Riaprire le porte di Maison du Tatà: i vostri appartamenti di montagna

Come sarà quando riapriremo? Ce lo stiamo chiedendo da tempo e oggi vogliamo condividere con voi i nostri progetti, rivolti sempre a farvi sentire coccolati e, mai come in questo periodo, protetti.

A Maison du Tatà non ignoriamo la situazione attuale, tutt’altro, ma sentiamo l’esigenza di guardare avanti con positività, consapevoli che le parole che sentiamo e leggiamo influenzano il nostro umore: per questo vogliamo dedicarvi solo parole positive parlandovi dei nostri programmi per il futuro e di come pensiamo di affrontarlo. Perché “anche se ora siamo chiusi, noi ci siamo”.

Il valore della salute

Stiamo ridefinendo completamente il processo di pulizia e sanificazione dei nostri appartamenti, stabilendo nuovi protocolli, in coerenza con le attuali disposizioni normative ma in costante e continuo aggiornamento con le autorità competenti e con l’associazione di categoria, pronti a recepire nuove modalità operative per garantire l’idoneo livello di sicurezza, e quindi serenità, ai nostri ospiti.

Garantiremo un servizio di check-in personalizzato e privato che potrete fare direttamente nel “vostro” appartamento. Pensiamo che il rispetto parta dalle piccole cose, questa è una di quelle: rispetteremo le distanze di sicurezza e tutte le altre prescrizioni di legge, garantendo comunque la giusta assistenza in caso di necessità; semplicemente lo faremo in un modo diverso da quello a cui siamo un po’ tutti abituati, ma con lo stesso impegno e la stessa passione di sempre.

Offrire appartamenti e case per le vostre vacanze, fa si che gli spazi in condivisione siano limitati, il giardino è uno di questi: ampio e verde, vi concederà soste rilassanti quando più ne sentirete la necessità. Sarà fondamentale anche in questo caso rispettare le norme di comportamento riguardanti igiene e distanza personale. A tal proposito, stiamo redigendo vademecum per tenere tutti, staff e ospiti, a mente i comportamenti più idonei da adottare all’interno di Maison du Tatà; perché come già detto, salvaguardare la salute di ognuno di noi, è il primissimo passo per permettere alle persone che sceglieranno i nostri appartamenti di vivere una vacanza serena e riposante. E crediamo che di serenità e riposo, in questo momento ce ne sia davvero bisogno.

Puntiamo tutto sul gioco di squadra
Check in online e flessibilità 

Siamo tutti parte della stessa squadra, oggi più che mai, e dobbiamo fare appello a questo principio e ad un sentimento di altruismo anche per le prossime vacanze: la nostra struttura punterà ad ottimizzare i tempi del check-in, rendendo più agile la vostra registrazione. Come? Anticiperemo online, e renderemo automatizzata, una prima parte di check-in, un servizio già presente da anni all’interno di Maison du Tatà, ma che andremo a sviluppare maggiormente. Richiederemo ai nostri ospiti la compilazione online della scheda di pubblica sicurezza prima del loro arrivo: l’accoglienza sarà più semplice e veloce, in una parola “rilassata”.

Al contempo, per essere tale, la pianificazione dei tempi di arrivo sarà fattore fondamentale per permetterci di fornirvi un servizio piacevole, tranquillo e personalizzato.

Nonostante per noi sia sempre piacevole accogliervi in prima persona, questo sarà il modo migliore per limitare la nostra presenza fisica.

Sarà importante poi fare gioco di squadra anche per quanto riguarda il vostro arrivo: i nuovi processi di sanificazione degli appartamenti comporteranno tempi tecnici maggiori e indipendenti dal nostro staff, per questo in fase di check-in vi sarà richiesta flessibilità rispetto all’orario di ingresso.

Check-out puntuale

Vi chiederemo di supportarci nella fase di check-out rispettando l’orario stabilito che prevede le 10.00 come orario massimo per lasciare il proprio appartamento, questo ci garantirà una buona organizzazione e la possibilità di poter lavorare in serenità.

Modalità di pagamento semplificate

Suggeriremo ai nostri ospiti i pagamenti tramite carta di credito, pagobancomat e bonifico a saldo con valuta il giorno prima dell’arrivo: ci stiamo inoltre attrezzando per implementare anche nuovi metodi di pagamento online e tramite applicazioni da smartphone.

Vicini (e sicuri) nonostante tutto!

In questo momento e per i mesi a venire, per noi le cose più importanti saranno due: prima di tutto, la sicurezza dei nostri ospiti, del nostro staff e la nostra, ma subito dopo non potranno mancare la tranquillità e la possibilità di offrire a chi sceglie Maison du Tatà, un periodo di riposo e serenità.

Una non esclude l’altra, anzi: la prima sarà solo il punto di partenza verso la seconda.

Qualcuno ha scritto che quando il desiderio è quello di raggiungersi, allora non si è mai troppo lontani. Crediamo sia proprio così: ci siamo e ci saremo in caso di necessità (con le dovute accortezze) e grazie anche ai nostri canali social vi saremo vicini.

Se le disposizioni governative italiane e regionali lo consentiranno, riapriremo venerdì 5 giugno: saremo pronti e pieni di felicità, così come saranno pronte la natura e la nostra montagna, che a loro volta hanno avuto la possibilità di rifiorire e ai nostri occhi saranno ancora più belle di prima.

Vacanze a quattro zampe: accorgimenti e consigli utili

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Cani e gatti rappresentano un’ottima compagnia ma, si sa, anche un grande impegno. Portarli in vacanza con sé, poi, può essere una vera e propria avventura.

Ed ecco quindi che ci avete pensato a lungo, bilanciando pro e contro, e alla fine avete deciso: andrete in vacanza con Fido e Micia. I dubbi però sono ancora tanti.

Come scegliere la struttura?

Con quale mezzo raggiungerla?

Cosa portare?

Niente paura! In questa sorta di mini guida cercheremo di fornirvi tutte le informazioni necessarie per programmare una vacanza divertente e rilassante insieme al vostro compagno di vita a quattro zampe.

Vediamo insieme i vari passaggi e accorgimenti a cui prestare attenzione.

Cosa fare prima della vacanza
Contattare la struttura

Innanzitutto, assicuratevi che il vostro animale sia ben accetto nella struttura che avete scelto. Non fermatevi alla dicitura “animali ammessi”, ma approfondite contattando direttamente il proprietario dell’hotel, residence o casa vacanze in cui state per recarvi.

Potreste scoprire che la struttura adotta politiche ricettive che escludono gli animali di grossa taglia o che richiedono un supplemento giornaliero. Oppure potreste essere informati del fatto che la struttura ricettiva offre servizi accessori (per esempio il dog o cat sitting) o convenzioni con negozi e attività del territorio (per esempio sconti sulla toelettatura).

Assicuratevi quindi che Fido e Micia possano stare con voi in tutte le aree della struttura o che, in alternativa, ci sia qualcuno pronto a occuparsi di loro. Una volta concluso questo preliminare ma fondamentale passaggio potrete passare all’organizzazione vera e propria del viaggio e del soggiorno.

Organizzare il viaggio

Dotate il vostro animale di un collarino con targa identificativa e un numero di telefono per eventuali emergenze. Purtroppo, pur prestando attenzione è possibile che l’animale si allontani e si disorienti. Quindi stilate una lista di tutto ciò che dovrete portare con voi: libretto veterinario, prodotti per la pulizia, cibo, medicinali, giocattoli… Ricordate che il vostro amico a quattro zampe potrebbe non sentirsi subito a suo agio in un posto che non conosce, per cui cercate di tranquillizzarlo portando con voi la cuccia in cui è abituato a dormire e gli accessori che è abituato a usare.

Organizzatevi in modo tale da non stressare l’animale durante il viaggio. Solitamente cani e gatti mal tollerano gli spostamenti in auto, ma potrebbero comunque preferirli agli affollati mezzi pubblici. Valutate le diverse alternative e scegliete ciò che è meglio per loro, con un occhio di riguardo per la loro incolumità (i cani sempre al guinzaglio, i gatti al sicuro nel trasportino). D’altra parte, chi meglio di voi conosce i gusti e i limiti dei vostri pelosetti?

Cosa fare durante la vacanza
All’arrivo nella struttura

Una volta effettuato il check-in, fate un giro veloce della struttura e ispezionate accuratamente sia le aree comuni che la vostra stanza. Rimuovete gli oggetti pericolosi che potrebbero ferire l’animale e tenete saponi o detergenti lontani dalla sua portata (potrebbe ingerirli!). A questo punto siete pronti per sistemare le vostre cose e quelle di Fido e Micia.

La maggior parte delle strutture è dotata di un’area esterna. Fate un giro per capire se ci sono aree sicure predisposte allo svago dell’animale. Se pensate di non portarlo con voi nei giorni successivi, uscite per una breve passeggiata così da abituarlo alla vostra assenza. Al rientro in stanza, osservate attentamente il suo comportamento: se vi sembra spaventato o disorientato, ripetete la cosa più volte finché non dimostra maggiore tranquillità.

In città / Al mare / In montagna…

Se pensate di lasciare l’animale in struttura, ci sono alcune regole che dovreste seguire. Innanzitutto assicuratevi che non faccia danni, legandolo al guinzaglio e avvisando il personale di pulizia della sua presenza in stanza. Quindi posizionate cuccia, acqua, cibo, giocattoli, lettiera o panno assorbente in modo che siano sempre a sua disposizione.

Potreste invece voler portare il vostro cagnolino in giro con voi (il gatto no, non vorrete tenerlo tutto il giorno chiuso in un trasportino, vero?!). In questo caso, assicuratevi di avere sempre con voi gli accessori fondamentali: guinzaglio, acqua, sacchetti per deiezioni e museruola (potrebbe essere obbligatoria in alcuni luoghi). Informatevi con largo anticipo sulla possibilità di accedere o meno a determinati luoghi insieme a Fido ed evitate di lasciarlo legato per lungo tempo fuori da negozi, musei o altre attrazioni.

Se andate al mare, assicuratevi di tenerlo all’ombra e di avere sempre cibo e acqua fresca con voi. Se invece andate in montagna, portate con voi anche un cappottino per proteggerlo dal freddo.

Prestando attenzione a queste regole e pianificando in anticipo soste e spostamenti sarete in grado di godervi a pieno la vacanza, bilanciando i vostri bisogni con i bisogni del vostro amico a quattro zampe. Al termine della vacanza, non vi resta che sistemare. Ricordate di adottare durante il viaggio di rientro gli stessi semplici accorgimenti dell’andata.

La filosofia pet-friendly di Maison du Tatà

Maison du Tatà tiene molto ad offrire a tutti gli ospiti la possibilità di trascorrere un rilassante soggiorno in montagna insieme ai propri amici a quattro zampe. Per questo il monolocale Bucaneve e il bilocale Fiordaliso sono attrezzati per accoglierli al meglio.

Al vostro arrivo ci sarà un piccolo “pet-welcome”: nella vostra stanza troverete infatti le ciotole per l’acqua e per la pappa, la cuccia fresca di bucato e asciugamani per la toelettatura. Se preferite, potete portare e utilizzare i vostri. Chiediamo invece di provvedere a portare la toilette e la lettiera essendo articoli molto importanti e personali per il benessere dell’animale. Consentiamo infine l’accesso agli amici a quattro zampe anche in giardino, purché sorvegliati e tenuti al guinzaglio o nel trasportino.

Vi possiamo assicurare che il vostro animale si sentirà come a casa. Proprio come voi.

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Augusta Praetoria: il passato romano della città di Aosta

A cosa penseresti se ti dicessimo che esiste una città italiana che in poche centinaia di metri racchiude un sacco di resti romani?

Penseresti subito a Roma, non è vero?

Eppure non è di Roma che stiamo parlando.

Stiamo parlando di Augusta Prætoria, la seconda città italiana con il maggior numero di resti romani ancora visibili.

Oggi si chiama Aosta, ed è anche conosciuta come la Roma delle Alpi.

Ma partiamo dall’inizio.

La città di Aosta

La città di Aosta ha una storia antica, simile a quella di molte altre città italiane. Una storia fatta di invasioni e conquiste, e plasmata dai numerosi cambiamenti sociali, culturali e religiosi avvenuti nel corso dei secoli.

Recenti scoperte archeologiche e accurati restauri hanno riportato alla luce notevoli tracce del suo importante passato. Le testimonianze artistiche dei secoli scorsi sono disseminate su tutto il territorio valdostano, ma è proprio Aosta a custodire il maggior numero di resti.

Ripercorriamo insieme la storia di questa antica città, approfondendo le caratteristiche dei resti di epoca romana e pre-romana meglio conservati.

Età preromana e rovine megalitiche

Si racconta che i Romani fondarono Aosta sulle rovine di Cordelia, città leggendaria fondata nel 1158 a.C. da Cordelio, capostipite dei Salassi. Ma le recenti scoperte archeologiche mostrano che la tribù dei Salassi non fu la prima ad abitare il territorio.

Nel 1969, durante i lavori per l’edificazione di alcuni condomini a Saint-Martin-de-Corléans, venne infatti scoperta un’area ricca di testimonianze monumentali megalitiche. A soli 6 metri di profondità vennero ritrovati pozzi rituali, allineamenti di pali lignei, stele antropomorfe, sepolture e aratura cultuali. Circa cinque millenni di storia racchiusi in poco più di un ettaro: non una semplice necropoli, ma una vera e propria area sacra destinata al culto e alla sepoltura.

I successivi studi hanno permesso di ricostruire con più precisione la storia di questo luogo dal Neolitico ai giorni nostri, passando per l’Età del Rame e l’Età del Bronzo. Nato come un santuario destinato al culto dei viventi, diventa una necropoli solo verso gli ultimi secoli del III millennio a.C., ospitando tombe e funzioni funerarie. I primi veri esempi megalitismo e statuaria preistorica in quest’area si hanno intorno agli inizi del III millennio a.C., con l’allineamento di pali totemici e stele antropomorfe.

Il museo archeologico

Nel 2016 l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è diventata un museo, fortemente voluto dalla Regione allo scopo di conservare in sito le preziose testimonianze scoperte 47 anni prima.

Il tour alla scoperta della storia preromana di Aosta inizia all’interno del museo, lungo un percorso costellato di immagini e pannelli esplicativi della storia umana. Si prosegue quindi percorrendo delle passerelle che portano al sito archeologico vero e proprio, a circa 6 metri sotto il livello stradale. Qui è possibile osservare il complesso monumentale in tutto il suo splendore, prestando attenzione alla modulazione della luminosità che muta gradatamente nelle diverse ore del giorno.

L’itinerario si suddivide in sei sezioni, che rispecchiano la periodizzazione del sito: dalle arature ai pozzi, passando per gli allineamenti di pali e stele, e giungendo infine alle tombe. Pannelli e altri strumenti multimediali forniscono spiegazioni e approfondimenti lungo tutto il percorso.

Saint Martin de Corléans Aosta museo archeologico
Alcuni dei resti custoditi all’interno del museo archeologico di Saint Martin de Corléans

Età romana e resti romani

Nel 25 a.C. i Romani fondarono la città di Augusta Praetoria – oggi Aosta – nei pressi della confluenza del torrente Buthier col fiume Dora e all’incrocio delle due vie del Grande e Piccolo San Bernardo. Decisero inoltre di fortificare la città: all’interno delle mura si trovavano i quartieri residenziali e le zone di interesse pubblico, all’esterno i quartieri popolari.

La città divenne presto uno dei centri urbani più ricchi e popolati dell’Italia Settentrionale, anche per la grande importanza strategica e militare che rivestiva grazie alla sua posizione di controllo sul territorio circostante. Come accadde in molte altre città italiane, l’impianto urbanistico ortogonale realizzato dai Romani venne mantenuto per lungo tempo ed è tuttora riconoscibile.

Scopriamo quindi quali sono i principali resti romani visibili ancora oggi nella città di Aosta.

La Porta Pretoria

La Porta Pretoria è la porta di ingresso orientale della città, costruita nel 25 a.C. insieme al resto delle mura. È costituita da blocchi di pietra fissati con ardesia frantumata estratta direttamente dal fondale della Dora Baltea, che ne era particolarmente ricca in epoca romana.

Con il tempo sono andati perduti i cancelli levatoi che chiudevano i varchi orientali della porta, mentre si trovano tuttora in ottimo stato di conservazione le due serie di archi. Uno, quello centrale, destinato al passaggio dei carri mentre gli altri due, laterali, al passaggio dei pedoni. Che la Porta Pretoria fosse un eccellente punto di osservazione e controllo sul territorio lo si capisce dalla presenza di camminatoi per le sentinelle e di due torri difensive, entrambe rimaneggiate nel corso del tempo.

Ben conservate sono anche le altre porte romane della città: la Porta Decumana (ingresso occidentale), la Porta Principalis Sinistra (ingresso settentrionale) e la Porta Principalis Dextera (ingresso meridionale). Per quanto riguarda invece la cinta muraria, essa è stata in parte inglobata in altri edifici, ma resta tuttora percorribile per circa 3 chilometri.

Porta Praetoria Aosta
I due archi principali della Porta Praetoria

L’arco di Augusto

Poco distante dalla Porta Pretroria, venne costruito anche questo nel 25 a.C., in blocchi di conglomerato e con volte a botta. Realizzato originariamente in più stili, con elementi dorici e corinzi, nel corso del tempo venne adibito a diverse funzioni fino ad acquisire l’aspetto attuale, frutto dell’ultimo restauro del 1912.

Arco di Augusto Aosta
L’iconico Arco di Augusto, uno dei simboli della città

Il teatro romano e l’anfiteatro romano

Si trovavano entrambi all’interno delle mura e, dato il rinvenimento di resti di costruzioni preesistenti, è probabile che siano stati entrambi costruiti circa 2-3 decenni dopo la fondazione della città.

Il teatro, le cui gradinate potevano ospitare fino a 4.000 spettatori, funge ora da sfondo a concerti, spettacoli e mercatini. L’anfiteatro aveva invece dimensioni molto maggiori e poteva ospitare fino a 15.000 spettatori. Durante il Medioevo venne impiegato dapprima come cava di materiale, quindi trasformato in un convento tuttora presente.

Teatro romano di Aosta
Una suggestiva panoramica del Teatro romano

Il Ponte di Pietra

Composto da un’ampia volta e largo circa 6 metri, è senza dubbio uno dei monumenti più iconici e conosciuti della città di Aosta. Situato a pochi metri dall’arco di Augusto e costruito nel 25 a.C. insieme al resto della città, consentiva il passaggio da una sponda all’altra del fiume Buthier.

Nel corso dei secoli, il fiume Buthier cambiò corso e anche il canale che iniziò a scorrervi sotto si prosciugò, facendo perdere al ponte ogni sua funzione.

Ponte romano sul Buthier Aosta
Il Ponte romano sul Buthier

Il criptoportico forense

È forse il monumento di epoca romana più suggestivo dell’intera città. Costituito da una galleria a due navate sostenute da archi, aveva un importante ruolo strutturale in quanto serviva per livellare il terreno dell’area sacra della città. Non si sa se avesse anche un ruolo funzionale, ma è stato ipotizzato che potesse fungere da deambulatorio o da deposito militare.

Criptoportico Forense Aosta
Il Criptoportico forense

L’area funeraria fuori Porta Decumana

La necropoli distava circa 200 metri dalla Porta Decumana e, come previsto dal diritto romano, venne costruita al di fuori delle mura della città.

La straordinaria importanza di questo sito archeologico risiede nel fatto che grazie a esso è stato possibile approfondire i diversi tipi di sepoltura dell’epoca. Nella necropoli sono infatti visibili le modalità di sepoltura a pozzetto, a cappuccina, a piccola camera e a inumazione.

Area funeraria fuori Porta Decumana Aosta
L’area funeraria fuori Porta Decumana

Ti è piaciuto questo viaggio virtuale alla scoperta del passato romano di Aosta?

Ti abbiamo convinto a visitarla?

Oppure l’hai già visitata in passato?

Lascia un commento e facci sapere cosa ne pensi! 😉

Natale e Capodanno in Valle d’Aosta: tra mercatini, castelli e fiaccolate

Se anche per te Natale significa luci, neve, camini accesi e momenti di gioia in compagnia…beh, la Valle d’Aosta è il luogo perfetto in cui trascorrere le feste di fine anno.

C’è molto altro oltre alla classica settimana bianca. In questa regione troverai infatti moltissime idee e attività per trascorrere un Natale e un Capodanno in valle d’aosta indimenticabili tra mercatini, terme, castelli e fiaccolate.

Vediamo nello specifico i principali eventi in programma nelle prossime due settimane.

Natale in valle d’aosta

Natale tra mercatini

Nel periodo natalizio, la Valle d’Aosta si trasforma in un candido villaggio alpino.

I numerosi mercatini di Natale, sparsi in tutti i principali paesi della regione, riportano alla memoria i dolci ricordi d’infanzia: il candore della neve, il fuoco di un caminetto, l’aria sorpresa davanti ai regali, il profumo avvolgente di caldarroste e vin brulè.

Uno dei mercatini più caratteristici delle Alpi è il Marché Vert Noël, inserito nella maestosa cornice del Teatro Romano di Aosta. Accompagnato da dimostrazioni, esibizioni musicali e degustazioni, il Marché Vert Noël è il luogo perfetto per assaggiare prodotti tipici, recuperare gli ultimi regali e lasciarsi andare a qualche sfizio.

Qui la lista completa dei mercatini della regione.

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La locandina ufficiale del Marché Vert Noël

Natale da Château Noël

Nel parco del Castello Gamba, in località Cret de Breil a Châtillon, si è accampata una carovana molto speciale carica di poeti, cantastorie, danzatori e saltimbanchi. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, i più piccoli potranno intrattenersi con numeri circensi e racconti, immersi nei profumi natalizi di cannella e caldarroste.

Per bambini e famiglie sono inoltre stati organizzati laboratori di costruzione e robotica con i mitici mattoncini LEGO, laboratori espressivi e uno spettacolare percorso animato con spettacolo conclusivo.

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La locandina ufficiale di Château Noël

Capodanno in valle d’aosta

Capodanno ad Aosta

Il countdown ad Aosta parte già dal pomeriggio del 31 dicembre. Si comincia dagli eventi per bambini, divertiti dai numeri di giocolieri e animatori in Piazza Chanoux, il principale punto di ritrovo della città.

Nel tardo pomeriggio è la volta dei dj set, che intratterranno residenti e turisti sul palco della piazza e tra le vie del centro storico fino all’ora del cenone. I numerosi ristoranti, locali e mercatini di Aosta offrono diverse alternative: dai lunghi e costosi veglioni ai piccoli menù con bevande calde e il tradizionale vin brulè. Noi consigliamo di assaggiare le specialità tipiche della zona, o di optare per una cena in compagnia in un suggestivo rifugio di montagna.

Poco prima di mezzanotte comincia il countdown vero e proprio con concerti, coreografie e l’immancabile brindisi. Quindi riprendono i dj set, che proseguono fino a tarda notte.

Trascorrere il Capodanno ad Aosta significa non solo assicurarsi il divertimento di tutta la famiglia, ma anche scoprire il fascino di una città antica e ricca di resti romani. Tra i più noti la Porta Pretoria, il ponte di pietra, l’Arco di Augusto e ciò che resta delle mura e di alcuni teatri.

Capodanno tra forti e castelli

La Valle d’Aosta è una regione piccola, ma ricca di manieri e fortezze disseminati in posizioni strategiche secondo un preciso modello difensivo che li manteneva in costante comunicazione. Trascorrendo qualche giorno in questa interessante regione, potresti anche riuscire a visitarli tutti.

I castelli della Valle d’Aosta sono stati costruiti in diversi periodi storici. Si va dai più antichi di Graines e Cly ai più recenti di Verres e Fénis (di quest’ultimo ne abbiamo già parlato in questo articolo).

Molti di questi, ben conservati e visitabili anche all’interno, organizzano pacchetti con mostre, eventi e cenone studiati appositamente per la serata di Capodanno.

Capodanno alle terme

Cosa c’è di meglio che trascorrere un Capodanno di puro relax dopo un intero anno di lavoro? E brindare all’anno nuovo a bordo di una piscina termale, tra massaggi e trattamenti di bellezza…

Se non sei amante del caos e delle feste, nessun problema: le terme della regione sono un’ottima alternativa. Potrai optare per la tranquillità delle terme di Saint Vincent, magari dopo un salto al casinò locale, oppure per le rinomate terme di Prè Saint Didier da dove potrai godere della splendida vista del Monte Bianco.

L’ideale per fare una pausa dalla routine e iniziare il nuovo anno con dolcezza.

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Il fascino delle Terme di Prè Saint Didier nel periodo invernale (foto di www.pre-saint-didier.com)

Capodanno sugli sci…e sotto le stelle

Agli amanti dello sport sulla neve farà piacere sapere che per la serata del 31 dicembre sono previste ciaspolate e fiaccolate sugli sci a Torgnon e Chamois: un Capodanno diverso, al chiarore della neve tra boschi e stelle.

Ad Antey-Saint-André una speciale fiaccolata a piedi è prevista per la sera del 29 dicembre. Al termine della passeggiata – adatta anche ai bambini – la possibilità di consumare il cenone in compagnia di amici e altre famiglie.

Potrai naturalmente sciare anche di giorno nei vari comprensori sciistici di Pila, Courmayeur, Cervinia e Torgnon (clicca qui per maggiori informazioni e consigli).

Un Capodanno unico

Sogni di trascorrere un Capodanno davvero originale, all’insegna di un’esperienza irripetibile? In Valle d’Aosta è possibile.

Potrai viaggiare sospeso e trasportato dal vento grazie a uno spettacolare volo in mongolfiera, con partenza da Aosta. Arriverai oltre i 2000 metri, godendoti lo spettacolo unico delle più alte cime della Valle d’Aosta e dell’intero Paese.

Oppure potrai assistere ai tradizionali presepi viventi durante la messa della Vigilia di Natale. Oppure ancora raggiungere baite in motoslitta, goderti un cenone di lusso in cima al Monte Bianco o festeggiare in uno dei tanti paesini e borghi della regione.

A tutti i nostri ospiti consigliamo l’evento Aspettando il Nuovo Anno, in programma a partire dalle ore 21:00 del 31 dicembre presso il padiglione del centro sportivo di Antey-Saint-André. Grandi e piccini potranno aspettare lo scoccare della mezzanotte giocando a tombola e ballando sulla musica dei dj set.

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Un’esperienza unica da vivere con tutta la famiglia

Insomma, nel periodo natalizio la Valle d’Aosta offre il meglio di sé con moltissime opportunità adatte sia a grandi che a piccini. Per trascorrere gli ultimi giorni dell’anno in ottima compagnia tra risate, buon cibo ed esperienze impossibili da dimenticare.

Per approfondire le attività sopraelencate, ti consigliamo di andare sul sito ufficiale della Regione Valle d’Aosta o di contattare le singole strutture.

Speriamo che i nostri consigli possano esserti utili, e ne approfittiamo per augurarti Buone Feste e Felice Anno Nuovo!

 

*foto di copertina di ansa.it

Maison du Tatà: una storia di ospitalità

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Cosa ci direste se vi chiedessimo di descrivere cos’è per voi Maison du Tatà?

Forse soltanto una struttura in cui trascorrere qualche giorno di relax lontano dalla routine e dal caos cittadino.

Oppure – come ci auguriamo – un ambiente familiare e accogliente, una seconda casa pervasa da un autentico calore umano. Per noi che da generazioni abitiamo questa valle, Maison du Tatà è tutto questo e molto altro ancora.

È un pezzo della nostra vita, e una parte essenziale della storia della nostra famiglia.

Una passione secolare

Quelli che ora sono appartamenti moderni e dotati di ogni comfort, un tempo erano le semplici stanze della casa padronale e della vicina dépendance. Stanze che ancora oggi custodiscono gelosamente le storie, le passioni e il duro lavoro delle persone che le hanno abitate.

Rododendro ospita le radici della nostra famiglia. Situato nella casa padronale, ha visto nascere tre generazioni: il bisnonno Francesco, nonno Mario e papà Tarcisio.

Ranuncolo è il ricordo di profumi inebrianti. È la stanza in cui venivano essiccate le piante officinali che la nonna raccoglieva con cura e amore per preparare infusi dagli effetti benefici.

Fiordaliso è custode di una lunga storia. È la dolce memoria della bisnonna Elodie, che con i suoi capelli argentati e il suo cuore d’oro abitava questa stanza negli anni Trenta. È il ricordo dell’orticello che coltivava con le sue mani proprio di fronte all’appartamento. È il profumo del caffè turco che teneva sempre pronto su una meravigliosa stufa a legna. Ma è anche la vecchia sede del bazar aperto da nonno Mario e nonna Rosetta negli anni Cinquanta, e del negozio di articoli sportivi Centro Sci Cervino gestito da papà Tarcisio e mamma Rosanna negli anni Settanta. Noi – la quarta generazione – siamo cresciute scorrazzando tra gli stand dei capi di abbigliamento: abbiamo ereditato sogni e speranze, e respirato un patrimonio inesauribile di affetto.

Poi c’è Stella Alpina che, come uno scrigno, custodisce nostalgici ricordi d’infanzia. Come quello del grande abete Douglas, che si trovava all’ingresso dell’appartamento prima della ristrutturazione degli anni Ottanta. Da bambine, sotto i suoi rami costruimmo il nostro rifugio: un luogo magico di ritrovo dove scambiavamo amicizia con i bambini nostri ospiti.

Ospitalità tramandata di generazione in generazione

È con Genzianella e Bucaneve che ebbe inizio la nostra storia di ospitalità.

È infatti nell’appartamento Genzianella che, nei primi del Novecento, il bisnonno Francesco ospitò le sarte di Casa Savoia e i primi turisti della Valtournenche, offrendo un servizio di affittacamere con il bagno sul ballatoio. Ed è proprio Bucaneve la prima stanza che nonno Mario riadattò come appartamento per vacanze negli anni Cinquanta. Al suo interno si trovano ancora la cassettiera e l’armadio appartenuti ai nostri bisnonni paterni.

Negli anni Ottanta, papà Tarcisio e mamma Rosanna ristrutturano completamente casa e dépendance, dando origine alla moderna struttura tuttora in uso.

A non essere cambiati in tutti questi anni sono la cura dell’ospite, la passione e l’orgoglio con cui mettiamo questi spazi a disposizione di amici e turisti.

Marchio registrato: uno sguardo al futuro

Il nostro progetto rappresenta la sintesi fra passato e futuro: abbiamo raccolto l’eredità di papà Tarcisio e mamma Rosanna, e abbiamo deciso di conferirgli un’identità precisa affinché possa divenire un riferimento riconoscibile quando si parla di accoglienza in Valle d’Aosta. Maison du Tatà è finalmente un marchio registrato e depositato, sinonimo di dedizione e amore per questa terra, ma soprattutto attenzione verso i nostri ospiti, per far sì il tempo che trascorrono da noi sia semplicemente indimenticabile.

Abbiamo così coronato oltre mezzo secolo di lavoro, consapevoli che non si tratta di un punto di arrivo, ma dell’inizio di un nuovo percorso da vivere insieme.

Perché l’ospitalità è una tradizione di famiglia, e farvi sentire a casa è il miglior modo per onorarla.

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Dove sciare in Valle d’Aosta? Le migliori piste per la tua settimana bianca

L’estate è ufficialmente finita e la Valle d’Aosta si prepara all’imminente avvio della stagione invernale. Con oltre 900 chilometri di piste da discesa e 300 chilometri di piste da fondo, la regione è un vero paradiso degli sport invernali. Sul suo territorio si trovano alcune delle vette più alte delle Alpi, centri benessere e per lo shopping, luoghi di straordinario interesse storico-culturale, e numerose zone attrezzate per attività outdoor.

Insomma, tutto il necessario per permettere a grandi e piccini di trascorrere una settimana bianca rigenerante ai piedi di Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Vediamo quindi quali sono le località sciistiche più frequentate, gli eventi in programma e le informazioni utili per gli amanti della neve.

Località sciistiche

Stazione sciistica di Breuil-Cervinia

Località sciistica Breuil-Cervinia Valle d'Aosta
Stazione sciistica di Breuil-Cervinia

La stazione sciistica di Breuil-Cervinia (2.050 m.s.l.m.) è una delle più frequentate della Valle d’Aosta, con 100 chilometri di piste di varia difficoltà e lunghezza. Che tu sia un principiante o uno sciatore esperto e un po’ spericolato, a Cervinia troverai la pista che meglio si adatta alle tue capacità. Approfittando dei moderni impianti di risalita e delle promozioni Skipass potrai inoltre spostarti nei vicini tracciati di Valtournenche e Zermatt che, insieme a Cervinia, formano il comprensorio del Cervino Ski Paradise.

Con i suoi 150 chilometri di piste, il Cervino Ski Paradise sarà il primo comprensorio sciistico valdostano a riaprire i battenti. Gli impianti torneranno in funzione il 26 ottobre, e resteranno attivi fino al 3 maggio 2020. I diversi tracciati del comprensorio, perfettamente innevati per sei mesi l’anno, offrono l’opportunità di cimentarsi in diversi sport invernali.

Non solo sci ma anche ciaspolate, freeride, sleddog, pattinaggio su ghiaccio, escursioni in motoslitta e snowpark per bambini. Molto apprezzata è anche l’area snowboard, conosciuta col nome di IndianPark e situata a Plan Maison su un’area freestyle di oltre 4 ettari. Vale la pena prestare particolare attenzione alla segnaletica che, oltre a indicare il percorso dei tracciati, evidenzia anche i punti migliori da cui poter ammirare il panorama delle Alpi.

Dopo una giornata passata sulla neve, l’ideale è esplorare la gastronomia locale o concedersi un po’ di relax alle vicine Terme di Saint-Vincent.

Stazione sciistica di Courmayeur

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Seggiovia della stazione sciistica di Courmayeur

Courmayeur è considerata, non a caso, una delle località invernali più trendy e mondane della Valle d’Aosta. La stazione sciistica della città (1.224 m.s.l.m.) si trova ai piedi del Monte Bianco e si divide tra la Val Veny e Chècrouit. L’area sciabile comprende oltre 100 chilometri di piste da discesa, perfettamente innevate grazie ai moderni impianti d’innevamento programmato.

Anche qui è possibile svolgere numerosi sport invernali: dallo snowboard ai voli in parapendio, dal freeride alle ciaspolate. Con l’impianto di risalita Skyway Monte Bianco potrai raggiungere Punta Helbronner (3.466 m.s.l.m.), da cui si diramano incantevoli tracciati che arrivano fino a Chamonix. Se ami lo sci di fondo avrai invece a disposizione 20 chilometri di piste in località Planpincieux (1.580 m.s.l.m.). Scegli dunque il tracciato che preferisci, acquista lo Skipass e preparati alla prima discesa della stagione.

Tante le possibilità per il dopo-sci: shopping nei numerosi negozi alla moda del centro, divertimento in discoteca, e relax nelle tante strutture attrezzate con centri benessere. Da non perdere anche una visita alle vicine Terme di Pré-Saint-Didier, dove potrai rigenerarti tra trattamenti benessere, saune profumate e piscine calde circondate dai panorami mozzafiato del Monte Bianco.

Stazione sciistica di Pila

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Stazione sciistica di Pila

La stazione sciistica di Pila (1.790 m.s.l.m.) si trova a Gressan, in una posizione geografica privilegiata collegata con Aosta tramite telecabina. I suoi 70 chilometri di tracciati spaziano dalle piste più tecniche – Piatta de Grèvon e Pointe de Couis – alle aree per snowboard, bob e slittini.

Sei un principiante? Vorresti migliorare le tue abilità sciistiche? Nessun problema: potrai imparare a muovere i primi passi sulla neve grazie agli oltre 170 insegnanti qualificati della storia Scuola di Sci di Pila, la più grande d’Italia. E non dimenticare di acquistare lo Skipass online: in questo modo, non dovrai preoccuparti delle code in biglietteria.

L’ampia offerta turistica e di attività rende Pila una meta ideale per una settimana bianca che combina sci a divertimenti di altro genere. Il tempo libero offre infatti numerose alternative: dalle Spa ai locali notturni, dalle attività sportive indoor ai tour storico-culturali della vicina Aosta.

Stazioni sciistiche di Torgnon e Chamois

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Stazione sciistica di Torgnon

I comprensori sciistici di Torgnon e Chamois, di dimensioni più contenute rispetto ai precedenti, si trovano entrambi nella vallata del Cervino.

Torgnon è un antico borgo a 1.500 metri di quota nella Valtournenche. Il comprensorio sciistico del paese (1.515-2.246 m.s.l.m.) offre agli amanti di sci e snowboard circa 23 chilometri di piste, incluse una pista crono e una pista da Slalom Gigante. Vi sono poi diversi anelli per lo sci di fondo – come la panoramica pista Grandes Montagnes in località Chantornè – e per lo sci d’alpinismo. I moderni impianti comprendono una telecabina, diverse seggiovie, uno snowpark e un campo scuola.

La splendida esposizione al sole al riparo dai venti settentrionale rende il comprensorio sciistico di Torgnon particolarmente adatto a una settimana bianca in famiglia.

Stazione sciistica Chamois
La seggiovia della stazione sciistica di Chamois

Il borgo di Chamois si trova a 1.815 metri di quota e gode di una natura incontaminata, anche grazie al divieto di circolazione per le auto. È facilmente raggiungibile in cinque minuti grazie alla funivia che parte da Antey-Saint-André. Il suo comprensorio sciistico (1.812-2.498 m.s.l.m.), comprende 8 chilometri di piste, 5 impianti di trasporti per gli sciatori e un baby park. I tracciati più apprezzati per lo sci alpino sono la discesa fuoripista verso la conca di Cheneil, e l’escursione che va dal Colle di Falinèere alla Valtournenche.

Eventi

La stagione invernale del Cervino Ski Paradise sarà inaugurata il 10 novembre dall’evento Sciando con i campioni: una sessione di sci di fondo aperta a tutti e guidata dai campioni Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. Proseguirà poi con la Snowboard Cross World Cup 2019, in programma il 20-21 dicembre, durante la quale si sfideranno i migliori riders del mondo. Il 30 dicembre avrà luogo la fiaccolata dei maestri di sci e delle guide alpine, mentre il 24 febbraio sarà possibile assistere allo storico Carnevale di Breuil-Cervinia. Gli eventi del comprensorio sciistico termineranno il 29 febbraio con il raduno snow-bike più alto d’Europa: 10 chilometri di discesa in bici, dal Plateau Rosa a Cervinia.

E nel tempo libero tra una sciata e l’altra? Il 7 e 8 dicembre potrai vivere la magia del natale visitando il mercatino di Antey-Saint-André, mentre la fiera Torgnon d’Outon offre festival letterari, fiaccolate e attività per bambini.

Informazioni utili

Sul sito ufficiale del Cervino Ski Paradise potrai informarti su promozioni e convenzioni, e monitorare in tempo reale il meteo grazie alle webcam posizionate nelle varie località sciistiche. Tieni presente che per raggiungere le piste oltre il confine svizzero dovrai dotarti dell’apposito skipass con estensione.

Se cerchi un posto immerso nella natura dove soggiornare durante la tua settimana bianca, non possiamo non consigliarti lo splendido comune di Antey-Saint-André. Grazie alla sua posizione geografica privilegiata, da Antey-Saint-André si possono raggiungere i comprensori sciistici di Cervinia, Valtournenche, Chamois, Torgnon e Le Magdaleine in pochi minuti. Una navetta a chiamata tra questi comuni sarà confermata nelle due settimane tra Natale ed Epifania, e poi durante i fine settimana per tutto il resto della stagione invernale.

Antey-Saint-André-neve-inverno
Una splendida vista sulla valle innevata di Antey-Saint-André

Arrivare ad Antey-Saint-Andrè non è mai stato così facile. Siamo collegati direttamente con gli aeroporti di Milano Malpensa e Torino Caselle dal servizio Arriva Savda (qui puoi consultare le tariffe e acquistare i biglietti).

Soggiornando presso Maison du Tatà potrai usufruire di apposite convenzioni (con le Terme di Saint-Vincent, le Terme di Pré-Saint-Didier e l’impianto Skyway Monte Bianco). Ti ricordiamo infine che il centro benessere Il Massaggio offre a tutti i nostri ospiti uno sconto del 10% sui trattamenti benessere. Tra questi, anche il massaggio sportivo pensato appositamente per rilassare la muscolatura e rigenerare i tessuti dopo una giornata di attività sulla neve.

Sei pronto a divertirti? È tempo di rispolverare gli sci!

Orari Malpensa-Aosta

Orari Torino Caselle-Chatillon

Sapori d’autunno in Valle d’Aosta: prodotti tipici ed eventi

L’estate è finita e l’enogastronomia si prepara a diventare la grande protagonista dell’autunno valdostano. Numerosi gli eventi, in programma tra fine settembre e inizio dicembre, dedicati ai prodotti tipici della regione: un’area geografica plasmata dall’incontro tra popoli diversi, dall’intreccio di tradizioni montanare e influenze francesi.

Cibi e vini prodotti ancora oggi con passione, dedizione e metodi artigianali. Sapori unici che raccontano la storia di un territorio alpino ricco di materie prime eccellenti e di aziende agricole, fattorie didattiche e agriturismi.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario enogastronomico alla scoperta del patrimonio culinario della Valle d’Aosta, e vi offriamo una panoramica dei prossimi eventi enogastronomici in programma. Un’ottima occasione per conoscere, oltre che i paesaggi, anche la cultura e la storia popolare di questo straordinario territorio.

Un ricco itinerario enogastronomico tra i sapori e i colori della Valle d’Aosta

Basta dare un’occhiata alla lista dei prodotti tipici per rendersi conto della cruciale importanza che l’allevamento ricopre da sempre nella storia valdostana. La cucina di questa regione si basa infatti su latticini e carne, oltre che su cereali di montagna e verdure. Molto importanti sono anche la frutta, i salumi, il miele e l’ampia varietà di erbe officinali e aromatiche.

In particolare, sono ben quattro le specialità regionali ad aver ottenuto il riconoscimento di “Denominazione di Origine Protetta”: la Fontina, il Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Lard d’Arnad.

I formaggi

La Fontina DOP, probabilmente il prodotto valdostano più conosciuto, si presenta con una pasta morbida e un gusto dolce. Il Valle d’Aosta Fromadzo DOP è invece prodotto con due diverse mungiture di latte vaccino, al quale possono essere aggiunte piccole quantità di latte caprino ed erbe aromatiche. Tra le altre prelibatezze casearie citiamo la saporita Toma di Gressoney, i delicati reblec e serac, il morbido salignön e i vari formaggi caprini. Fondamentali per la cucina tradizionale valdostana sono anche il burro e il latte.

Prodotti tipici della valle d'aosta la Fontina-DOP
La Fontina DOP, il formaggio valdostano per eccellenza (foto di fontina-valledaosta.it)

I salumi

Ogni anno, la seconda domenica di luglio, Saint-Rhémy-en-Bosses festeggia la sua specialità: il Jambon de Bosses DOP. Prodotto già a partire dalla fine del XIV secolo, il Jambon de Bosses è un prosciutto crudo dal profumo delicato e dal sapore speziato conferitogli dalle erbe di montagna.

Agosto è invece il mese dedicato al Lard d’Arnad, un lardo morbido che si ottiene dalla lavorazione della schiena del maiale e dalla successiva stagionatura – della durata di tre mesi circa – in recipienti in legno di rovere o castagno.

Altri salumi particolarmente apprezzati sono la Motzetta, carne essiccata di bovino o camoscio e il Boudin, una salsiccia di maiale speziata da consumare cotta al forno o bollita. I salumi vengono tradizionalmente mangiati come antipasto, spesso accompagnati dai formaggi.

I Salumi tipici della Valle d'Aosta.
I salumi tradizionali della Valle d’Aosta (foto di Enrico de Santis)

I primi piatti

I tradizionali primi piatti valdostani spaziano dalle zuppe al riso, dalla polenta agli gnocchi.

Tra gli ingredienti principali delle varie zuppe ci sono il pane nero, i fagioli, la cipolla o porro, le patate e le spezie. Le chnéfflene sono invece piccoli tondelli di pastella cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck. Gli gnocchi sono fatti con patate e fontina (gnocchi alla bava) o con farina di mais (chnolle). Tra i primi piatti più particolari vale la pena menzionare il riso con castagne e latte.

Primi piatti tipici della valle d'aosta la Zuppa Valpellinese
Zuppa alla Valpellinese con pane nero, cavolo e fontina (foto di ifood.it)

I secondi piatti

I secondi piatti valdostani sono principalmente a base di carne e verdure. Le carni più consumate in Valle d’Aosta sono le bovine, le suine e la selvaggina.

A base di carne bovina sono la carbonade, il fricandeau e la cotoletta alla valdostana. La carbonade è un apprezzatissimo mix di carni bovine salate e sottoposte a cottura lenta con aglio, lardo e una salsa a base di vino bianco o rosso, uovo, farina e spezie. Il fricandeau è composto dalla polpa di coscia di vitello cucinata arrosto con vino bianco, cipolla, rosmarino ed erbe aromatiche. La cotoletta di vitello alla valdostana viene preparata con fontina e uovo e fritta nel burro.

A base di carne suina è il bouilli, un bollito di carne salata con salsicce e patate tradizionalmente consumato nel periodo freddo. Il tipo di pesce più consumato è invece la trota, cotta nel burro oppure bollita e servita con olio, limone e patate (truite au bleu).

Per quanto riguarda le verdure, le più consumate sono la patata, protagonista dell’omonima sagra prevista per sabato 28 settembre a La Salle e la zucca, che verrà celebrata durante l’omonima festa in programma domenica 29 settembre nel centro storico di Verrès.

Carbonade valdostana e polenta
Carbonade valdostana con polenta (foto di Frank Fariello)

I dolci

Le tegole valdostane sono gallette di pasta di mandorla con nocciole e vaniglia, l’ideale per un fine pasto gustoso. Altrettanto saporiti sono i torcetti, biscotti al burro con zucchero o miele e le merveilles, ossia le chiacchiere. Più delicati sono invece il bianco mangiare, la crema di Cogne e il fiandolein a base di uova, zucchero, rum e scorza di limone. Il pane dolce è tipico della Valle d’Aosta e viene preparato in diverse varianti – che prendono diversi nomi – a seconda dell’area geografica (mécoulin a Cogne, micóoula a Hône, piata a Issogne).

Esistono poi alcuni dolci che più di tutti gli altri richiamano le tradizioni montanare della regione. Tra questi il brochat, latte appena munto unito a vino rosso e zucchero e la flantze, una torta tipica con zucca e pane che viene preparata una volta l’anno da grandi e piccini e poi cotta in un forno comune.

Segnaliamo infine il miele, frutto di un’apicoltura prevalentemente nomade con alveari che vengono spostati nei diversi ambienti montani per permettere alle api di raccogliere nettare e polline da diverse specie. Maison du Tatà tiene particolarmente alla protezione degli ambienti destinati a ospitare le arnie. Siamo perciò orgogliosi di produrre e vendere miele totalmente naturale, curando minuziosamente le fasi di smielatura e confezionamento nel pieno rispetto dei delicati equilibri del territorio.

Alle diverse varietà di miele valdostano (di rododendro, castagno, tarassaco, millefiori…) è dedicata la Sagra del miele di Châtillon, in programma l’ultima domenica di ottobre.

Miele Millefiori
Il Miele Millefiori di Maison du Tatà

La frutta

Dai frutteti soleggiati della Valle d’Aosta si ottengono frutti dolci con colori accesi, profumi intensi e una polpa succosa. La mela è senza dubbio il frutto più diffuso nella regione: le specie tipiche sono la Renetta, la Golden delicious, la Red delicious e la Jonagold. Un altro frutto che si produce in grandi quantità nel territorio è la pera. Merita in particolare un assaggio La martin sec, una piccola pera dalla buccia color ruggine che si consuma prevalentemente sciroppata o cotta nel vino rosso.

Martin Sec al vino rosso
Pere Martin Sec al vino rosso con crema (foto di Rita Mighela)

Molto importanti per la tradizione gastronomica valdostana sono anche le castagne e le noci. Le castagne, presenti soprattutto nelle zone di Châtillon e Pont-Saint-Martin e nella Valle del Lys, completano piatti sia dolci che salati in abbinamento con salumi, zuppe, burro e latte. Le noci, da cui si ricava un prelibato olio, vengono prodotte quasi esclusivamente per il consumo famigliare e si abbinano prevalentemente a dolci e formaggi.

Alla mela vengono dedicate due importanti sagre autunnali: la Festa delle Mele (Fita di Pomme) di Gressan e la mostra Mele Vallée di Antey-Saint-André, in programma rispettivamente la prima e la seconda domenica di ottobre.

Alla castagna è invece dedicata l’omonima sagra, in programma dal 10 al 13 di ottobre a Donnas (sembra che il nome stesso del Comune derivi dalla “donnasc”, una particolare tipologia di castagna). Durante l’evento sarà possibile assaggiare le migliori caldarroste della regione, preparate con cura dai mastri caldarrostai che si contendono la “castagna d’oro”.

Il pane nero

La preparazione e cottura del pane rappresenta da sempre un importante momento di aggregazione per le popolazioni di montagna. Il pane valdostano per eccellenza è il “Pan Ner”, preparato tradizionalmente dalle donne con una miscela di farina di segale e frumento, acqua e lievito madre. I filoni creati vengono lasciati lievitare per circa 3 ore e poi cotti, sempre come tradizione vuole, dagli uomini, che hanno nel frattempo preparato il forno a legna. Il risultato è un pane nero fragrante e salutare che può essere consumato da solo o arricchito con aromi, noci, uvetta o semi di finocchio.

Il prossimo 5 ottobre, giorno de “Lo Pan Ner”, i forni di oltre 50 comuni valdostani si accenderanno per cuocere il tradizionale pane nero, preparato dagli abitanti con la stessa passione e dedizione di sempre.

Lo Pan Ner Valle d'Aosta
Lo Pan Ner, il tradizionale pane nero valdostano preparato durante l’omonimo evento (foto di lopanner.com)

I vini

La Valle d’Aosta presenta condizioni climatiche particolari, come particolari sono le caratteristiche dei suoi terreni: la singolare conformazione del territorio e la sua pendenza limitano infatti l’utilizzo delle moderne tecnologie. Ciononostante, il clima arido e l’esposizione soleggiata del versante settentrionale fanno della valle centrale un territorio ideale per la produzione viticola.

Il duro lavoro di generazioni di viticoltori ha dato vita a un’ampia gamma di vini di montagna DOC autoctoni e prestigiosi. Rossi, bianchi, spumanti e vini internazionali: le produzioni, frutto della cosiddetta “viticoltura eroica”, hanno ottenuto numerosi riconoscimenti anche oltre i confini italiani.

Sarà possibile degustare i vini d’alta quota durante Vins Extrêmes, in programma dal 30 novembre al 1° dicembre nella splendida cornice del Forte di Bard. L’evento offre la possibilità di incontrare numerosi produttori europei e di accedere a laboratori e convegni sul tema della vitivinicoltura. Per approfondire le peculiarità dei vini valdostani e conoscere le realtà vitivinicole del territorio, visita il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta.

Vini Valle d'Aosta
I principali vini della Valle d’Aosta e la loro zona di produzione (immagine di vino-online.it)

I liquori

La produzione valdostana di distillati vanta una lunga storia. I digestivi più famosi e apprezzati sono senza dubbio la grappa e il Genepy.

La grappa è un fedele alleato della digestione, specie dopo i ricchi pasti a base di carne e formaggi. Distillata da sempre in famiglia con una procedura quasi rituale, la grappa viene oggi prodotta anche da aziende che, basandosi su quegli stessi metodi artigianali, sono in grado di rispettarne il sapore e la genuinità.

Il Genepy è invece un distillato che si ottiene facendo macerare nell’alcool, per diversi giorni, diverse erbe alpine d’alta quota precedentemente essiccate. Con le sue proprietà balsamiche, il gusto amarognolo e il colore giallo tendente al verde, il Genepy è l’ideale da sorseggiare a fine pasto.

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Una bottiglia di Genepy valdostano (foto di yndella.com)

Ricapitolando…

28 settembre: Sagra della Patata (La Salle)

29 settembre: Festa della Zucca (Verrès)

5 ottobre: Lo Pan Ner (varie località)

6 ottobre: Festa delle Mele (Gressan)

10-13 ottobre: Sagra della Castagna (Donnas)

12-13 ottobre: Mele Vallée (Antey-Saint-André)

13 ottobre: Marché au Fort (Forte di Bard)

25-27 ottobre: Sagra del Miele (Châtillon)

Infine, segnaliamo due ulteriori eventi che fungono da vetrina enogastronomica di degustazione e vendita dei prodotti della cultura alimentare valdostana. Il primo è il Marché au Fort in programma il 13 ottobre a Bard, il secondo il Courmayeur Food Market in programma il 3 novembre nell’omonima località.

Una stagione, quella autunnale, che si preannuncia quindi particolarmente ricca di eventi, feste e mercati locali dedicati alla tradizione enogastronomica valdostana. Un percorso di scoperta cui grandi e piccini sono invitati a partecipare su tutto il territorio regionale. E tu ci sarai?

Un’estate da ricordare tra i mille eventi della Valle d’Aosta

La stagione estiva in Valle d’Aosta è ufficialmente iniziata, e con essa anche numerosi eventi all’insegna della musica, del divertimento e del buon cibo.

Il 7, l’8 e il 9 giugno Antey-Saint-André ha fatto da sfondo al Volks’n’Roll, lo storico raduno per appassionati e possessori di maggiolini e furgoni Volkswagen d’epoca. La 13edizione dell’evento dedicato a motori, musica e street food è stata caratterizzata da un intrattenimento musicale più ricco e da una maggiore attenzione per l’ambiente.

Un secondo palcoscenico ha consentito agli organizzatori di duplicare la proposta musicale live, sviluppatasi attraverso le performance di 10 band e 8 DJ set. Il progetto Vnr Plastick Free ha invece ridotto al minimo la produzione di rifiuti di plastica mettendo a disposizione del pubblico diversi erogatori d’acqua, oggetti compostabili e borracce brandizzate in metallo.

Volks'n'Roll
Volks’n’Roll

Gli appassionati di motori d’epoca avranno apprezzato anche la Gran San Bernardo, uno degli eventi più importanti nel panorama del motorismo storico Italiano. Svoltasi ad Aosta sabato 8 e domenica 9 giugno, la 34° edizione della gara di regolarità per auto storiche ha, ancora una volta, contribuito a portare avanti la tradizione nata con la prima corsa nel 1920.

Ma questo è solo l’inizio. L’estate valdostana ha ancora molto da offrire: festival musicali e cinematografici, appuntamenti gastronomici e attività per bambini riempiranno il tempo libero di residenti e turisti, in un perfetto mix tra relax e scoperta del territorio. Vediamo quali sono gli eventi più attesi dell’estate 2019.

Musicastelle Outdoor e altri eventi all’insegna della musica. Di qualsiasi genere e livello.

Non solo musica. Non solo natura. Musicastelle Outdoor è il Festival estivo ricco di concerti gratuiti all’aperto: sullo sfondo, le montagne più alte d’Europa. Un prezioso e stimolante incontro all’insegna della musica, della natura, del divertimento e della socievolezza che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso performance musicali di rilievo.

Non ci sono palchi per i cantanti, né sedie per gli ascoltatori. Il pubblico si siede sul prato, a diretto contatto con gli artisti e con i palcoscenici naturali prescelti: gli incantevoli paesaggi della Valle d’Aosta. Paesaggi che la regione cerca di tutelare incentivando la mobilità sostenibile con car pooling e trasporto in funivia, per un festival straordinariamente eco friendly.

Gli amanti dei concerti all’aperto potranno darsi appuntamento a Brusson (22/23 giugno), Valsavarenche (6/7 luglio), Chamois (29/30 giugno) e Pila (13/14 luglio). Per ulteriori informazioni sugli artisti che parteciperanno e su come raggiungere le location, consulta il sito ufficiale dell’evento.

musicastelle outdoor valle d'aosta
Musicastelle Outdoor

L’estate valdostana è scandita dal susseguirsi di numerosi appuntamenti musicali dedicati a vari generi e stili. Tra i vari eventi musicali di quest’estate segnaliamo anche:

Festa della Musica (21 giugno)

Aosta, Champoluc, Courmayeur e Saint Vincent sono solo alcune delle oltre 120 città italiane che fanno da sfondo alla Festa della Musica, una giornata dedicata a concerti di musica dal vivo. Dal 1982, numerosi musicisti di diversi generi e livelli invadono piazze, giardini e stazioni per offrire al pubblico concerti gratuiti di inestimabile valore musicale e sociale. Per maggiori informazioni su orari e luoghi, consulta il sito ufficiale della manifestazione.

Celtica (4-7 luglio)

Courmayeur si presta a fare da cornice al Festival internazionale di musica, arte e cultura celtica, giunto quest’anno alla 23a edizione. Attesi oltre 200 eventi, 30 concerti, 100 laboratori, 80 conferenze e 60 artigiani. Sono previste inoltre sessioni di animazione per bambini, degustazioni di cibi tipici e ricostruzioni storiche.

Aosta classica (22 luglio – 4 agosto)

Festival nato nel 1996 e dedicato a numerosi generi musicali. Musica classica, contemporanea, etnica, jazz e canzoni d’autore: a questo e molto altro potrete assistere al Teatro romano di Aosta.

Châteaux en musique (ogni mercoledì di luglio e agosto)

Siti storici trasformati in eleganti sale da concerto in cui assistere a performance raffinate ed esclusive, nel pieno rispetto della costruzione originale. È questo ciò che accade tutti i mercoledì di luglio e agosto all’interno di alcuni tra i manieri più belli della Valle d’Aosta. I castelli di Introd, Sarre, Sarriod de la Tour, Gamba, Verrès e Issogne ospitano da ormai 13 anni un interessantissimo evento musicale capace di combinare performance artistiche di qualità, atmosfere medievali e curiosità storica.

Ététrad (21 – 24 agosto)

Luogo d’incontro ideale per chi ama esplorare i suoni del mondo, Ététrad è la rassegna estiva capace di creare ponti tra il passato, il presente e il futuro della musica tradizionale. Concerti, balli, incontri con gli autori, esposizioni e corsi vi accompagneranno alla scoperta della musica popolare di sperimentazione e innovazione. L’appuntamento è a Charvensod.

Cinema naturalistico ai piedi del Gran Paradiso. E in cima al Cervino.

Gli appassionati di cinema di montagna e di avventura potranno partecipare a ben due eventi a tema.

Il Gran Paradiso Film Festival, quest’anno alla sua 22a edizione, si svolge ogni anno in sette comuni appartenenti al Parco Naturale del Gran Paradiso. Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Aymavilles, Introd, Villeneuve, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche ospiteranno centinaia di film e migliaia di spettatori dal 15 luglio al 17 agosto. La programmazione estremamente varia riflette la vocazione internazionale del festival, nonché la volontà di generare interessanti spunti di riflessioni sui temi trattati.

A spingere il pubblico a riflettere su temi attuali – clima e ambiente su tutti – è anche il Cervino Cinemountain Film Festival. Questa rassegna cinematografica si svolge ogni anno (quest’anno dal 3 all’11 agosto) nelle località di Valtournenche e Breuil-Cervinia. Dedicato al cinema di montagna e d’avventura, il festival è membro dell’International Alliance per Mountain film e si dedica alla riproduzione di film già proiettati con successo in altri festival mondiali di cinema di montagna.

Con i suoi 2000 metri, il Cervino Cinemountain è anche il Festival più alto del mondo. Per scoprire qualcosa in più sull’evento, visita il sito ufficiale.

Cervino Cinemountain Film Festival
Cervino Cinemountain Film Festival
Tutti pazzi per i Cooking Show. E per i prodotti tipici del territorio. 

La gastronomia della Valle d’Aosta si differenzia da quella delle altre regioni italiane, essendo profondamente influenzata dai gusti francesi. I prodotti principali della regione sono formaggio e selvaggina. La tradizione culinaria valdostana vanta inoltre quattro prodotti DOP: i due formaggi Fontina, Fromadzo, e i due salumi Jambon de Bosses e Lard d’Arnad.

Proprio al Lard d’Arnad è dedicata, per l’appunto, la Festa del Lardo di Arnad, in programma il 25 agosto nell’omonimo comune. Il prosciutto crudo Jambon de Bosses è invece il principale protagonista del Percorso in rosso, l’indimenticabile viaggio nel mondo dei sapori tipici locali che avrà luogo il 13 agosto a Saint-Rhémy-en-Bosses.

Da non perdere anche Non solo Show Cooking, in programma dal 12 luglio al 19 agosto in varie località. Una serie di iniziative di valorizzazione dei prodotti tradizionali che unisce Chef e mercatini gastronomici. I piatti preparati, abbinati a bevande locali valdostane, saranno degustati e valutati da una giuria popolare.

Non solo show cooking
Non solo Show Cooking
A passeggio nella storia di Antey. HistoricAntey e Fiera dell’artigianato valdostano di tradizione.

Ti piacerebbe assistere all’addestramento dei legionari romani? O rivivere le epiche battaglie dell’era napoleonica? Antey-Saint-André ti aspetta al suo quarto raduno multiepocale, in programma sabato 20 e domenica 21 luglio.

L’11 agosto sarà invece possibile ammirare lavorazioni tradizionali e prodotti locali alla Fiera dell’Artigianato. Oltre 200 allievi delle scuole di artigianato della Valle d’Aosta mostreranno la lavorazione della pietra ollare e del ferro battuto, e presenteranno i propri lavori di scultura, intaglio e intreccio. Un’ottima occasione per celebrare il legame dei valdostani con la montagna e con le tradizioni, i ricordi e i sapori del passato.

Fiera dell'Artigianato Tradizionale
Fiera dell’Artigianato Valdostano di Tradizione
Weekend delle Fiabe nel Bosco. Per imparare divertendosi.

Bella, sicura, ricca di paesini immersi nella tranquillità dei parchi naturali e di attività adatte a grandi e piccini: la Valle d’Aosta è un luogo a misura di famiglia. Ed è proprio alle famiglie con bambini che la regione dedica numerose attività estive: parchi giochi e aree gonfiabili all’aperto, corsi di equitazione in vari maneggi della zona, cacce al tesoro e gite organizzate.

Quest’anno, dal 21 giugno all’11 agosto, grande appuntamento con i Weekend delle Fiabe nel Bosco a Brusson. Alle ore 18:00 di venerdì, sabato e domenica, bambini e famiglie potranno assistere alla messa in scena di sei fiabe classiche, riscritte per essere ambientate nei territori magici della Valle d’Aosta. Cappuccetto Rosso e il Pan Ner, Il Gatto con gli stivali e il Carnevale di Verrès, Biancaneve e la mela renetta sono solo alcune delle fiabe che verranno rappresentate con il chiaro intento, tanto giocoso quanto educativo, di integrare i racconti classici con la storia e la cultura del territorio. Perché divertirsi è bello, ma divertirsi imparando a conoscere le proprie origini lo è ancora di più.

Da non dimenticare anche la ricca offerta di attività sportive: dalle camminate su sentieri semplici alle piste per mountain bike, fino alle pareti di arrampicata installate in numerose aree verdi.

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili a questo link.

Weekend di fiabe
Weekend di Fiabe nel Bosco

Non ne hai abbastanza? Puoi consultare la guida degli eventi del territorio a questo indirizzo, e scoprire tutto ciò che la Valle d’Aosta ha da offrirti.

Un mix bilanciato di avventura e relax è l’ingrediente principale di ogni vacanza che si rispetti: rigenerante per i più grandi, entusiasmante per i più piccoli. Se siete alla ricerca di un territorio versatile capace di adattarsi ai gusti di tutti, tranquilli: la Valle d’Aosta non vi deluderà.

Alla scoperta del Parco Naturale del Mont Avic

Il Mont Avic (3006m) è una cima delle Alpi Graie che si trova al confine tra i due comuni valdostani di Champdepraz e Chambave. La montagna dà il nome all’omonimo Parco Naturale Mont Avic, l’unico parco regionale della Valle d’Aosta. Istituito nel 1989 per preservare le risorse naturali della Val Chalamy, dal 2003 comprende anche l’alta valle di Champorcher con il Lago Miserin e le praterie di Dondena. Il Parco si estende attualmente per oltre 5.700 ettari, arrivando così a toccare i confini nord-orientali del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Caratterizzato da un’ampia varietà ambientale, il Parco Naturale del Mont Avic rappresenta un territorio di grande importanza scientifica e vanta particolarità interessanti dal punto di vista paesaggistico, floristico e faunistico. Molto importanti anche i complessi aspetti geomorfologici e orografici che hanno da sempre protetto il Parco limitando le attività agropastorali e il turismo di massa. Sebbene il Parco sia accessibile tutto l’anno, l’estate è senza dubbio il periodo ideale per visitarlo. In questa stagione è infatti possibile ammirarne i paesaggi incontaminati, percorrerne i sentieri immersi nella natura selvaggia, e imbattersi in specie animali e vegetali poco diffuse.

La flora del Parco

Le due valli che formano il Parco Naturale del Mont Avic presentano caratteristiche molto differenti. La Val Chalamy è pressoché priva di pascoli e dominata da paesaggi aspri, rocciosi e boschivi dovuti alla presenza di abbondanti serpentiniti. La Valle di Champorcher presenta invece paesaggi più distesi ricchi di pascoli e dalla flora variegata, influenzata dalla presenza di calcesisti.

Generalmente parlando, la flora del Parco è influenzata dalla presenza di oltre 30 laghetti e numerose zone umide. Insolita rispetto alla flora presente nel resto della regione è la foresta di pino uncinato, una particolare conifera dai rami grigio-bruni. All’estremità nord-orientale dell’area protetta è presente una delle poche aree della regione ricoperta da faggi, sostituiti nelle aree meno umide dai pini silvestri maggiormente resistenti agli ambienti aridi. Gli splendidi paesaggi suggestivi e incontaminati del Parco ospitano anche numerose specie vegetali ormai rare o in via di scomparsa sulle Alpi.

La fauna del Parco

Il Parco Naturale del Mont Avic ospita tutti i mammiferi e gli uccelli presenti sulle Alpi tra cui lo stambecco, la lepre, la civetta, l’aquila reale e molti altri. Le specie silvicole sono particolarmente numerose nella Val Chalamy, mentre quelle tipiche degli ambienti di alta quota sono più presenti nell’alta Valle di Champorcher. In tutto il Parco sono state segnalate oltre 120 specie di uccelli, la maggior parte delle quali nidificanti, e diverse coppie di rapaci diurni. La notevole varietà ambientale del Parco determina un’elevata biodiversità di insetti: sono infatti state individuate oltre 1.100 specie di farfalle e oltre 130 specie di coleotteri, molte delle quali mai segnalate prima in Valle d’Aosta.

Attività nel Parco

Il Parco Naturale del Mont Avic offre ai visitatori la possibilità di svolgere numerose attività.

Escursioni

Il Parco e i suoi immediati dintorni ospitano numerosi itinerari escursionistici, effettuabili anche con l’accompagnamento di Guide escursionistiche e Guide alpine. Tra i vari percorsi disponibili (trovate la lista completa qui) si segnalano:

  • L’itinerario rosso della rete sentieristica “Giroparchi” che collega il Parco Naturale del Mont Avic al Parco Nazionale del Gran Paradiso;
  • I tour dei laghi di Champdepraz e Champrocher;
  • Gli itinerari percorribili con racchette da neve (limitati perché si svolgono in un periodo delicato per la sopravvivenza di alcune specie animali);
  • I sentieri guidati attrezzati con targhette illustrate (trovate la lista completa qui).

Arrampicata e scialpinismo

Il Parco presenta numerosi itinerari lunghi e complicati con difficoltà valutata in EE (clicca qui per maggiori informazioni sulla classificazione degli itinerari escursionistici). Si raccomanda pertanto di attenersi alle indicazioni e di non uscire dalle aree segnalate, anche per evitare di disturbare gli animali.

Torrentismo

Il canyoning è consentito nei dintorni del torrente Chalamy. Seguendo gli impervi tratti dei corsi d’acqua montani è possibile imbattersi in cascate mozzafiato, scivoli naturali e limpide pozze.

Fotografia naturalistica

È importante attenersi alle norme di comportamento in modo da evitare l’alterazione della flora o il disturbo della fauna. In particolare, è opportuno evitare di avvicinare i giovani esemplari di uccelli e mammiferi. Il Parco promuove spesso corsi di fotografia naturalistica con esperti.

Punti panoramici

Il progetto Giroparchi comprende diversi punti panoramici – attrezzati con pannelli informativi e binocoli – situati nelle seguenti località: Pra Oursie e Lac Blanc (Champdepraz); Lac Muffé, Cimetta Rossa, Dondena e Miserin (Champorcher).

Attività didattiche

Nel corso degli anni il Parco ha aderito a numerosi progetti didattici, informativi e di educazione ambientale. Oggi ospita un laboratorio all’aperto, diversi laboratori didattici e una biblioteca naturalistica. Offre inoltre ai giovani la possibilità di svolgere tirocini e attività di ricerca, e di prendere parte a progetti collettivi internazionali.

Centri Visitatori nel Parco

Informazioni utili, cartine e altri materiali sul parco possono essere richiesti nei due Centri Visitatori di Champdepraz e di Champorcher.

Il Centro Visitatori di Champdepraz – situato il località Chevrère nel villaggio di Covarey – comprende:

  • un Info Point dov’è possibile visionare filmati e fotografie del Parco, richiedere informazioni e materiali, e consultare pubblicazioni naturalistiche;
  • un museo naturalistico con percorsi interattivi dedicato ai diversi ambienti del Parco;
  • una sala polivalente per attività didattiche, mostre e conferenze;
  • un plastico in scala che riproduce fedelmente il parco e i suoi confini, sentieri e boschi.

Un distributore esterno mette a disposizione diverso materiale cartaceo anche in orari o periodi di chiusura del Centro. Per maggior informazioni è possibile contattare il Centro via telefono (0125 960668) e via mail (centrovisitatori@montavic.it).

Il Centro Visitatori “Villa Biamonti” di Champorcher – situato il località Château – è stato realizzato recuperando una vecchia dimora turistica costruita nei primi anni del 20° secolo. La nuova struttura, progettata con criteri antisismici, è composta da materiali a basso impatto ambientale e utilizza fonti rinnovabili. Al suo interno si trovano un Info Point, una sala di accoglienza e un’ampia parte espositiva con foto, reperti e attività interattive relative alle geomorfologia, alla flora e alla fauna del Parco. In caso di chiusura del Centro è possibile rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Pont-Saint-Martin via telefono (0125 804843), via fax (0125 801469) e via mail (pontsaintmartin@turismo.vda.it).

Come arrivare

La sede del parco si trova in frazione La Fabrique (Champdepraz). È possibile accedere al territorio del parco sia da Champdepraz che da Champrocher:

  • da Champdepraz: uscire al casello autostradale di Verrès e immettersi sulla statale n°26 in direzione Aosta. Quindi proseguire superando il ponte sulla Dora Baltea fino a La Fabrique, sede dell’Ente Parco e di uno dei due Info Point.
  • da Champrocher: uscire al casello autostradale di Pont Saint Martin e proseguire verso Hône e Champrocher, quindi verso Petit Mont Blanc. Da Petit Mont Blanc è possibile raggiungere anche Dondena, il Lago Miserin, il Lago Muffé e il Colle del Lago Bianco.

Per maggiori informazioni sulle attività, le escursioni, le norme di comportamento e i progetti attivi potete consultare il sito ufficiale del Parco.

Il Castello di Fénis, gioiello medioevale della Valle d’Aosta

A Fénis, circa 20 km da Antey-Saint-André, si trova uno dei castelli medievali meglio conservati d’Italia. Parliamo del Castello di Fénis, una delle maggiori attrazioni turistiche della Valle d’Aosta, nonché gioiello architettonico che richiama immediatamente la storia e l’arte medioevale. Il Castello di Fénis era tra le mete primaverili che vi avevamo consigliato in questo precedente articolo. Scopriamo ora qualcosa in più sulla sua storia e architettura.

Le origini del Castello di Fénis

A differenza di altri manieri della Valle d’Aosta, edificati in cima a promontori rocciosi per scopi bellici e di protezione, il Castello di Fénis si trova a valle in un punto privo di difese naturali. Appartenuto per secoli alla nobile famiglia Challant, il maniero veniva utilizzato come sede amministrativa e di rappresentanza. Il suo scopo era infatti quello di ostentare la ricchezza della famiglia. Non si sa esattamente in che anno la famiglia Challant iniziò a dimorarvi. Il Castello venne menzionato per la prima volta in un documento del 1242 come proprietà di alcuni fratelli appartenenti alla famiglia, tra cui il Visconte di Aosta Gotofredo di Challant. Quel che è certo è che la famiglia Challant rimase proprietaria del maniero fino al 1716, anno in cui lo cedette al Conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana.

La struttura architettonica del Castello

L’attuale aspetto del Castello di Fénis si deve ai numerosi lavori di costruzione effettuati nel corso dei secoli. I più importanti vennero realizzati nel 14° secolo da Aimone di Challant, il quale dotò il maniero delle caratteristiche torrette angolari e della doppia cinta muraria merlata che costituiscono tuttora gli elementi più scenografici dell’intera architettura. Altri lavori riguardarono l’ampliamento del cortile centrale e la costruzione di un secondo piano. Al termine delle varie ristrutturazioni, il Castello si presentava con un perimetro di forma pentagonale al cui suo interno si trovavano il cortile ricco di affreschi e il corpo centrale composto da quattro piani.

Il seminterrato ospitava le cantine e le prigioni. Il pianterreno si sviluppava attraverso la sala d’armi, la dispensa e la cucina dotata di un grosso camino. Il primo piano, abitato dai nobili proprietari, ne ospitava le rispettive stanze oltre a una cucina nobile, una sala da pranzo, un tribunale e una cappella. Infine, il secondo e ultimo piano era destinato alla servitù, ai soldati e agli ospiti.

Il declino del Castello

La morte di Bonifacio I nel 1426 segnò l’inizio della fase di declino economico della famiglia Challant-Fénis. Declino che si rifletté inevitabilmente anche sul Castello, che da quel momento venne trascurato. Per oltre due secoli e mezzo il maniero non venne né ampliato né modificato nella struttura, e gli unici lavori che vennero effettuati furono limitati alla realizzazione o modifica di alcuni affreschi. Nel 1716 Giorgio Francesco di Challant-Châtillon vendette il Castello al Conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana nella speranza di poter ripagare gli ingenti debiti della famiglia. Il maniero passò quindi da una proprietà all’altra fino a cadere in uno stato di totale abbandono. Venne addirittura spogliato del mobilio e trasformato in abitazione rurale: le regali sale del pianterreno vennero adibite a stalle, mentre le decorate stanze da letto al primo piano diventarono un fienile.

Il recupero del Castello

Il recupero del Castello di Fénis iniziò solo nel 1895 quando l’ultimo proprietario Alfredo d’Andrade cedette il maniero allo Stato Italiano, che lo dichiarò monumento nazionale l’anno seguente. Partì quindi una prima campagna di lavori volta ad arrestare il degrado del Castello con la messa in sicurezza dei muri, il rifacimento dei tetti, il restauro di solai e serramenti e l’apertura di una nuova strada di accesso a est. Una seconda campagna di restauri avviata pochi anni dopo arricchì le stanze – svuotate del mobilio originale – con una serie di mobili reperiti sul mercato dell’antiquariato, la maggior parte di origine valdostana.

Prenota una visita

Oggi il Castello di Fénis è proprietà dell’amministrazione regionale della Valle d’Aosta ed è visitabile su prenotazione (tutto eccetto il secondo piano). Una guida esperta vi accompagnerà spiegandovi storia, curiosità e segreti dello splendido maniero. Tutti gli ospiti di Maison du Tatà possono beneficiare di una tariffa ridotta per la visita. Per maggiori informazioni su costi, orari e su come raggiungere il Castello si prega di consultare la pagina dedicata sul sito ufficio del turismo in Valle d’Aosta.