In molti conoscono la Valle D’Aosta per le sue montagne, i suoi sapori tradizionali e le attività sportive che propone ai suoi visitatori.

Ma c’è un lato della Valle D’Aosta che non sempre viene raccontato e a cui oggi abbiamo deciso di dedicare quest’articolo. Stiamo parlando dell’arte e della cultura valdostana, caratteristiche uniche che possiamo ritrovare in santuari e chiese, luoghi portatori di antiche leggende e spiritualità.

Ne abbiamo selezionati tre, tutti facilmente raggiungibili direttamente dalla nostra location e adatti a grandi e piccini.

Scopri insieme a noi quali itinerari ti aspettano.

Il santuario di Gilliarey (2174 mt): escursione con vista memorabile
Il santuario di Gilliarey ((foto di www.https://www.lovevda.it/)
Il santuario di Gilliarey (foto di www.https://www.lovevda.it/)

Il Santuario “de la visitation” apre la sua vista su tutta la Valtournenche, affacciandosi da Chatillon al Cervino e regalando ai suoi visitatori un panorama indimenticabile, aspetto da non sottovalutare se si è in compagnia di amanti della fotografia.

La cappella è stata fondata nel 1866 da Luigi Gorret, canonico del luogo. Al suo interno, tra i valori artistici che potrete ammirare, la serie di quattro affreschi realizzati dal pittore Joseph Lancia.

Al di sopra dell’altare, potrete notare la Sacra Famiglia, circondata da San Luigi, San Bernardo e San Michele, quest’ultimi, simboli che ricordano la tradizione dell’alpeggio; in particolare, il primo a indicare la data di salita (12 giugno) e il secondo, la data di discesa (29 settembre).

Nota molto interessante: a Triatel è possibile visitare il “Musée Petit Monde”, dove l’etnografia del territorio è una scoperta assolutamente da approfondire e in cui ci si può immergere nella vita degli abitanti del luogo, vita dura, scandita dai ritmi lenti del lavoro dei campi.

Per questo percorso, la partenza è prevista dalla Frazione Triatel (raggiungibile in auto) che insieme a Etirol prende il nome di “Petit Monde”, quello che nel passato era un villaggio isolato dal resto e autosufficiente. La durata dell’escursione è di circa 2 ore con un dislivello di 590 m.

La cappella di Ponty (1580 m): una passeggiata alla portata di tutti

Cappella di Ponty

Eretta a cavallo tra il 1720 e 1730, la cappella di Ponty si trova ai piedi di una parete di roccia e la struttura appare in perfetta sincronia con la natura, come fosse una gemma incastonata nella pietra.

Vederla per la prima volta è davvero un’emozione, il contesto in cui è inserita è fermo nel tempo: sulla sua strada potrete ammirare antichissime case di pietra e anche vecchio mulino; consigliamo di visitarla in inverno per essere immersi in un’atmosfera davvero fiabesca. La narrazione popolare vuole che verso la metà del ‘600 venne avvistata tra i dirupi una statua della Madonna proveniente dall’altro lato della Valle e nonostante i suoi abitanti la riportarono per tre volte alla cappella di appartenenza, la Statua si fece ritrovare sempre a Ponty.

Ora come allora, in questa piccola località, la devozione e la spiritualità continuano ad essere presenti e vivi. Oltre ad ammirare gli affreschi conservati all’ingresso, addentratevi all’interno della sacrestia dove vi accorgerete di una pendente canaletta in legno: in passato i devoti facevano scivolare lì le loro offerte.

La passeggiata ha una durata di 1h e 15 min, rientra sempre in quell’unione di frazioni chiamata “Petit Monde”. Questo percorso è consigliabile anche in mountain bike.

Armatevi di curiosità, Petit Monde vi aspetta!

Il santuario di Machaby (696 m): dove l’arte barocca risplende
Il santuario di Machaby (foto di www.https://www.lovevda.it/)
Il santuario di Machaby (foto di www.https://www.lovevda.it/)

Il Santuario di Machaby, dedicato alla Madonna delle Nevi, rappresenta uno dei luoghi più antichi della Valle D’Aosta e trova le sue origini nel lontano 1300. L’attuale edificio è frutto di aggiunte strutturali avvenute nei secoli, per ultime, a completare questo gioiello dell’architettura, furono costruite le navate laterali e la sacrestia.

Il Santuario, immerso tra boschi di castagni, si posiziona nella zona di Arnad ed è raggiungibile tramite una comoda escursione con partenza da un parcheggio vicino alla località Machaby.

La camminata in salita è di 15 minuti ed è semplificata da una mulattiera napoleonica destinata a portarvi direttamente al traguardo desiderato, un’occasione per percorrere orme originali e rendere il percorso avventuroso per i più piccoli che saranno ricompensati da una meravigliosa vista sulle valli.

Tra le sue affascinanti mura, riposava la statua della Madonna di cui porta il nome e quando venne scoperta, la definirono uno dei capolavori della scultura barocca in Valle D’Aosta. Oggi è possibile ammirare questa statua che risale al Seicento, nella chiesa parrocchiale di Arnad, poco distante.

Tra le leggende e miti antichi che amano questi luoghi, ne troviamo uno particolarmente intrigante che riguarda l’origine della celebrazione della Santa Messa il 5 agosto. Si narra che un giorno, in una caverna dove viveva una strega maligna, la quale imprigionava tutte le sue vittime, l’apparizione della Madonna delle Nevi aiutò i prigionieri a trovare la via di fuga. Quest’ultimi si misero in salvo: nacque così per ringraziarla un pellegrinaggio, che viene ricordato ogni anno.

La Valle d’Aosta è un libro aperto sulla sua cultura e storia antichissima, che affascinerà anche i più piccoli, tutta da scoprire attraverso percorsi naturalistici e visite a luoghi di culto pregni di arte, spiritualità e antichi racconti.

Si possono raggiungere e ammirare queste piccole gemme nascoste a piedi, in macchina o mountain bike, per immergersi in un viaggio alla scoperta dell’origine dell’uomo e alla scoperta di sé stessi.

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