L’estate è finita e l’enogastronomia si prepara a diventare la grande protagonista dell’autunno valdostano. Numerosi gli eventi, in programma tra fine settembre e inizio dicembre, dedicati ai prodotti tipici della regione: un’area geografica plasmata dall’incontro tra popoli diversi, dall’intreccio di tradizioni montanare e influenze francesi.

Cibi e vini prodotti ancora oggi con passione, dedizione e metodi artigianali. Sapori unici che raccontano la storia di un territorio alpino ricco di materie prime eccellenti e di aziende agricole, fattorie didattiche e agriturismi.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario enogastronomico alla scoperta del patrimonio culinario della Valle d’Aosta, e vi offriamo una panoramica dei prossimi eventi enogastronomici in programma. Un’ottima occasione per conoscere, oltre che i paesaggi, anche la cultura e la storia popolare di questo straordinario territorio.

Un ricco itinerario enogastronomico tra i sapori e i colori della Valle d’Aosta

Basta dare un’occhiata alla lista dei prodotti tipici per rendersi conto della cruciale importanza che l’allevamento ricopre da sempre nella storia valdostana. La cucina di questa regione si basa infatti su latticini e carne, oltre che su cereali di montagna e verdure. Molto importanti sono anche la frutta, i salumi, il miele e l’ampia varietà di erbe officinali e aromatiche.

In particolare, sono ben quattro le specialità regionali ad aver ottenuto il riconoscimento di “Denominazione di Origine Protetta”: la Fontina, il Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Lard d’Arnad.

I formaggi

La Fontina DOP, probabilmente il prodotto valdostano più conosciuto, si presenta con una pasta morbida e un gusto dolce. Il Valle d’Aosta Fromadzo DOP è invece prodotto con due diverse mungiture di latte vaccino, al quale possono essere aggiunte piccole quantità di latte caprino ed erbe aromatiche. Tra le altre prelibatezze casearie citiamo la saporita Toma di Gressoney, i delicati reblec e serac, il morbido salignön e i vari formaggi caprini. Fondamentali per la cucina tradizionale valdostana sono anche il burro e il latte.

Prodotti tipici della valle d'aosta la Fontina-DOP
La Fontina DOP, il formaggio valdostano per eccellenza (foto di fontina-valledaosta.it)

I salumi

Ogni anno, la seconda domenica di luglio, Saint-Rhémy-en-Bosses festeggia la sua specialità: il Jambon de Bosses DOP. Prodotto già a partire dalla fine del XIV secolo, il Jambon de Bosses è un prosciutto crudo dal profumo delicato e dal sapore speziato conferitogli dalle erbe di montagna.

Agosto è invece il mese dedicato al Lard d’Arnad, un lardo morbido che si ottiene dalla lavorazione della schiena del maiale e dalla successiva stagionatura – della durata di tre mesi circa – in recipienti in legno di rovere o castagno.

Altri salumi particolarmente apprezzati sono la Motzetta, carne essiccata di bovino o camoscio e il Boudin, una salsiccia di maiale speziata da consumare cotta al forno o bollita. I salumi vengono tradizionalmente mangiati come antipasto, spesso accompagnati dai formaggi.

I Salumi tipici della Valle d'Aosta.
I salumi tradizionali della Valle d’Aosta (foto di Enrico de Santis)

I primi piatti

I tradizionali primi piatti valdostani spaziano dalle zuppe al riso, dalla polenta agli gnocchi.

Tra gli ingredienti principali delle varie zuppe ci sono il pane nero, i fagioli, la cipolla o porro, le patate e le spezie. Le chnéfflene sono invece piccoli tondelli di pastella cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck. Gli gnocchi sono fatti con patate e fontina (gnocchi alla bava) o con farina di mais (chnolle). Tra i primi piatti più particolari vale la pena menzionare il riso con castagne e latte.

Primi piatti tipici della valle d'aosta la Zuppa Valpellinese
Zuppa alla Valpellinese con pane nero, cavolo e fontina (foto di ifood.it)

I secondi piatti

I secondi piatti valdostani sono principalmente a base di carne e verdure. Le carni più consumate in Valle d’Aosta sono le bovine, le suine e la selvaggina.

A base di carne bovina sono la carbonade, il fricandeau e la cotoletta alla valdostana. La carbonade è un apprezzatissimo mix di carni bovine salate e sottoposte a cottura lenta con aglio, lardo e una salsa a base di vino bianco o rosso, uovo, farina e spezie. Il fricandeau è composto dalla polpa di coscia di vitello cucinata arrosto con vino bianco, cipolla, rosmarino ed erbe aromatiche. La cotoletta di vitello alla valdostana viene preparata con fontina e uovo e fritta nel burro.

A base di carne suina è il bouilli, un bollito di carne salata con salsicce e patate tradizionalmente consumato nel periodo freddo. Il tipo di pesce più consumato è invece la trota, cotta nel burro oppure bollita e servita con olio, limone e patate (truite au bleu).

Per quanto riguarda le verdure, le più consumate sono la patata, protagonista dell’omonima sagra prevista per sabato 28 settembre a La Salle e la zucca, che verrà celebrata durante l’omonima festa in programma domenica 29 settembre nel centro storico di Verrès.

Carbonade valdostana e polenta
Carbonade valdostana con polenta (foto di Frank Fariello)

I dolci

Le tegole valdostane sono gallette di pasta di mandorla con nocciole e vaniglia, l’ideale per un fine pasto gustoso. Altrettanto saporiti sono i torcetti, biscotti al burro con zucchero o miele e le merveilles, ossia le chiacchiere. Più delicati sono invece il bianco mangiare, la crema di Cogne e il fiandolein a base di uova, zucchero, rum e scorza di limone. Il pane dolce è tipico della Valle d’Aosta e viene preparato in diverse varianti – che prendono diversi nomi – a seconda dell’area geografica (mécoulin a Cogne, micóoula a Hône, piata a Issogne).

Esistono poi alcuni dolci che più di tutti gli altri richiamano le tradizioni montanare della regione. Tra questi il brochat, latte appena munto unito a vino rosso e zucchero e la flantze, una torta tipica con zucca e pane che viene preparata una volta l’anno da grandi e piccini e poi cotta in un forno comune.

Segnaliamo infine il miele, frutto di un’apicoltura prevalentemente nomade con alveari che vengono spostati nei diversi ambienti montani per permettere alle api di raccogliere nettare e polline da diverse specie. Maison du Tatà tiene particolarmente alla protezione degli ambienti destinati a ospitare le arnie. Siamo perciò orgogliosi di produrre e vendere miele totalmente naturale, curando minuziosamente le fasi di smielatura e confezionamento nel pieno rispetto dei delicati equilibri del territorio.

Alle diverse varietà di miele valdostano (di rododendro, castagno, tarassaco, millefiori…) è dedicata la Sagra del miele di Châtillon, in programma l’ultima domenica di ottobre.

Miele Millefiori
Il Miele Millefiori di Maison du Tatà

La frutta

Dai frutteti soleggiati della Valle d’Aosta si ottengono frutti dolci con colori accesi, profumi intensi e una polpa succosa. La mela è senza dubbio il frutto più diffuso nella regione: le specie tipiche sono la Renetta, la Golden delicious, la Red delicious e la Jonagold. Un altro frutto che si produce in grandi quantità nel territorio è la pera. Merita in particolare un assaggio La martin sec, una piccola pera dalla buccia color ruggine che si consuma prevalentemente sciroppata o cotta nel vino rosso.

Martin Sec al vino rosso
Pere Martin Sec al vino rosso con crema (foto di Rita Mighela)

Molto importanti per la tradizione gastronomica valdostana sono anche le castagne e le noci. Le castagne, presenti soprattutto nelle zone di Châtillon e Pont-Saint-Martin e nella Valle del Lys, completano piatti sia dolci che salati in abbinamento con salumi, zuppe, burro e latte. Le noci, da cui si ricava un prelibato olio, vengono prodotte quasi esclusivamente per il consumo famigliare e si abbinano prevalentemente a dolci e formaggi.

Alla mela vengono dedicate due importanti sagre autunnali: la Festa delle Mele (Fita di Pomme) di Gressan e la mostra Mele Vallée di Antey-Saint-André, in programma rispettivamente la prima e la seconda domenica di ottobre.

Alla castagna è invece dedicata l’omonima sagra, in programma dal 10 al 13 di ottobre a Donnas (sembra che il nome stesso del Comune derivi dalla “donnasc”, una particolare tipologia di castagna). Durante l’evento sarà possibile assaggiare le migliori caldarroste della regione, preparate con cura dai mastri caldarrostai che si contendono la “castagna d’oro”.

Il pane nero

La preparazione e cottura del pane rappresenta da sempre un importante momento di aggregazione per le popolazioni di montagna. Il pane valdostano per eccellenza è il “Pan Ner”, preparato tradizionalmente dalle donne con una miscela di farina di segale e frumento, acqua e lievito madre. I filoni creati vengono lasciati lievitare per circa 3 ore e poi cotti, sempre come tradizione vuole, dagli uomini, che hanno nel frattempo preparato il forno a legna. Il risultato è un pane nero fragrante e salutare che può essere consumato da solo o arricchito con aromi, noci, uvetta o semi di finocchio.

Il prossimo 5 ottobre, giorno de “Lo Pan Ner”, i forni di oltre 50 comuni valdostani si accenderanno per cuocere il tradizionale pane nero, preparato dagli abitanti con la stessa passione e dedizione di sempre.

Lo Pan Ner Valle d'Aosta
Lo Pan Ner, il tradizionale pane nero valdostano preparato durante l’omonimo evento (foto di lopanner.com)

I vini

La Valle d’Aosta presenta condizioni climatiche particolari, come particolari sono le caratteristiche dei suoi terreni: la singolare conformazione del territorio e la sua pendenza limitano infatti l’utilizzo delle moderne tecnologie. Ciononostante, il clima arido e l’esposizione soleggiata del versante settentrionale fanno della valle centrale un territorio ideale per la produzione viticola.

Il duro lavoro di generazioni di viticoltori ha dato vita a un’ampia gamma di vini di montagna DOC autoctoni e prestigiosi. Rossi, bianchi, spumanti e vini internazionali: le produzioni, frutto della cosiddetta “viticoltura eroica”, hanno ottenuto numerosi riconoscimenti anche oltre i confini italiani.

Sarà possibile degustare i vini d’alta quota durante Vins Extrêmes, in programma dal 30 novembre al 1° dicembre nella splendida cornice del Forte di Bard. L’evento offre la possibilità di incontrare numerosi produttori europei e di accedere a laboratori e convegni sul tema della vitivinicoltura. Per approfondire le peculiarità dei vini valdostani e conoscere le realtà vitivinicole del territorio, visita il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta.

Vini Valle d'Aosta
I principali vini della Valle d’Aosta e la loro zona di produzione (immagine di vino-online.it)

I liquori

La produzione valdostana di distillati vanta una lunga storia. I digestivi più famosi e apprezzati sono senza dubbio la grappa e il Genepy.

La grappa è un fedele alleato della digestione, specie dopo i ricchi pasti a base di carne e formaggi. Distillata da sempre in famiglia con una procedura quasi rituale, la grappa viene oggi prodotta anche da aziende che, basandosi su quegli stessi metodi artigianali, sono in grado di rispettarne il sapore e la genuinità.

Il Genepy è invece un distillato che si ottiene facendo macerare nell’alcool, per diversi giorni, diverse erbe alpine d’alta quota precedentemente essiccate. Con le sue proprietà balsamiche, il gusto amarognolo e il colore giallo tendente al verde, il Genepy è l’ideale da sorseggiare a fine pasto.

herbetet Genepy Valle d'Aosta
Una bottiglia di Genepy valdostano (foto di yndella.com)

Ricapitolando…

28 settembre: Sagra della Patata (La Salle)

29 settembre: Festa della Zucca (Verrès)

5 ottobre: Lo Pan Ner (varie località)

6 ottobre: Festa delle Mele (Gressan)

10-13 ottobre: Sagra della Castagna (Donnas)

12-13 ottobre: Mele Vallée (Antey-Saint-André)

13 ottobre: Marché au Fort (Forte di Bard)

25-27 ottobre: Sagra del Miele (Châtillon)

Infine, segnaliamo due ulteriori eventi che fungono da vetrina enogastronomica di degustazione e vendita dei prodotti della cultura alimentare valdostana. Il primo è il Marché au Fort in programma il 13 ottobre a Bard, il secondo il Courmayeur Food Market in programma il 3 novembre nell’omonima località.

Una stagione, quella autunnale, che si preannuncia quindi particolarmente ricca di eventi, feste e mercati locali dedicati alla tradizione enogastronomica valdostana. Un percorso di scoperta cui grandi e piccini sono invitati a partecipare su tutto il territorio regionale. E tu ci sarai?

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