nei territori magici della Valle d’Aosta. Cappuccetto Rosso e il Pan Ner, Il Gatto con gli stivali e il Carnevale di Verrès, Biancaneve e la mela renetta sono solo alcune delle fiabe che verranno rappresentate con il chiaro intento, tanto giocoso quanto educativo, di integrare i racconti classici con la storia e la cultura del territorio. Perché divertirsi è bello, ma divertirsi imparando a conoscere le proprie origini lo è ancora di più.

Da non dimenticare anche la ricca offerta di attività sportive: dalle camminate su sentieri semplici alle piste per mountain bike, fino alle pareti di arrampicata installate in numerose aree verdi.

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili a questo link.

Weekend di fiabe
Weekend di Fiabe nel Bosco

Non ne hai abbastanza? Puoi consultare la guida degli eventi del territorio a questo indirizzo, e scoprire tutto ciò che la Valle d’Aosta ha da offrirti.

Un mix bilanciato di avventura e relax è l’ingrediente principale di ogni vacanza che si rispetti: rigenerante per i più grandi, entusiasmante per i più piccoli. Se siete alla ricerca di un territorio versatile capace di adattarsi ai gusti di tutti, tranquilli: la Valle d’Aosta non vi deluderà.

Alla scoperta del Parco Naturale del Mont Avic

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Il Mont Avic (3006m) è una cima delle Alpi Graie che si trova al confine tra i due comuni valdostani di Champdepraz e Chambave. La montagna dà il nome all’omonimo Parco Naturale Mont Avic, l’unico parco regionale della Valle d’Aosta. Istituito nel 1989 per preservare le risorse naturali della Val Chalamy, dal 2003 comprende anche l’alta valle di Champorcher con il Lago Miserin e le praterie di Dondena. Il Parco si estende attualmente per oltre 5.700 ettari, arrivando così a toccare i confini nord-orientali del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Caratterizzato da un’ampia varietà ambientale, il Parco Naturale del Mont Avic rappresenta un territorio di grande importanza scientifica e vanta particolarità interessanti dal punto di vista paesaggistico, floristico e faunistico. Molto importanti anche i complessi aspetti geomorfologici e orografici che hanno da sempre protetto il Parco limitando le attività agropastorali e il turismo di massa. Sebbene il Parco sia accessibile tutto l’anno, l’estate è senza dubbio il periodo ideale per visitarlo. In questa stagione è infatti possibile ammirarne i paesaggi incontaminati, percorrerne i sentieri immersi nella natura selvaggia, e imbattersi in specie animali e vegetali poco diffuse.

La flora del Parco

Le due valli che formano il Parco Naturale del Mont Avic presentano caratteristiche molto differenti. La Val Chalamy è pressoché priva di pascoli e dominata da paesaggi aspri, rocciosi e boschivi dovuti alla presenza di abbondanti serpentiniti. La Valle di Champorcher presenta invece paesaggi più distesi ricchi di pascoli e dalla flora variegata, influenzata dalla presenza di calcesisti.

Generalmente parlando, la flora del Parco è influenzata dalla presenza di oltre 30 laghetti e numerose zone umide. Insolita rispetto alla flora presente nel resto della regione è la foresta di pino uncinato, una particolare conifera dai rami grigio-bruni. All’estremità nord-orientale dell’area protetta è presente una delle poche aree della regione ricoperta da faggi, sostituiti nelle aree meno umide dai pini silvestri maggiormente resistenti agli ambienti aridi. Gli splendidi paesaggi suggestivi e incontaminati del Parco ospitano anche numerose specie vegetali ormai rare o in via di scomparsa sulle Alpi.

La fauna del Parco

Il Parco Naturale del Mont Avic ospita tutti i mammiferi e gli uccelli presenti sulle Alpi tra cui lo stambecco, la lepre, la civetta, l’aquila reale e molti altri. Le specie silvicole sono particolarmente numerose nella Val Chalamy, mentre quelle tipiche degli ambienti di alta quota sono più presenti nell’alta Valle di Champorcher. In tutto il Parco sono state segnalate oltre 120 specie di uccelli, la maggior parte delle quali nidificanti, e diverse coppie di rapaci diurni. La notevole varietà ambientale del Parco determina un’elevata biodiversità di insetti: sono infatti state individuate oltre 1.100 specie di farfalle e oltre 130 specie di coleotteri, molte delle quali mai segnalate prima in Valle d’Aosta.

Attività nel Parco

Il Parco Naturale del Mont Avic offre ai visitatori la possibilità di svolgere numerose attività.

Escursioni

Il Parco e i suoi immediati dintorni ospitano numerosi itinerari escursionistici, effettuabili anche con l’accompagnamento di Guide escursionistiche e Guide alpine. Tra i vari percorsi disponibili (trovate la lista completa qui) si segnalano:

  • L’itinerario rosso della rete sentieristica “Giroparchi” che collega il Parco Naturale del Mont Avic al Parco Nazionale del Gran Paradiso;
  • I tour dei laghi di Champdepraz e Champrocher;
  • Gli itinerari percorribili con racchette da neve (limitati perché si svolgono in un periodo delicato per la sopravvivenza di alcune specie animali);
  • I sentieri guidati attrezzati con targhette illustrate (trovate la lista completa qui).
Arrampicata e scialpinismo

Il Parco presenta numerosi itinerari lunghi e complicati con difficoltà valutata in EE (clicca qui per maggiori informazioni sulla classificazione degli itinerari escursionistici). Si raccomanda pertanto di attenersi alle indicazioni e di non uscire dalle aree segnalate, anche per evitare di disturbare gli animali.

Torrentismo

Il canyoning è consentito nei dintorni del torrente Chalamy. Seguendo gli impervi tratti dei corsi d’acqua montani è possibile imbattersi in cascate mozzafiato, scivoli naturali e limpide pozze.

Fotografia naturalistica

È importante attenersi alle norme di comportamento in modo da evitare l’alterazione della flora o il disturbo della fauna. In particolare, è opportuno evitare di avvicinare i giovani esemplari di uccelli e mammiferi. Il Parco promuove spesso corsi di fotografia naturalistica con esperti.

Punti panoramici

Il progetto Giroparchi comprende diversi punti panoramici – attrezzati con pannelli informativi e binocoli – situati nelle seguenti località: Pra Oursie e Lac Blanc (Champdepraz); Lac Muffé, Cimetta Rossa, Dondena e Miserin (Champorcher).

Attività didattiche

Nel corso degli anni il Parco ha aderito a numerosi progetti didattici, informativi e di educazione ambientale. Oggi ospita un laboratorio all’aperto, diversi laboratori didattici e una biblioteca naturalistica. Offre inoltre ai giovani la possibilità di svolgere tirocini e attività di ricerca, e di prendere parte a progetti collettivi internazionali.

Centri Visitatori nel Parco

Informazioni utili, cartine e altri materiali sul parco possono essere richiesti nei due Centri Visitatori di Champdepraz e di Champorcher.

Il Centro Visitatori di Champdepraz – situato il località Chevrère nel villaggio di Covarey – comprende:

  • un Info Point dov’è possibile visionare filmati e fotografie del Parco, richiedere informazioni e materiali, e consultare pubblicazioni naturalistiche;
  • un museo naturalistico con percorsi interattivi dedicato ai diversi ambienti del Parco;
  • una sala polivalente per attività didattiche, mostre e conferenze;
  • un plastico in scala che riproduce fedelmente il parco e i suoi confini, sentieri e boschi.

Un distributore esterno mette a disposizione diverso materiale cartaceo anche in orari o periodi di chiusura del Centro. Per maggior informazioni è possibile contattare il Centro via telefono (0125 960668) e via mail (centrovisitatori@montavic.it).

Il Centro Visitatori “Villa Biamonti” di Champorcher – situato il località Château – è stato realizzato recuperando una vecchia dimora turistica costruita nei primi anni del 20° secolo. La nuova struttura, progettata con criteri antisismici, è composta da materiali a basso impatto ambientale e utilizza fonti rinnovabili. Al suo interno si trovano un Info Point, una sala di accoglienza e un’ampia parte espositiva con foto, reperti e attività interattive relative alle geomorfologia, alla flora e alla fauna del Parco. In caso di chiusura del Centro è possibile rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Pont-Saint-Martin via telefono (0125 804843), via fax (0125 801469) e via mail (pontsaintmartin@turismo.vda.it).

Come arrivare

La sede del parco si trova in frazione La Fabrique (Champdepraz). È possibile accedere al territorio del parco sia da Champdepraz che da Champrocher:

  • da Champdepraz: uscire al casello autostradale di Verrès e immettersi sulla statale n°26 in direzione Aosta. Quindi proseguire superando il ponte sulla Dora Baltea fino a La Fabrique, sede dell’Ente Parco e di uno dei due Info Point.
  • da Champrocher: uscire al casello autostradale di Pont Saint Martin e proseguire verso Hône e Champrocher, quindi verso Petit Mont Blanc. Da Petit Mont Blanc è possibile raggiungere anche Dondena, il Lago Miserin, il Lago Muffé e il Colle del Lago Bianco.

Per maggiori informazioni sulle attività, le escursioni, le norme di comportamento e i progetti attivi potete consultare il sito ufficiale del Parco.

 

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Il Castello di Fénis, gioiello medioevale della Valle d’Aosta

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A Fénis, circa 20 km da Antey-Saint-André, si trova uno dei castelli medievali meglio conservati d’Italia. Parliamo del Castello di Fénis, una delle maggiori attrazioni turistiche della Valle d’Aosta, nonché gioiello architettonico che richiama immediatamente la storia e l’arte medioevale. Il Castello di Fénis era tra le mete primaverili che vi avevamo consigliato in questo precedente articolo. Scopriamo ora qualcosa in più sulla sua storia e architettura.

Le origini del Castello

A differenza di altri manieri della Valle d’Aosta, edificati in cima a promontori rocciosi per scopi bellici e di protezione, il Castello di Fénis si trova a valle in un punto privo di difese naturali. Appartenuto per secoli alla nobile famiglia Challant, il maniero veniva utilizzato come sede amministrativa e di rappresentanza. Il suo scopo era infatti quello di ostentare la ricchezza della famiglia. Non si sa esattamente in che anno la famiglia Challant iniziò a dimorarvi. Il Castello venne menzionato per la prima volta in un documento del 1242 come proprietà di alcuni fratelli appartenenti alla famiglia, tra cui il Visconte di Aosta Gotofredo di Challant. Quel che è certo è che la famiglia Challant rimase proprietaria del maniero fino al 1716, anno in cui lo cedette al Conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana.

La struttura architettonica del Castello

L’attuale aspetto del Castello di Fénis si deve ai numerosi lavori di costruzione effettuati nel corso dei secoli. I più importanti vennero realizzati nel 14° secolo da Aimone di Challant, il quale dotò il maniero delle caratteristiche torrette angolari e della doppia cinta muraria merlata che costituiscono tuttora gli elementi più scenografici dell’intera architettura. Altri lavori riguardarono l’ampliamento del cortile centrale e la costruzione di un secondo piano. Al termine delle varie ristrutturazioni, il Castello si presentava con un perimetro di forma pentagonale al cui suo interno si trovavano il cortile ricco di affreschi e il corpo centrale composto da quattro piani.

Il seminterrato ospitava le cantine e le prigioni. Il pianterreno si sviluppava attraverso la sala d’armi, la dispensa e la cucina dotata di un grosso camino. Il primo piano, abitato dai nobili proprietari, ne ospitava le rispettive stanze oltre a una cucina nobile, una sala da pranzo, un tribunale e una cappella. Infine, il secondo e ultimo piano era destinato alla servitù, ai soldati e agli ospiti.

Il declino del Castello

La morte di Bonifacio I nel 1426 segnò l’inizio della fase di declino economico della famiglia Challant-Fénis. Declino che si rifletté inevitabilmente anche sul Castello, che da quel momento venne trascurato. Per oltre due secoli e mezzo il maniero non venne né ampliato né modificato nella struttura, e gli unici lavori che vennero effettuati furono limitati alla realizzazione o modifica di alcuni affreschi. Nel 1716 Giorgio Francesco di Challant-Châtillon vendette il Castello al Conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana nella speranza di poter ripagare gli ingenti debiti della famiglia. Il maniero passò quindi da una proprietà all’altra fino a cadere in uno stato di totale abbandono. Venne addirittura spogliato del mobilio e trasformato in abitazione rurale: le regali sale del pianterreno vennero adibite a stalle, mentre le decorate stanze da letto al primo piano diventarono un fienile.

Il recupero del Castello

Il recupero del Castello di Fénis iniziò solo nel 1895 quando l’ultimo proprietario Alfredo d’Andrade cedette il maniero allo Stato Italiano, che lo dichiarò monumento nazionale l’anno seguente. Partì quindi una prima campagna di lavori volta ad arrestare il degrado del Castello con la messa in sicurezza dei muri, il rifacimento dei tetti, il restauro di solai e serramenti e l’apertura di una nuova strada di accesso a est. Una seconda campagna di restauri avviata pochi anni dopo arricchì le stanze – svuotate del mobilio originale – con una serie di mobili reperiti sul mercato dell’antiquariato, la maggior parte di origine valdostana.

Prenota una visita

Oggi il Castello di Fénis è proprietà dell’amministrazione regionale della Valle d’Aosta ed è visitabile su prenotazione (tutto eccetto il secondo piano). Una guida esperta vi accompagnerà spiegandovi storia, curiosità e segreti dello splendido maniero. Tutti gli ospiti di Maison du Tatà possono beneficiare di una tariffa ridotta per la visita. Per maggiori informazioni su costi, orari e su come raggiungere il Castello si prega di consultare la pagina dedicata sul sito ufficio del turismo in Valle d’Aosta.

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Il risveglio della natura: vivere la primavera in Valtournenche

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La primavera è senza dubbio un periodo magico in Valle d’Aosta. L’arrivo della bella stagione sancisce il risveglio di flora e fauna, e quindi il ritorno alla vita dopo i lunghi mesi di letargo invernale.

Le giornate si allungano, il sole torna a splendere, il ghiaccio dei laghi inizia a sciogliersi, nei prati cresce una tenera erba di un verde intenso, gli alberi ricominciano a fiorire e i fiori a sbocciare sui prati da poco abbandonati dalla coltre nevosa. Meli, peschi, albicocchi, gigli, anemoni viola e rododendri in un tripudio di colori, contrasti e profumi che tolgono il fiato.

È in particolare nella Valtournenche che un tale spettacolo della natura trova il suo palcoscenico ideale. Il territorio di Antey-Saint-André, circa 30km a est di Aosta, regala un ambiente naturale praticamente intatto. Il paesaggio circostante è infatti ricco di verdi boschi di conifere e splendidi laghi sulle cui acque si specchiano, ancora innevate, le cime del monte Cervino.

Situato in una vallata alla base delle montagne che precedono il massiccio del Tantané, il piccolo comune di Antey-Saint-André vanta un clima ottimo in tutte le stagioni. Estati frizzanti ma fresche e inverni non troppo rigidi lo rendono infatti ideale anche per bambini e anziani. Sono queste le caratteristiche che rendono Antey e la Valtournenche un territorio sempre attivo e dunque ideale per soddisfare le esigenze di tutti: dagli appassionati di sci e trekking a chi semplicemente cerca relax e tranquillità.

Cosa fare a primavera nella Valtournenche: tra storia, natura e relax
Stupirsi di fronte al Lago Blu: il luogo ideale per appassionati di fotografia

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Questo splendido lago della Valtournenche è una tappa obbligatoria per gli amanti della natura. Il suo vero nome è Lago Layet, ma viene chiamato Lago Blu grazie alle meravigliose sfumature di colore che alcune alghe riflettono sul suo fondo. In primavera le cime ancora innevate del Monte Cervino si riflettono sulla superficie delle acque azzurre regalando una visione romantica ed estremamente suggestiva. Il Lago Blu è dunque un luogo perfetto per chi ama la fotografia naturalistica. Dai giochi di specchi agli alberi in fiore, è davvero semplice catturare l’aria di primavera in uno scatto.

Visitare i castelli della zona: per gli amanti del fascino medievale

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Regione italiana dal potenziale turistico spesso sottovalutato, la Valle d’Aosta è in realtà un territorio ricco di storia, tradizioni e…antichi castelli. Torri angolari, mura merlate, portoni maestosi e sale lussuose: c’è tutto quello che nell’immaginario collettivo viene tipicamente associato a un castello medioevale.

A Châtillon si trova il castello di Ussel, situato in cima ad un costone roccioso da cui è possibile godere di una splendida vista sulla Valtournenche e sul fondovalle della Dora Baltea. Subito dopo Châtillon, facilmente raggiungibile percorrendo la Strada Statale 26, si trova il castello di Fénis con le sue caratteristiche torrette angolari. Dal parcheggio del castello partono numerosi sentieri immersi nel verde che vale la pena di esplorare a piedi o in bicicletta.

Proseguendo lungo il percorso della Dora Baltea si arriva al castello di Issogne, dimora signorile rinascimentale storicamente appartenuta alla nobile famiglia Challant. Nel borgo di Bard è inoltre possibile visitare l’omonimo Forte, riaperto nel gennaio 2006 dopo un lungo periodo di abbandono e oggi utilizzato anche come location di rappresentazioni musicali e teatrali.

Meritano senza dubbio una visita anche l’antica fortezza militare di Verrè e il castello di Cly, caratterizzato da una torre centrale circondata da un’ampia cinta muraria.

Ammirare la fauna locale: un percorso educativo per adulti e bambini

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È primavera e il letargo è finito: gli animali si risvegliano e tornano a popolare valli e montagne. Camosci, stambecchi, caprioli, uccelli, lepri e marmotte escono allo scoperto per ricominciare a procacciare il cibo che brulica nel rigoglioso sottosuolo boschivo. Tra fine maggio e i primi di giugno, la fauna della montagna si arricchisce ulteriormente con la nascita dei cuccioli della maggior parte delle specie animali che popolano le Alpi.

Tenersi in forma con le escursioni: ce n’è per tutti i gusti

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In primavera, gli appassionati di escursioni possono approfittare dei sentieri di media quota e di quelli della valle centrale. Meglio non spingersi fino agli alti valloni laterali se non si è ben attrezzati: in questo periodo sono ancora ricoperti di neve e quindi difficilmente accessibili. I più esperti possono invece salire verso i rifugi, preziosi luoghi di incontro tra amanti di trekking e sciatori alpinisti. Lo splendido territorio della Valtournenche offre la possibilità di percorrere numerosi sentieri: dai più semplici ai più complessi. Tutti impreziositi dallo scroscio delle limpide acque di torrenti e ruscelli. Tra gli ultimi segnaliamo l’ascesa a Le Magdeleine, un insediamento montano edificato in tipico stile alpino che ospita una piccola stazione sciistica e da cui partono altri percorsi percorribili a piedi o in mountain bike.

Approfittare della neve rimasta: divertimento assicurato anche in primavera

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L’inverno è finito, il cielo è blu e l’aria è limpida. Tuttavia, in primavera non è raro assistere a repentini cambi di temperatura e a nevicate, soprattutto in alta quota. Per gli amanti dello sci, questo è comunque un vantaggio: sulle cime più alte risplende ancora il bianco della neve e molte delle stazioni sciistiche della sono ancora aperte. È quindi possibile divertirsi sulla neve godendo di giornate più lunghe e con temperature più miti. Si segnala, in particolare, la stazione di Breuil-Cervinia che è aperta fino ai primi di maggio.

Informazioni pratiche

Il comune di Antey si trova a circa 10km dal casello autostradale di Châtillon-Saint-Vincent e a soli 20km da Cervinia, in posizione centrale rispetto ai comprensori sciistici di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Chamois, Le Magdeleine e Torgnon. Le piste, che si estendono tra Italia e Svizzera, sono collegate tra di loro. Un bel vantaggio per gli amanti della neve che possono così godersi senza grosse difficoltà ben 360km di tracciato, buona parte del quale percorribile anche da principianti e bambini.

Tutti gli ospiti di Maison du Tatà possono beneficiare di una tariffa ridotta per l’ingresso ai castelli. Per maggiori informazioni su piste ed escursioni non esitare a consultare Tarcisio, nostro padre. Guida di alta montagna, maestro di sci e ultra-trail runner, saprà sicuramente darti consigli validi e spunti interessanti.

Prenota il tuo soggiorno

La primavera è senza dubbio la stagione perfetta per esplorare l’affascinante territorio della Valtournenche, visitare i suoi rinomati castelli e ammirare la natura che torna alla vita. In qualsiasi stagione, Antey e la Valtournenche sapranno stupirti e regalarti emozioni uniche, amplificate dall’ospitalità degli abitanti e dei gestori delle diverse strutture ricettive presenti.

Maison du Tatà è lieta di accoglierti nei propri appartamenti di Antey. Ci troviamo in una posizione strategica da cui è possibile raggiungere facilmente i luoghi di interesse del territorio. Prenotando direttamente sul nostro sito potrai inoltre beneficiare di uno sconto sul soggiorno.

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